Quant23, la rivoluzione “pop” delle barche volanti
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La Dynamic Stability System (DSS) ha varato e testato a Cowes il Quant23, la prima barca dotata di chiglia in grado di navigare “full foiling”, ovvero completamente fuori dall’acqua, facile da gestire e quindi “aperta a tutti” (la facilità di scuffie, ingavonate e l’estrema fisicità che serve per le barche dotate di foil, ad oggi, ha costituito un limite alla loro diffusione). Il progettista Hugh Welbourn, in collaborazione con Gordon Kay, ha passato dieci anni tra studio e sviluppo del DSS, il sistema che sfrutta due appendici retrattili poste lateralmente a centro scafo e rappresenta un’alternativa alla canting keel (lo scafo più famoso che li utilizza è Wild Oats XI, il maxi di Bob Oatley). Come la chiglia a pendolo ha la funzione di aumentare la stabilità della barca e quindi la sua velocità.
COSI’ VOLA IL QUANT23
Le ultime versioni del DSS non servono soltanto ad aumentare il momento raddrizzante, ma generano una forza idrodinamica verticale verso l’alto (lift) che, in combinazione con una pala del timone con foil a “T”, consente al Quant23 (la prima barca a montare i nuovi DSS) di navigare sollevato dall’acqua. Il “derivone” è l’ultimo della serie di barche sportive progettate da Welbourn per la QuantBoats, cantiere svizzero che ha dato i natali al Quant28 e al Quant30.
POTENZIALITA’ DA SFRUTTARE
“Il nostro team attuale”, ha detto Michael Aeppli di QuantBoats, “è il più esperto in assoluto per quanto riguarda le barche dotate di DSS. Poiché abbiamo passato tantissimo tempo a bordo di imbarcazioni che montano questo sistema, abbiamo capito che c’erano molte potenzialità: tra queste la possibilità di “volare”: chi è stato a bordo del Quant28 poteva sentire che la barca ci arrivava vicina, anche se non era stata progettata per farlo”.
IN DIECI MINUTI STAI VOLANDO
Anche se il Quant23 è una barca foiling (pur dotata di chiglia), Welbourn ci tiene a precisare come sia concettualmente diversa rispetto a un Moth, un AC72 o un GC32: a differenza di questi, che richiedono grande prestanza fisica, atletica e tecnica, il 23 piedi svizzero è una soluzione per tutti. “Ci salite sopra, e dieci minuti dopo, senza rendervene conto, state già volando”, dice Welbourn.
A 10 NODI GIA’ VOLA…
In termini di performance, il progettista è convinto che il Quant23 possa raggiungere comodamente i 25 nodi: ciò che impressiona è comunque la capacità dello scafo di alzarsi in volo, di bolina, già a 10 nodi di velocità.
I SEGRETI PER UN “TRANQUILLO FOILING”
L’obiettivo non era quello di creare il foiler più veloce del mondo, ma uno scafo di facile conduzione in grado di mantenersi stabilmente in volo. “La barca fa il 90% del lavoro”, sostiene Aeppli. Parte del segreto sta nella stabilità intrinseca dei nuovi foil DSS, maggiore rispetto a quella fornita dalla “tradizionale” configurazione a T rovesciata. Secondo Welbourn, con la sezione, le proporzioni e la lunghezza della lamina la barca è studiata per “decollare” più velocemente piuttosto che raggiungere una più alta velocità finale (questo richiederebbe foil più piccoli con una sezione meno potente). “Tutto sta nel trovare il miglior equilibrio tra ciò che permette di far volare una barca con equipaggio di tre persone e bulbo di 60 chili, senza “shock” eccessivi”.
TRA SCOW E FIREBALL
Se il full foiling è la caratteristica che salta all’occhio del Quant23, non dimentichiamo il suo look che strizza l’occhio agli scow americani e ai Fireball, con uno scafo dal bordo libero molto basso, con spigoli laterali e carena tondeggiante con il volume molto spostato a prua. La forma della barca è in funzione della stabilità: “Non c’è nemmeno bisogno di spostare il peso dell’equipaggio peso avanti e indietro per modificare il pescaggio dei foil”, conclude Welbourn. Per adesso è ancora un prototipo, che sta ancora affrontando numerosi test in Svizzera, e bisogna capire quanto costerà. Ma il sasso è scagliato…
www.quant-boats.com
www.dynamicstabilitysystems.com
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