Iniziamo l’anno con una buona notizia: a seguito del nostro articolo pubblicato sul numero di dicembre e che riportiamo qui sotto, l’associazione Sénévoile fondata dall’imprenditore italiano Paolo Lodigiani è stata contattata da un istruttore interessato a fare un periodo in Senegal quest’estate. Ma vediamo di cosa di cosa si tratta.
Lo stato africano del Senegal sta scoprendo la vela grazie all’impegno di un imprenditore italiano: Paolo Lodigiani. Una sfida cominciata tre anni fa con l’obiettivo di avvicinare gratuitamente alla vela la giovane generazione senegalese del tutto estranea a questo sport. “Sénévoile (questo il nome del progetto)” – racconta Paolo Lodigiani – “è un’idea nata per portare una squadra senegalese alle olimpiadi di Rio del 2016, ma soprattutto per cercare di dare ai giovani senegalesi l’opportunità di imparare ad andare a vela, possibilità che ovviamente non hanno da un punto di vista economico”.
CERCASI ISTRUTTORI VOLONTARI
La scuola di Paolo Lodigiani si trova a Ndangane, un paesino 150 km a sud di Dakar sul delta di un fiume disseccato dove si è infilato l’oceano: sono acque protette, costantemente battute da una brezza ideale per imparare ad andare in barca. “Il riscontro è stato inaspettatamente eccellente come partecipazione dei ragazzi del paese, siamo riusciti a coinvolgerne una trentina fino ad oggi. La prima lezione l’ho tenuta io nel dicembre del 2013. Abbiamo dieci Optimist, due Laser, due Europa, otto 470 (in parte forniti dalla Lega Navale di Milano e dallo Yacht Club di Como)”- continua Lodigiani. – “Il vero problema sono gli istruttori, perché in Senegal non c’è nessuno che sappia andare in barca, non esiste una vera navigazione da diporto, ci sono solo alcuni villaggi con barche per i turisti. Abbiamo fatto anche un annuncio ‘Cercasi istruttore di vela’ e si sono presentati in molti, essendo un paese di grande disoccupazione, ma nessuno era mai stato in barca a vela. Abbiamo coinvolto un ragazzo senegalese che ci aveva fatto un’ottima impressione perché sapeva come armare un laser, ma come istruttore lasciava a desiderare, l’abbiamo tenuto e ora è molto meglio anche grazie al lavoro di un ragazzo italiano di diciannove anni, Edoardo Borgia, che ha passato due mesi in Senegal come volontario: ha fatto un lavoro eccezionale, motivando i ragazzi. Avremmo bisogno di altre persone come lui, con spirito di avventura e conoscenza velica che abbiano voglia di dedicarsi alla causa per un paio di mesi. Quello che possiamo offrire è la copertura di tutte le spese e un’esperienza unica da un punto di vista umano, peché i senegalasi hanno una gioia di vivere davvero contagiosa”. E continua: “sono appena rientrato dal Senegal dove abbiamo organizzato lo scorso week-end una bella regata a Dakar, che di fatto è, seppure non ufficialmente, il primo campionato Optimist del paese. Tutto è andato molto bene: c’è stata lotta accanita fra i tredici equipaggi presenti, gli allievi della nostra scuola hanno dominato e soprattutto c’è stata molta festa e divertimeneto per i ragazzini senegalesi e, naturalmente, anche per me e per il pubblico che ha assistito. Se i progressi continuano è possibile che nel 2015 si riesca a far venire qualcuno dei nostri “campioni” a regatare anche in Italia. Speriamo”.
SéNéVOILE
Sénévoile è alla ricerca di ragazzi volontari con conoscenza velica che siano in grado di fare gli istruttori nella base di Ndangane. Per maggiori informazioni si può visitare il sito www.voile-senegal.com o scrivere a “bcademco @gmail.com”.
1 commento su “Molla tutto e vai a vela in Senegal”
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