Barker "esodato" ritorna in Coppa America col Giappone
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Il Giappone, entro una settimana, annuncerà la sua partecipazione alla 35ma Coppa America. Lo skipper? Accanto a un nome giapponese, ci sarà anche quello di Dean Barker. Proprio quel Barker “scaricato” dai neozelandesi (che gli hanno preferito l’australiano Glenn Ashby e l’astro nascente Peter Burling), ma che con la sua ventennale esperienza di Coppa e il suo know-how relativo al foiling rappresenta un sicuro valore aggiunto. Il team sarò sponsorizzato da Softbank e correrà per i colori del Kansai Yacht Club.
LA SCELTA DELL’AC48 FUNZIONA?
Quindi, dopo l’abbandono di Luna Rossa derivante dalla scelta, da parte degli organizzatori e della maggior parte dei team iscritti all’America’s Cup 2017, di abbandonare gli AC62 in corsa per una barca più piccola, l’AC48, con costi minori, arriva il primo nuovo team. La strategia di “cost-saving” criticata da Bertelli e caldeggiata dal difender Oracle pare stia iniziando a dare i suoi frutti. I giapponesi si aggiungeranno agli altri 5 team (Artemis, Team France, Ben Ainslie Racing, Emirates Team New Zealand e Oracle, il difender) e secondo Russell Coutts potrebbero arrivare altre sorprese.
IL GIAPPONE IN COPPA
Il Giappone ha regatato già in tre edizioni della Coppa, nel 1992, nel 1995 e nel 2000, spesso affidandosi a velisti neozelandesi. Chris Dickson, ad esempio, fu lo skipper nel 1992, anno in cui il sindacato nipponico raggiunse le semifinali della Louis Vuitton Cup. Nel 1995, John Cutler, anch’egli neozelandese, era al timone della barca giapponese che anche in questo caso raggiunse le semifinali.
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Ecco l’arma letale del cantiere Wally: si chiama wallyrocket51 (15,5 m)
Vedere unite due parole come Wally e rocket sulla stessa linea farebbe saltare sulla sedia qualunque appassionato di vela e regate. Wally, leader mondiale nell’innovazione dello yachting e vincitore per due volte del Compasso d’Oro ADI, ha voluto cimentarsi in
Ambrogio Beccaria alla conquista del giro del mondo (senza Pirelli)
Sapevamo che era il suo obiettivo, Ambrogio Beccaria non lo ha mai nascosto. Beccaria: obiettivo Vendée Globe (senza Pirelli) Dopo le tante vittorie sui Mini 6.50 (è stato il primo italiano a vincere la Mini Transat, traversata atlantica in solitario
Team New Zealand è uno schiacciasassi: 4-0 e nessuno scampo a Britannia
Ci ha provato oggi Ben Ainslie a mettere la prua di Britannia davanti a quella di Team New Zealand, nella regata numero 4 di questa America’s Cup. La resistenza degli inglesi però è durata appena 2 lati, al minimo errore
Coppa America: Team New Zealand show, 3-0 e Ben Ainslie spalle a muro
Doveva essere il giorno del tentativo di riscatto per Ineos Britannia, invece Ben Ainslie e soci tornano a terra con quasi 1 minuto di distacco da Team New Zealand nella regata numero 3 dell’America’s Cup numero 37. Una sconfitta pesante,