Velista dell'Anno TAG Heuer 2015: le barche d'altura più titolate
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Prosegue la presentazione dei candidati a Velista dell’Anno TAG Heuer 2015: in questa puntata vi presentiamo nel dettaglio le barche d’altura vincenti della stagione 2014, perché anche le barche hanno un’anima e noi abbiamo deciso di farle gareggiare contro le persone.
CHE COS’E’ IL VELISTA DELL’ANNO
Ci siamo. Anche quest’anno è arrivato il momento di assegnare il premio più prestigioso della vela italiana. Il Velista dell’Anno viene assegnato dal 1991 al miglior velista italiano eletto da un sondaggio sul web che coinvolge nella prima fase migliaia di appassionati e viene decretato da una giuria di qualità. E, quest’anno abbiamo pensato di coinvolgervi ancora di più: mai, come nei prossimi giorni, saranno i vostri voti a decretare chi farà parte della rosa dei candidati alla vittoria finale, tra i quali sarà svelato, in occasione del TAG Heuer VELAFestival 2015 (dal 7 al 10 maggio a Santa Margherita Ligure: qui trovate tutto sull’evento), il Velista dell’Anno TAG Heuer 2015.
I “MAGNIFICI CENTO”
Sono tanti, i velisti meritevoli che si sono distinti per risultati, imprese, passione e persino mecenatismo. Troppi per fare una rigida selezione iniziale. Così, classifiche e articoli alla mano, in redazione abbiamo fatto un resoconto della stagione passata individuando 100 “nomination” tra derivisti, specialisti delle classi olimpiche, dei monotipi, delle regate di altura IRC e ORC del circuito delle vele d’epoca, marinai e progettisti. Ma non solo. Ogni armatore sa che la barca ha un’anima. E allora, ci siamo detti, perché non considerarla alla stregua di una persona? Abbiamo creato anche due categorie ad hoc, relative alle barche vincenti sia d’altura che classiche.
COME FUNZIONA
In questi giorni vi stiamo presentando, categoria per categoria, i candidati da noi selezionati. Badate che le categorie sono solo indicative, perché si tratterà di un vero e proprio “calderone” in cui varrà la regola del “tutti contro tutti”: terminata la presentazione delle nomination si andrà ai voti, e sarete voi, con la vostra preferenza espressa sul nostro sito, a operare le successive scremature. Da 100 ne rimarranno 50, da 50 25 e così via, fino a individuare la rosa di papabili che potrete conoscere di persona al TAG Heuer VELAFestival e tra i quali una giuria di qualità, composta dai migliori giornalisti e professionisti della vela, decreterà (tenendo in considerazione anche il numero di voti che avete espresso) il vincitore del Velista dell’Anno TAG Heuer 2015.
CONOSCETE NEL DETTAGLIO I CANDIDATI GIA’ PRESENTATI
1- GLI ARMATORI VINCENTI IRC/ORC,
2- I MARINAI
3- I DERIVISTI
CANDIDATI IN PASSERELLA – LE BARCHE D’ALTURA VINCENTI
ANGRY RED UNITENERGY – T-34
Angry Red UnitEnergy è il T-34 di Domenico Cicala Campione Italiano di Altura 2014 nel raggruppamento 3: rating o non rating, la barca è una vera bomba, in grado di lasciarsi alle spalle in tempo reale scafi di lunghezze molto superiori. Il progetto è dello Studio Lostuzzi in collaborazione con Beatrice Pecoraro.
BACIOTTINHO – DUFOUR 34 PERFORMANCE
Sempre nelle zone alte di classifica, il Dufour 34 Performance Baciottinho di Giuseppe Tadini (skipper Giango Tadini) ha vinto l’Italiano di Altura in Classe 4: è l’esempio migliore del 2014 di come una barca di serie del 2009, ottimizzata a dovere e condotta da un equipaggio “navigato”, possa bagnare il naso agli scafi one-off da regata.
BLACK BULL – J/111
Black Bull è la barca che ha vinto il Campionato Italiano Offshore: capitanata da Piero Platone, è un J-111. Un’imbarcazione velocissima, la cui leggerezza si traduce in accelerazioni quasi da deriva, firmata da Johnstone. Gli interni dell’11 metri sono ridotti all’essenziale.
BLUCOLOMBRE – FIRST 40.7
Il First 40.7 si conferma una delle barche più azzeccate di sempre: Blu Colombre, di Massimo Juris, si è aggiudicata il Campionato Italiano Offshore nella categoria riservata agli equipaggi in doppio. Juris si è tolto anche la soddisfazione di vincere la Palermo-Montecarlo. Lo scafo di Farr, progettato nel lontano 1998, continua a far faville sui campi di regata, prestandosi con successo anche alla navigazione in equipaggio ridotto.
CIPPA LIPPA 8 – COOKSON 50
Cippa Lippa 8 di Guido Paolo Gamucci ha vinto il Campionato Italiano Offshore in Classe A: si tratta di un Cookson 50, una barca progettata da neozelandesi per i neozelandesi, ideale per le regate lunghe (tipo la Sydney Hobart). Quest’anno Cippa Lippa ha ottenuto una bella vittoria in tempo reale alla Roma per Due / per Tutti.
DUVETICA WHITE GOOSE – ARYA 415
La Duecento, la Cinquecento, il titolo italiano ORC 1-2. Che stagione da incorniciare per Duvetica White Goose, l’Arya 415 di Sergio Quirino Valente, barca firmata da Lostuzzi.
ENERGY SOLUTION – ILC 26
Anche la minialtura vuole la sua parte: non potevamo non inserire quindi lo scafo campione italiano in questa categoria, l’ILC26 Energy Solution condotto dall’esperto velista gardesano Oscar Tonoli!
GLOBULO ROSSO – ESTE 31
Sarà anche un progetto del 1996, ma l’Este 31, nato dalla matita di Gérman Frers, continua a regalare delle soddisfazioni. Non a caso Alessandro Burzi, armatore dell’Este 31 Globulo Rosso, nel 2014 ha rischiato di vincere in overall il titolo di Armatore dell’Anno (che è andato a Giuffré), trionfando nella categoria 4, riservata alle barche più piccole.
LOW NOISE – M37
Nata nel 2007 su progetto di Maurizio Cossutti, l’M37 Low Noise ha vinto tantissimo, assieme al suo armatore Giuseppe Giuffré: un 11 metri creato per essere una macchina da guerra soprattutto nelle regate ORC. Nel 2014 ha messo a segno una doppietta, vincendo il Campionato Mondiale ed Europeo ORC.
MILU’ – MYLIUS 14E55
La barca di Andrea Pietrolucci, vincitrice del Campionato Italiano Offshore in Classe 1 (a Pietrolucci è andato anche il titolo di Armatore dell’Anno 2014, sempre in classe 1) e della Coppa Italia di Vela d’Altura è un Mylius 14E55 (foto sopra), progetto di Alberto Simeone. Uno scafo elegante e comodissimo in crociera, ma capace di prestazioni da urlo anche in regata.
NEO CARBON – NEO 400
Dodici metri per correre e facili da gestire. In poche parole, è questa la filosofia del Neo 400, progettato da Giovanni Ceccarelli partendo dal piano velico studiato da Paolo Semeraro. Terzo overall alla Rolex Middle Sea Race, ha vinto nella graduatoria IRC 2.
SELENE – DEHLER 44
Come rendere vincente una barca di serie? Selene, Dehler 44 di Massimo De Campo (Armatore dell’Anno 2014 in Classe 2) è il classico esempio: ottimo equipaggio e “zampino” di Cossutti, intervenuto nella sostituzione delle appendici e nell’ottimizzazione ORC del piano velico.
LA LISTA AL COMPLETO
In attesa di conoscere la storia di ciascuno di loro nel dettaglio e le motivazioni della nostra candidatura, ecco la lista dei nomi (rigorosamente in ordine alfabetico) dei “magnifici cento”, uomini e barche:
Achille Onorato, Alberto Bolzan, Alberto Bona, Alberto Rossi, Alberto Simeone, Alessandro Caldari, Alessandro Di Benedetto, Alice Secco/Martina Galvan, Andrea Fornaro, Andrea Mura, Andrea Pendibene, Angry Red Unitenergy (T-34), Antono Squizzato, Baciottinho (Dufour 34 Performance), Black Bull (J-111), Blu Colombre (First 40.7), Carlo Alberini, Carlo Ciabatti, Carlotta Omari/Francesca Russo Cirillo, Carolina Albano, Cippa Lippa (Cookson 50), Daniele Benedetti, Diego Negri/Sergio Lambertenghi, Duvetica White Goose (Arya 415), Edoardo Lupi, Elena Berta/Giulia Paolillo, Elisabetta Fedele, Energy Solution (ILC26), Ettore Botticini/Lorenzo Gennari, Flavia Tartaglini, Flavio Favini, Francesco Conte, Francesco Marrai, Giancarlo Pedote, Gianclaudio Bassetti, Gianluigi Ugolini/Giulio Zizzari, Gianmarco Planchesteiner, Giorgia Speciale, Giovanni Ceccarelli, Giovanni Soldini, Giulia Alagna, Giulia Conti/Francesca Clapcich, Giuseppe Giuffré, Giuseppe Puttini, Globulo Rosso (Este 31), Guido Miani, Il Moro di Venezia (Maxiyacht IOR, 1975), Joyce Floridia, Lanfranco Cirillo, Latifa (Fife, 1936), Low Noise (M37), Luigi Pavese, Marco Gualandris/Marta Zanetti, Marco Rodolfi/Matteo Auguadro, Margherita Porro/Andrea Francesca Dallora, Marino Quaiat, Mario Pirri, Marta Maggetti, Martino Orombelli, Matteo Miceli, Matteo Polli, Mattia Camboni, Maurizio Cossutti, Michele Benamati, Michele Cittadini, Michele Ivaldi, Michele Zambelli, Milù (Mylius 14E55), Namib (Sangermani, 1967), Neo (Neo 400), Nyala (12 M.S.I., 1938), Paolo Bertuzzi, Patrizio Bertelli, Piero Platone, Pietro Bianchi, Riccardo Andrea Leccese, Roberto Biscontini, Roberto Bosi, Roberto Spata, Roberto Tomasini Grinover, Ruggero Lo Mauro, Samurai (Sangermani, 1962), Sandro Montefusco, Selene (Dehler 44), Silvia Zennaro, Simone Ferrarese, Sirius (New York 32, 1937), Stefano Cherin/Andrea Tesei, Studio Nauta, Tommaso Chieffi, Tommaso Fabbri, Tommaso Spadolini, Toni Punzio, Umberto Felci, Valentina Balbi, Valerio Galati, Vasco Vascotto, Vittorio Bissaro/Silvia Sicouri, Vittorio Gallinaro, Wianno (1932).
SECONDO VOI MANCA QUALCUNO TRA GLI ARMATORI IRC/ORC/ALTURA? NIENTE PAURA
Se credete che della rosa dei candidati possa far parte qualche altro nome, non esitate a segnalarlo mandando una mail all’indirizzo speciali@panamaeditore.it, corredandola di una foto del candidato da scelto voi e della motivazione della candidatura. Creeremo un’apposita sezione degli “scelti da voi” e i più votati potranno entrare di diritto tra i nominati.
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