Per l’ISAF il prodiere vale zero. E gli olimpici si “incazzano”
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La tappa della ISAF Sailing World Cup di Weymouth & Portland (dedicata alle classi olimpiche) che si sta correndo in questi giorni è diventata teatro di una furiosa polemica: quella sulla disparità tra i diritti (o privilegi?) di timonieri e prodieri all’interno dell’ISAF.
LA PIETRA DELLO SCANDALO
In particolare, la prodiera del grande velista argentino Santiago Lange (una vera e propria gloria olimpica con 4 edizioni dei Giochi sul groppone e tanti mondiali vinti), Cecilia Carranza Saroli, ha deciso di protestare contro la decisione dell’ISAF (la Federvela internazionale) di non consentirle di competere a Weymouth in quanto Lange è infortunato e non è in grado di disputare la regata. Il regolamento ISAF non permette di sostituire i timonieri in caso di necessità, mentre il prodiere può essere cambiato tranquillamente: è implicito quindi che i punti di ranking validi per l’accesso al circuito di Coppa del Mondo siano relativi soltanto al timoniere senza considerare chi sta a prua.
IN PIAZZA ANCHE SILVIA SICOURI
Il caso è stato molto “sentito” dai prodieri delle classi olimpiche, tra cui Silvia Sicouri, la nostra Velista dell’Anno e asso del Nacra 17 (assieme al timoniere Vittorio Bissaro), che ha deciso di farsi fotografare con il cartello “ISAF, we want equal rights for crews” (ISAF, vogliamo pari diritti per i prodieri).
RUOLI DISTINTI, MA IMPRESCINDIBILI
Si legge sulla pagina Facebook del Team Bissaro Sicouri: “I ruoli di timoniere e prodiere a bordo sono ben definiti e distinti, ma imprescindibili l’uno dall’altro; l’equipaggio forte è quello riesce a trovare equilibrio nelle dinamiche in navigazione e a terra, rispetto e fiducia nelle capacità del partner sono indispensabili per tagliare il traguardo e divertirsi nel farlo“. Fateci sapere cosa ne pensate con un commento.
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1 commento su “Per l’ISAF il prodiere vale zero. E gli olimpici si “incazzano””
Timoniere e prodiere, come drizzista, navigatore, tattico, tailer, ecc sono tutti ingranaggi di uno stesso meccanismo e contribuiscono a far funzionare al meglio la complessa macchina che è un equipaggio di una barca a vela. A prescindere dalla posizione che occupa, se un ingranaggio si rompe la macchina non funziona più.