LETTURE D’ESTATE Da Brindisi a Roccella Ionica/4

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

gabbianiGiovanni Porzio è uno dei più grandi reporter italiani e un appassionato velista. Nel suo libro “Il mare non è mai lo stesso” ha ricreato l’essenza del reportage, ovvero “riportare” da un viaggio notizie, ma anche racconti, sensazioni e immagini. Proprio da questo libro è tratto il racconto di cui trovate qui la quarta parte.

Cambio rotta inseguendo voli e tuffi di gabbiani in lontananza: una mangianza sulla scia di un branco o di un grande pesce? (“Gli uccelli! Gli uccelli!” Gridò Tashtego. In lunga fila indiana, come quando gli aironi pigliano volo, gli uccelli bianchi correvano ora tutti verso la lancia di Achab; e quando furono a poche jarde, cominciarono a svolazzare lì sull’acqua, roteando tutt’intorno, con gioiose strida d’attesa”). No, è solo il corteo alato che accompagna due pescherecci, impegnati a trainare in coppia. I marinai salutano, alzando le braccia e sventolando una cerata gialla. La raganella parte un paio di volte: balzo in piedi, motore in folle, canna alla cintura, raffio a portata di mano.

L'avvistamento dei delfini è sempre un momento di festa
L’avvistamento dei delfini è sempre un momento di festa

Ma la preda non combatte, è un peso morto: si capisce subito che è un maledetto sacchetto di plastica. Odio la plastica. è ovunque nel mare e sulle spiagge: sacchi della spazzatura, bottiglie, tappi, posate rotte, pezzi di tavoli e di sedie, custodie per occhiali, taniche, suole di scarpe, accendini… Un branco di tonnetti ci passa proprio accanto, eppure niente, nemmeno un cenno di interesse per i miei appetitosi e variopinti rapala.
“Tonno in scatola per pranzo?” infierisce Francesco.
Ma avvistiamo i delfini, ed è sempre una festa. Sono loro, in realtà, ad avvistare Blue Gal e a giocarci intorno: nuotano a prua incollati alla chiglia, sfiatano e fischiano, si girano sul fianco per guardarti, si allontanano con uno scatto fulmineo, poi ritornano, passano sotto la barca, così vicini sul pelo dell’acqua che puoi quasi toccarli. Sono quattro, poi dieci, e altri ne arrivano: una grande famiglia con gli anziani dalla fronte rugosa, i giovani che guizzano veloci, le mamme con i piccoli che saltano sull’onda e, inesperti o burloni, ricadono di schiena sollevando spruzzi di frizzante spuma bianca.
A Cirò Marina mi avvicino con cautela dopo aver letto le scarne annotazioni del portolano: “in costruzione”, “massi affondati”.
A nord di punta Alice si vede un impianto industriale con pontile di caricamento (minerali?) e alcuni magazzini; poi l’ingresso del porto, fondali di 4-5 metri. La massicciata esterna è stata danneggiata da una sciroccata invernale: il fanale rosso, divelto dai marosi, non funziona. Tutte le banchine sono occupate dai pescherecci e dai motoscafi. Non ci resta che ormeggiare affiancati a un barcone da pesca che – ci dicono – stanotte non esce. Sistemate le cime e riordinata la barca mi guardo intorno. C’è un trenino a scartamento ridotto che transita tra le case sul lungomare. Il paese ha un aspetto desolato e il porticciolo è in stato di semi abbandono: nessun servizio a terra.
Siamo in territorio di ’Ndrangheta e le cosche calabresi, a differenza di quelle siciliane, non hanno interesse a sviluppare il turismo e a entrare nel giro degli appalti edilizi. Si occupano d’altro, soprattutto traffico di cocaina con i cartelli colombiani e messicani. Non vogliono turisti tra i piedi. Non mi dispiace affatto: Blue Gal, per una volta, è l’unica vela in porto.

Giovanni Porzio si rilassa leggendo in quadrato
Giovanni Porzio si rilassa leggendo in quadrato

Sulla banchina un camion frigorifero carica cassette di polistirolo piene di gamberi e di totani. Su una barca due uomini brigano con seghe e coltellacci. Mi avvicino: stanno ghigliottinato un grosso squalo, un “pesce vacca” o squalo capo piatto. Gesti professionali e sangue a fiumi. Non posso fare a meno di pensare ai video che ho trovato a Kabul: ostaggi decapitati dai seguaci di Bin Laden. I due fortunati gettano testa, pinne e coda in mare e trascinano la preda fino alla cella della pescheria. La carne è ottima, affermano.
In Somalia le pinne non le buttano di certo. Qualche anno fa uscii una notte a caccia di squali con i pescatori somali. I killer dei signori della guerra – stufi di ammazzare e di essere ammazzati – si lasciavano convincere a cambiar vita: fino a quando si rendevano conto che uccidere uno squalo tigre era più faticoso che sterminare una famiglia somala e depredare la sua casa. Si andava al largo e si calavano le reti. Poi si aspettava l’alba battendo i denti per il freddo e la guazza e masticando germogli di Quat, la blanda droga euforizzante che toglie il sonno e la fame. I pescecani restavano impigliati nelle reti e si dibattevano per ore prima di morire soffocati. Quelli piccoli. Perché se si trattava di tigre, di martello o di squali bianchi bisognava finirli a colpi di lancia e raffiche di Kalashnikov. Le pinne valevano 95 dollari al chilo e andavano in Giappone; la carne essiccata finiva in Kenya, Burundi, Zaire e Centrafrica.

LETTURE D’ESTATE Da Brindisi a Roccella Ionica/1

LETTURE D’ESTATE Da Brindisi a Roccella Ionica/2

LETTURE D’ESTATE Da Brindisi a Roccella Ionica/3

 

Scopri tutti i reportage di Giovanni Porzio!

Porzio_586px

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

1 commento su “LETTURE D’ESTATE Da Brindisi a Roccella Ionica/4”

  1. What i don’t understood is in truth how you are now not actually much more neatly-liked than you might be right now. You are so intelligent. You recognize therefore considerably relating to this subject, produced me for my part consider it from a lot of numerous angles. Its like men and women don’t seem to be fascinated until it is something to accomplish with Lady gaga! Your own stuffs outstanding. All the time take care of it up!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri l’ultimo numero

Sei già abbonato?

Ultimi annunci
I nostri social

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche