Miceli recuperato da un cargo, brutta fine per le galline
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Sabato 14 marzo – Matteo Miceli è stato recuperato, sta bene ed è a bordo del mercantile Aranon (battente bandiera delle Isole Marshall) che dirige verso il porto di Salvador in Brasile, dove giungerà il prossimo 17 marzo. La sua barca Eco40, che ha perso la chiglia, è alla deriva ma è tenuta sotto osservazione dall’organizzazione di Roma Ocean World grazie al segnale satellitare e lo staff di terra di Miceli ha fatto sapere l’intenzione di recuperarla. (Nella foto sopra, la vigneta di Davide Besana)
A UN PASSO DAL SUCCESSO…
Brutta fine invece per le due galline che erano a bordo con Matteo: La Bionda è morta in oceano Indiano, la Mora è andata dispersa nell’incidente. Durante la chiamata di soccorso pare che il velista romano si sia abbandonato alle lacrime. Non solo per le galline, ovviamente: è stato costretto al ritiro dopo 145 giorni di navigazione, a meno di due settimane dalla sua circumnavigazione del globo senza assistenza né scalo e in piena autonomia energetica, dopo anni che tentava di partire per un’impresa del genere e finalmente era riuscito a trovare i fondi per farlo. Miceli ha doppiato Capo Horn, uno tra i pochissimi italiani (Fogar, Bianchetti, De Gregorio, Soldini alcuni altri nomi importanti), ed aveva appena passato l’Equatore, a 600 miglia al largo del Brasile. Venticinquemila miglia sulle 27.000 totali. Che peccato.
SFORTUNA MICELI
Non si può dire che la fortuna sia dalla parte di Matteo Miceli: il catamarano non abitabile Biondina Nera (lungo soli 6 metri), con cui tra il 2006 e il 2007 compì la traversata atlantica da Las Palmas (Canarie) alla Guadalupa, per un totale di 2.800 miglia, in 14 giorni, 17 ore e 52 minuti, venne perso mentre il romano stava tentando il record di percorrenza sulla rotta Dakar-Guadalupa in coppia con Tullio Picciolini nel gennaio del 2011. Anche in questo caso, i due erano stati recuperati da un cargo.
Non ci voleva. Mentre era sulla via di casa durante il suo tentativo di giro del mondo in solitario senza scalo, l’Eco 40 di Matteo Miceli ha perduto la chiglia in Atlantico, quando si trovava a circa due giorni dal passaggio dell’Equatore. Matteo è riuscito ad uscire dalla barca rovesciata ed ora è a bordo della zattera di salvataggio vicino alla barca. E’ riuscito a portare con se cibo, acqua, il telefono satellitare e l’iPad, con il quale riesce ad avere la propria posizione e comunicarla ai soccorsi. Un cargo si sta già avvicinando alla sua posizione.
Vi terremo aggiornati sulle operazioni di recupero.
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