Patience, la storia del cutter vincitore del Fastnet 1931

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

02_patienceLa flotta di barche CULT del TAG Heuer VELAFestival si arricchisce di Patience, un vero gioiello, un cutter bermudiano costruito nel 1931 dai cantieri Camper&Nicholson di Gosport su progetto di Charles Nicholson. Questo scafo di 24 metri è tornato a toccare l’acqua nel 2007 dopo un restauro durato cinque anni ad opera dell’armatore Antonio Falchetti prima presso il cantiere Classic Yacht Darsena di  Viareggio e poi presso il cantiere Francesco del Carlo, sempre a Viareggio (lo scafo apparteneva a un armatore olandese che aveva già iniziato un restauro). Originale lo scafo con le ordinate, la chiglia, la zavorra in piombo, il fasciame e pochi bagli “ma con linee talmente semplici e seducenti che era un peccato non salvarli”, come ha dichiarato Stefano Faggioni, dell’omonimo studio di yacht design spezzino che ha seguito il progetto di restauro.
03_patience
Nella storia di Patience, la vittoria in tempo reale al Fastnet del 1931 (settima in tempo compensato), la Channel Race nella classe 35-60 piedi del 1932, e navigazioni tra Panama e le Seychelles tra gli anni 70 e 80. Sul cutter bermudiano si sono espressi entusiasticamente architetti del calibro di Uffa Fox e Carlo Sciarelli. Il primo nel 1934 lo definì “un ottimo esempio di yacht d’altomare, dotato di spiccate doti velocistiche”, mentre il designer triestino, nel suo best seller Lo Yacht, ne lodò le linee semplici e potenti oltre all’aspetto generale molto inglese “Una bellezza tradizionale rivista secondo canoni più moderni, ma stando bene attenti a non esagerare”, scrisse.
01_patience

Il restauro fu una ricostruzione a 360 gradi, che partì dalla rimozione delle sottili lastre di rame che ricoprivano l’opera viva. Poi tutto il resto. “Per il restauro” racconta Stefano Faggioni “ci siamo basati su alcune vecchie foto di Beken of Cowes e sul progetto originale numero 392 di Camper&Nicholson, datato 1930”. Lo studio ridisegna l’alberatura, il piano velico, quello di coperta, gli interni. i dettagli. Viene recuperato il 60% del fasciame originale in teak e metà delle ordinate. Bocciato il bow-thruster prodiero, troppo moderno. Inevitabili però cinque winches elettrici, privi di self-tailing e con campana in bronzo per meglio mimetizzarli, dove verranno convogliate tutte le manovre di bordo. A svolgere i laori più importanti, coordinando tutte le attività di una ventina di maestranze, ci pensa il maestro d’ascia inglese Peter Radclyffe.

DATI TECNICI
Anno varo: 1931
Cantiere: Camper&Nicholson
Progetto: Charles Nicholson
Lunghezza fuori armo: 24 m
Larghezza: 4,6 m
Pescaggio: 3 m
Dislocamento: 45 t
Armo: cutter Marconi
Superficie velica: 230 mq
Cabine: quattro doppie
Restauro: 2003-2007 Viareggio (Classic Yacht Darsena e Del Carlo)

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Torna in alto