Macché Fuorisalone, noi andiamo alla festa dei multiscafi di La Grande Motte
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Mentre Milano è invasa dagli appassionati di design di tutto il mondo per il Salone del Mobile, noi fuggiamo sulla costa francese per quello che è l’appuntamento irrinunciabile per tutti gli amanti dei multiscafi. Stiamo parlando del Salon International du Multicoque, in scena dal 15 al 19 aprile a La Grande Motte ( www.multicoque-online.com), sulla costa mediterranea francese, a poco più di trecento chilometri dal confine italiano di Ventimiglia. E’ l’occasione giusta per fare il punto sul momento di fermento che sta vivendo il segmento dei multiscafi,.
NASCONO NUOVI CANTIERI
La dimostrazione è davanti agli occhi, evidenziata dal gran numero di nuovi modelli che sono scesi in acqua negli ultimi mesi e dai tanti progetti che i cantieri, vecchi e nuovi, hanno presentato. Già, perché oltre ai nomi storici, si affacciano sul mercato anche giovani costruttori e progetit originali. Ne è un esempio lo Slyder 47, annunciato in questi mesi e che vede coinvolti professionisti di ben quattro nazioni: Germania, Francia, Italia e Svizzera. C’è poi un cantiere storico come il francese Outremer, che è entrato da pochi mesi a far parte di Bavaria. Una scelta significativa, quella del colosso tedesco, che ha dunque deciso di puntare forte sul segmento dei catamarani, pronto a sfidare i due principali costruttori mondiali, Lagoon e Fountaine Pajot, che dal canto loro hanno deciso quest’anno di puntare in alto: il primo con una serie di modelli custom, il secondo con un 67 piedi atteso per il prossimo salone di Cannes.
E GLI ITALIANI? CI SONO!
Il successo e i consensi ottenuti da Enrico Contreas con il suo Mattia 52 nelle stagioni passate non è più una mosca bianca nel panorama dei multiscafi. Oltre al cantiere siciliano Set Marine, che ha lanciato quest’anno il suo secondo modelli il 625 Sail, fa il suo esordio assoluto proprio al salone di La Grande Motte un nome storico di casa nostra, la Comar. A disegnare il suo Comet Cat 37 (11,10×5,84 metri le sue misure) è un progettista di spicco come Marc Lombard, che ha mantenuto le caratteristiche di sportività che hanno reso celebre il costruttore italiano. Interessante le scelta di dotare gli scafi di un redan accentuato.
UN ASSAGGIO DEI CATAMARANI PRESENTI A LA GRANDE MOTTE
Catana Bali 4.3
Bali è il nome della nuova gamma di catamarani dedicata alla crociera comoda del cantiere francese Catana. Una linea molto attesa per un costruttore conosciuto da sempre per i suoi scafi molto performanti. Sono diverse le soluzioni progettuali volte a vivere la crociera con le comodità di casa: pozzetto e quadrato formano un tutt’uno, separato solo da una porta a vetri scorrevole che scompare completamente, regalando quindi una impressionante superficie agli ospiti. Caratteristica comuni anche sul Bali 4.3. Dati: lung 13,10 m; larg. 7,12 m. www.adriaship.it
Comet Cat 37
Una prima assoluta. E’ Marc Lombard, un mostro sacro della progettazione, ad aver disegnato il primo catamarano di Comar. Grande importanza, come da tradizione del cantiere italiano, è data alle performance. Le carene spiccano per un redan accentuato nell’opera morta, che mantiene le linee d’acqua sottili, per poi allargarsi nell’opera morta. Gli interni prevedono diverse versioni, da due a quattro cabine con due bagni. A riparare il pozzetto ecco un hardtop rigido che può essere interamente chiuso. Dati: lung. 11,10 m; larg. 5,84 m; www.comaryacht.com
Nautitech 40
