Spindrift 2, il trimarano più grande del mondo di Dona Bertarelli e Yann Guichard, proverà a… battere sé stesso. Il prossimo inverno si lancerà alla ricerca del nuovo record del Jules Verne Trophy, ovvero la circumnavigazione del globo nel minor tempo possibile. Un record che appartiene proprio al maxi trimarano, quando però si chiamava ancora Banque Populaire V ed era capitanato da Loïck Peyron, che impiegò 45 giorni, 13 ore, 42 minuti e 53 secondi nel 2012. Un tempo che per essere battuto necessità di aggiornamenti tecnologici degni di James Bond.
UN CAPOLAVORO DI TECNOLOGIA
Per questo già dal giugno del 2014 nel cantiere CDK Technologies di Port-la-Forêt si è lavorato sodo per la realizzazione del nuovo albero in carbonio di Spindrift 2, alto ben 42 metri. Il mega-gioiello, un capolavoro di tecnologia e interamente fatto a mano, sarà consegnato a maggio dopo quasi un anno di lavoro. Addirittura, la sua progettazione e l’ingegnerizzazione (a cura di Antoine Carraz, Yannis Troalen e Edouard Touchard in collaborazione con Gsea Design) sono partiti nel 2013, poco dopo che il team aveva acquisito il maxi. Tutto si basa sulla massima riduzione del peso: l’albero sarà del 25% più leggero del precedente, con un risparmio complessivo di circa mezza tonnellata. “Fin dal 2013, il vecchio albero è stato dotato di sensori che tenessero sotto controllo i carichi, in modo da individuare le zone che potessero essere soggette a riduzioni di peso”, ha detto Carraz.
GIÀ SOLO IL PROFILO STUPISCE
Guardate intanto le foto del profilo di un albero che si annuncia unico al mondo. Adesso andranno applicati i rinforzi, i punti di attacco delle vele e quant’altro. La barca nella sua nuova configurazione (vele North Sails, coperta modificata per una maggiore aerodinamicità) sarà varata a maggio, a metà agosto parteciperà al Fastnet per poi, dall’autunno, iniziare il warm-up per il Jules Verne Trophy.
LE FOTO DEL MEGA ALBERO DI SPINDRIFT 2