Provate per voi. La piccola e la grande Oceanis di casa Beneteau

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oceanis

Palma di Maiorca. La piccola e la grande della famiglia Oceanis di Benetau sono state le protagoniste della prova nelle acque delle Baleari. Due progetti, l’Oceanis 35 e l’Oceanis 60, che seguono due diverse filosofie del cantiere francese: la prima è un altro prodotto (come l’Oceanis 38) della linea delle “tre barche in una”, uno scafo trasformabile che segue tre livelli di aggiornamento, Daysailer, Weekender e Cruiser; la seconda invece è un gigante Blue water, con pozzetto centrale che guarda alle lunghe navigazioni all’insegna della comodità.
2015-04-13 10.22.22

OCEANIS 35: LA BARCA CHE CRESCE INSIEME A TE
Categoria natante, l’Oceanis 35 (carena Finot-Conqu, interni e coperta Nauta) si lancia nella combattuta fascia dei 10 metri, caldo banco di prova per i cantieri. Come abbiamo visto, la barca è disponibile in tre versioni, Daysailer, la più economica e leggera, per gli armatori che cercano uno scafo pronto  e facile per le uscite giornaliere, la weekender è la cruiser, che hanno un livello di attrezzatura progressivamente più completo. Dalla versione base open space Daysailer a quella full optional cruiser ci sono circa 10.000 euro di differenza. Ma lasciamo che, a spiegarci la filosofia di questo progetto, sia chi l’ha ideato, Massimo Gino, titolare dello Studio Nauta Yacht.

Lo scafo entry level del cantiere francese ha come obiettivo un armatore giovane, magari alla sua prima esperienza come proprietario. Quale migliore condizione di una barca che si può acquistare “nuda” e man mano completare parallelamente alla maggiore esperienza e alle ( si spera) maggiori possibilità economiche?
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Salgo a bordo del dieci metri di Beneteau e la prima caratteristica che mi colpisce è la presenza del rollbar (forse un po’ basso) con l’attacco del paranco della scotta (è prevista anche una versione senza rollbar con la scotta della randa fissata in pozzetto), che libera il pozzetto, con tavolo centrale, dalla scotta e lo rende più vivibile. I quattro winch sono posizionati due sulla tuga (per le varie drizze e la scotta randa) e due di fianco alle ruote per le scotte del genoa. Doppia ruota e doppia pala a bordo di uno scafo di 10 metri, ormai questa è la tendenza. I timoni funzionano con sistema idraulico (collegato con autopilota): la sensazione è una sensibile resistenza, soprattutto con poca aria. A poppa delle timonerie è possibile aprire una plancetta di dimensioni corrette e sono presenti anche gli attacchi del paterazzo sdoppiato che lascia libero accesso alla “spiaggetta” di poppa.

OCEANIS 60: PRONTI PER UNA CROCIERA INTORNO AL MONDO?

FullSizeRenderPassiamo alla grande di famiglia, l’Oceanis 60, il Blue Water disegnato da Berret Racopeau, che va a sostituire l’Oceanis 58 regalando i due piedi di differenza al relax a bordo. Infatti, alle spalle delle timonerie, trova spazio una delle novità più evidenti del nuovo progetto: un’area beach dove si può stare comodamente sdraiati su una doppia cuscineria matrimoniale per godersi mare e sole, al di sotto della quale è stato ricavato un garage per il tender ad apertura automatica dove è possibile collocare un gommone di 2,40 metri.. Questa barca e’ pensata per stare a bordo per lunghi periodi, senza sentire la mancanza di nessuna comodità. Cominciamo da un tour degli interni, disegnati dallo studio Nauta, che si collocano a pieno nella spirito delle lunghe navigazioni. Un’osservazione va fatta sicuramente alla scelta esteticamente più azzeccata fatta a bordo: il tambuccio-discesa trasparente che, altre a riempire di luce gli ambienti interni, regala una continuità spaziale tra interno ed esterno. L’ingresso sottocoperta e facilitato da una scala con un morbido angolo di 45 gradi e con degli scalini davvero generosi (80×20 cm). La dinette è arredata con un’importante cucina a L sulla destra completa di tre fuochi elettrici, lavastoviglie, forno a microonde, ampio frigorifero, davanti alla cucina, un divano; sulla destra trova spazio la lavatrice all’interno di un mobiletto dedicato e un ulteriore frigorifero. Sempre sulla murata di dritta, ecco un tavolo da carteggio rivolto verso prua e di dimensioni corrette (come non se ne vedevano da tempo) un tavolo dove possono comodamente sedersi fino a otto persone. Il layout dello scafo protagonista della prova prevede 3 cabine e tre bagni (ma sono previste fino a cinque cabine): l’ampia armatoriale a prua con bagno dedicato e box doccia e due cabine matrimoniali a poppa. Quella sulla sinistra ha il bagno con doppia entrata per renderlo fruibile dalla dinette anche quando la cabina è chiusa.

FullSizeRenderRisalendo in coperta iniziamo a studiarne i dettagli concepiti per navigare con facilità anche in equipaggio ridotto. Il pozzetto centrale è diviso in quattro aree ben distinte e libero da scotte e drizze grazie al rollbar e a tutte le manovre che passano sotto la coperta. La zona dedicata agli ospiti attorno al tavolo centrale con comode panche; la zona manovre davanti alle timonerie dove le scotte del fiocco e quella della randa sono rimandate a quattro winch elettrici; la zona timonerie con doppia ruota (anche sull’Oceanis 60 i timoni hanno sistema idraulico che con poca aria affatica un po’ il lavoro del timone) è accompagnata da ampie sedute con cuscini e da due torrette con tutta la strumentazione elettronica (a bordo avevamo il nuovo sistema wirless per il controllo del pilota automatico con telecomando con segnale fino a 30 metri); a poppa delle timonerie la “nuova area beach” per il relax indisturbato (anche qui il paterazzo sdoppiato libera totalmente la poppa. I passavanti lasciano abbondante spazio per il passaggio verso prua (le lande e il carrello della scotta del fiocco sono fissati a filo della tuga), dove tutto è predisposto per scegliere le vele prodiere che si preferiscono, dal Code 0 al gennaker: l’ampia delfiniera ospita il punto d’attacco per gli asimettrici. E’ previsto anche l’autovirante per il fiocco.

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1 commento su “Provate per voi. La piccola e la grande Oceanis di casa Beneteau”

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