Da quest’anno, il cantiere francese è entrato a far parte della famiglia Bavaria. L’ultimo nato è un modello che ben si inserisce nel concetto di scafi adatti alla crociera comoda. Il Nautitech 40 è comunque un catamarano pensato anche per far divertire in navigazione, grazie in particolare a una superficie velica di 91 metri quadri. Gli spazi a bordo sono concepiti per sfruttare al meglio ogni spazio. Il pozzetto, riparato da un hardtop rigido, può essere chiuso per essere sfruttato anche nella brutta stagione. Due le postazioni per il timoniere, entrambe all’estrema poppa. Dati: lung. 11,98 m; larg. 6,91 m; www.nautitech.fr
Outremer 45
Completa rivisitazione della celebre piccolina del cantiere transalpino, l’Outremer 45 è disegnato secondo i nuovi standard e la nuova filosofia: semplicità, comfort, altre prestazioni a vela e facilità di conduzione. Un progetto che è frutto di un lavoro di gruppo: lo studio Barreau-Neuman si è occupato dell’architettura navale, Frank Darnet Design è invece l’autore del design degli interni: l’esperto Patrick le Quement si è poi occupato di coordinare tutti questi professionisti. Il risultato è un catamarano dalle linee filanti, con una sovrastruttura contenuta, a tutto vantaggio delle dimensioni del pozzetto. Dati: lung. 13,77 m; larg. 7,10 m; www.catamaran-outremer.com
Slyder 47
E’ frutto di un lavoro di gruppo questo quattordici metri e mezzo, concepito dallo svizzero Christian Paulitsch, disegnato dal francese François Perus (gli interni sono dell’italiano Marco Veglia), mentre la costruzione avviene in Italia e in Germania viene gestita la parte commerciale del progetto, che ha fatto il suo esordio all’ultimo salone nautico di Dusseldorf. Ecco dunque un catamarano di quattordici metri realizzato in carbonio, dalle linee degli scafi molto nette, addolcite dalla sovrastruttura leggermente bombata. Uno dei fattori ai quali si è posta maggiore attenzione è stato il contenimento dei pesi: il dislocamento a vuoto dello Slyder 47 è infatti di sole 8,2 tonnellate. Dati: lung. 14,30 m; larg. 7,15 m; www.slyder-yachts.com
Fountaine Pajot Hélia 44
Una sfida non indifferente, quella che hanno affrontato i progettisti dello studio Berret Racoupeau nel disegnare l’Hélia 44 di Fountaine Pajot. Si è trattato infatti di “trasportare” su un 13,30 metri alcuni dei tratti distintivi del grande Sanya 57. Partiamo dall’alto, ovvero dal flying bridge che ospita un prendisole doppio e un divano, oltre alla postazione di comando a dritta, alla quale sono rimandate tutte le manovre. Ma soprattutto un fly che si prolunga fino a poppa, riparando in questo modo totalmente il pozzetto. Qui il cantiere ha previsto una vera e propria dinette a sinistra. www.fountaine-pajot.com
Lagoon 450
Uno dei modelli di maggior successo del cantiere francese non smette di stupire. Infatti, a breve sarà disponibile in una doppia versione, standard con timoneria sul flybridge o con un hardtop senza flybridge. Un’opzione in più, pur mantenendo le caratteristiche volute dagli Architetti VPLP e dallo studio italiano Nauta Yachts, che è stato capace di annullare le differenze tra interno ed esterno, dando proprio con questo modello il via a un vero e proprio nuovo concetto dei layout dei multiscafi. www.cata-lagoon.com
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1 commento su “Macché Fuorisalone, noi andiamo alla festa dei multiscafi di La Grande Motte”
Mi fa molto piacere vedere che la vostra rivista si stia occupando sempre più del mondo dei catamarani. Invito anche i più scettici puristi della vela a provare i catamarani moderni: Catana, Mattia, Gunboat, Outremer…. Approposito di Outremer; continuate a riportare la notizia che il cantiere Outremer sia stato acquisito da Bavaria. Credo che vi confondiate col cantiere Nautitech….