Venite al VELAFestival per provare l'Aero, il nuovo singolo di RS
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Durante le giornate del TAG Heuer VELAFestvial di Santa Margehrita, ci sarà la possibilità di provare in acqua il nuovo singolo del cantiere inglese RS, nelle sue tre versioni: Aero 5, 7 e 9. Tre armi diversi per la stessa barca che accontentano tutti, dai ragazzi agli adulti. A vostra disposizione ci saranno i responsabili di BoatTech, rivenditori ufficiali di RS in Italia, che vi sveleranno tutti i segreti di questo singolo ultraleggero di ultima generazione, che ha appena vinto il premio di “Deriva dell’anno” per Sailing World. Noi avevamo provato la barca qualche mese fa, ed ecco il resoconto del nostro test.
Quando sali a bordo di una deriva, ti diverti. Hai quel contatto diretto con l’acqua e la sensazione impagabile dello scafo che reagisce ai movimenti del corpo. Sono stata sul lago d’Iseo per provare il neonato di casa RS: l‘Aero. 30 kg di scafo nudo, 48 kg armato. Pesa esattamente 10 kg in meno di me, e questa differenza si sente quando navighi, la barca reagisce ai movimenti quasi come una tavola da windsurf.
Inutile nascondere le intenzioni del cantiere britannico RS: questa deriva si inserisce in un mercato al momento dominato dal Laser. Come sul Laser, tre sono gli armi previsti: Aero 5, che corrisponde a grandi linee al Laser 4.7; Aero 7 (con il quale sono uscita) che riprende l’armo radial del laser e Aero 9 che come superficie velica è simile al Laser Standard. I tutti e tre i casi la barca viene armata nello stesso modo, tranne che la parte inferiore dell’albero (formato da due pezzi a incastro) che cambia a seconda dell’armo scelto.
ARMO IN TRE MINUTI E REGOLAZIONI SENZA SFORZI
La prima nota positiva è la velocità con la quale si arma la barca. In tre minuti tutto è pronto per uscire, come potete vedere nel video qui sopra. Altra caratteristica identitaria è la leggerezza che facilita soprattutto la messa in acqua e il trasporto dell’imbarcazione: senza fatica infatti può essere caricata sul tetto della macchina. Lo scafo è costruito in resina epossidica e parti di carbonio, albero, boma, timone e deriva sono in carbonio per ridurre al massimo i pesi.
La randa viene inferita nell’albero attraverso una canalina e issata per mezzo di una drizza, le tre regolazioni fondamentali: vang, cunningham e base sono rimandate a centro scafo, per facilitare le regolazioni al timoniere. Vang e cunningham inoltre sono a circuito chiuso, che gira intorno al bordino dello scafo: soluzione che facilita ulteriormente la vita. Un’altra nota “di stile” è la riduzione al minimo dell’acciaio a bordo, ogni bozzello è fissato tramite loop in dyneema che oltre a non pesare, evitano di rovinare l’attrezzatura.
IN NAVIGAZIONE LA BARCA REAGISCE COME UNA TAVOLA
La giornata sul lago ci ha regalato delle condizioni perfette per la prova, vento tra gli 8 e i 10 nodi e onda corta. Salendo a bordo ci si rende subito conto di cosa voglia dire uno scafo così leggero che reagisce a ogni minimo spostamento: questo permette di giocare sulle ondine del lago con grande soddisfazione. Di bolina la posizione alle cinghie è ergonomica, la forma dello spigolo addolcita non crea particolare fastidio alle gambe. Sotto raffica, le regolazioni di cunningham, vang e base permettono di smagrire “in diretta” la randa in balumina diminuendo lo sbandamento e riducendo lo sforzo fisico. Il boma alto, inoltre, non crea alcun problema in virata. Ma il vero divertimento arriva di lasco, la minima raffica regala delle accelerazioni notevoli e divertenti con la prua sempre bene fuori dall’acqua, la scotta senza archetto permette di lavorare “in diretta” su raffiche e onde e di non avere problemi in strambata. Ho provato a scuffiare la barca e raddrizzarla non comporta sforzi particolari, grazie alla presenza di murate strutturali.
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
LAST CALL Puoi ancora iscriverti alla VELA Cup Toscana (26-28 maggio)
Mancano meno di 48 ore al via della VELA Cup Toscana, prima tappa del circuito di regate più divertente d’Italia. Sono veramente tanti i velisti e gli appassionati che ci aspettano a Marina Cala de’ Medici per un fine settimana
Manca una settimana alla VELA Cup Toscana. Scopri gli iscritti!
Manca solo una settimana (26/28 maggio) alla prima tappa della VELA Cup a Marina Cala de’ Medici e sono già 60 le imbarcazioni iscritte. Una tappa speciale, da non perdere, perché ci sarà anche il VELAFestival: la grande festa della vela,
VELAFestival, è qui la festa! Ecco cosa ti aspetta (26/28 maggio)
Come un salone nautico, ma molto meno “formale”. Lungo le banchine del Marina Cala de’ Medici, dal 26 al 28 maggio, torna il VELAFestival assieme alla VELA Cup, una grande festa della vela e del mare, in un luogo fatto
Pasqua coi tuoi, VELA Cup con chi vuoi. Già tanti iscritti in Toscana!
Dal 26 al 28 maggio ti aspettiamo al Marina di Cala de’ Medici per la prima tappa della VELA Cup, il circuito di regate aperte a tutte le barche e a tutti velisti (sportivi e non). La prima tappa del