Nautica italiana, ripresa rimandata al prossimo anno
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
L’inizio dell’anno aveva lasciato ben sperare, ma la chiusura non è altrettanto positiva. Stiamo parlando dei dati relativi all’economia nautica italiana 2014. E la ripresa è rimandata ancora una volta all’anno che verrà.
Un 2014 in chiaro/scuro, quello che volge al termine, per l’economia nautica di casa nostra. Lo affermano i dati presentati da UCINA (la Confidustria nautica): rispetto al previsto +5,2% di ricavi, ci dobbiamo accontentare di un piccolo +1%. A colpire è soprattutto la differenza tra la crescita preventivata della cantieristica (+7,3%) rispetto a quella reale, ferma al +0,6%. Per quanto riguarda il fatturato globale, a crescere è il comparto dell’accessoristica (+4,8%), a conferma della volontà degli armatori di non rinunciare ad ammodernare le proprie barche. Anche se piccolo, ha addirittura invece un segno meno il mondo del motore (-0,1%).
Gli unici dati confortanti arrivano dalle esportazioni, ma non, come ci si potrebbe aspettare, dalla Russia o dalla Cina (la prima ha risentito delle sanzioni mondiali nei suoi confronti, la seconda ha dato evidenti segni di rallentamento), ma dalle Americhe. Non solo gli Stati Uniti (come avevamo avuto modo di analizzare) ma anche il Centro e SudAmerica (leggi principalmente Brasile) continuano nella loro crescita. A confermare questa tendenza, anche le parole del presidente UCINA Massimo Perotti: “La crescita di mercato si presenta molto lenta e faticosa, specie per le aziende che non hanno possibilità di esportare fuori dal continente europeo“.
Resta la sensazione (confermata comunque dai numeri) che a tenere nel mondo dei cantieri sia quello della vela e la fiducia che abbiamo respirato negli ultimi mesi ci fa sperare in 2015 più ricco di soddisfazioni lo si coglie dai sorrisi meno tirati degli operatori. L’anno prossimo il mercato della nautica italiana prevede una crescita del fatturato globale compresa tra il 2,5 e il 3,5%. Con la speranza che riparta soprattutto lo strumento che ha generato il vero boom della nautica all’inizio degli anni 2000: il leasing nautico italiano (qui trovate la nostra analisi). Uno strumento finanziarioche ha segnato, dal 2007 al 2013, un calo del 96%. E ancora mancano i dati 2014, ma stando ai numeri di UCINA, la sensazione è che i cordoni della borsa siano rimasti ben chiusi.
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di Barberis da 7 a 12.5 metri
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente “navigabile” come
USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di Baltic da 11.8 a 15.2 metri
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente
USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di alpa da 9,5 a 12,6 m
Il panorama relativo quelle che definiamo Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventiquenni e varate a partire dal 1967– è un reame vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non
Doppia ruota del timone: quando la regata serve la crociera
La doppia ruota del timone è ormai quasi un must-have per la maggioranza delle barche presenti sul mercato ma, in realtà, è un’esigenza nata ben addietro, per la regata. Come tanti accorgimenti sviluppati per la competizione, ha però poi preso