Tanto si è parlato, in questi mesi, della legge delega per la riforma del codice della nautica da diporto. Finalmente la legge delega è stata approvata dal Senato all’unanimità; i prossimi passaggi prevedono la votazione alla Camera e, in seguito, la delega permetterà al governo di intervenire sul Codice della Nautica da Diporto. Ma di cosa stiamo parlando? Come cambierà la nautica? Cerchiamo di analizzare la legge punto per punto e di capire le tempistiche che la vedranno trasformata in realtà.
1. Semplificazione. E’ un po’ la parola chiave di questi anni, in un Paese sommerso dalla burocrazia in ogni sua sfaccettatura. La legge prevede quindi uno sfoltimento del regime amministrativo, dalle immatricolazioni ai certificati di sicurezza, ma anche per le pratiche di cambio bandiera.
2. Titoli professionali. A oggi i titoli professionali per il diporto sono equiparati a quelli commerciali. La legge prevede invece la creazione di un titolo professionale semplificato per i servizi ci coperta sulle barche da diporto.
3. Patente nautica. Sembra che finalmente sparirà quella folle norma che impedisce di fatto a chi è estremamente miope di prendere la patente, grazie a una modifica dei criteri psicofisici (in particolare quelli uditivi e visivi). Per quanto riguarda la vista ad esempio, si dovrà valutarne l’acutezza in base anche alle correzioni dovute a occhiali o lenti a contatto. Addirittura, si potrebbe valutare una sanatoria per coloro che la patente se la sono vista rifiutare in passato.
4. Sanzioni. Tra le norme contenute nella legge, colpisce finalmente l’inasprimento delle sanzioni di circa un terzo per quasi tutte le infrazioni al codice del diporto. Tra queste, pagheranno di più anche coloro che non rispettano i limiti di velocità vicino alla costa o nei porti e se vi fate beccare al timone ubriachi o sotto effetto di droghe, si arriverà anche al ritiro della patente e al sequestro della barca.
5. Controlli in mare. I tanto vituperati controlli in rada delle stagioni passate saranno affidati esclusivamente alla Guardia Costiera.
6. Dotazioni. Finalmente, anche in base all’evoluzione tecnologica di questi anni, è prevista la revisione delle dotazioni di sicurezza.
7. Marina resort e porti a secco. Abbiamo avuto modo di parlarne, la formula del Marina Resort permetterà di portare l’Iva sui posti barca in transito dal 22 al 10%, un po’ come succede nelle aree sosta camper. Ma la legge prevede anche un numero preciso (in percentuale) di posti barca riservati al transito, con un occhio di riguardo a quelli per i disabili e la creazione di porti a secco in strutture demaniali per le barche di piccola taglia.
8. Istruttori. Sui siti della FIV e della Lega Navale sarà consultabile un elenco nazionale (ancora da creare) degli istruttori di vela, che dovranno possedere anche il brevetto della FI o della Lega Navale stesse.
Fin qui tutte le buone intenzioni. Adesso passiamo al tasto dolente, quelle delle tempistiche. Una volta approvata la legge delega, il governo ha ben due anni di tempo per emanare i decreti necessari per le riforme. Gli schemi dei decreti poi devono superare i pareri delle commissioni delle Camere. Una volta esaminati i pareri, il governo dovrà trasmetterli nuovamente (con le eventuali modifiche) alle Camere che avranno venti giorni per esprimere un parere definitivo. L’augurio è uno solo a questo punto: che i nostri politici si muovano!
2 commenti su “La riforma della nautica? C’è, ma la politica non deve dormire”
Buon Natale e 2015 “diverso dal passato” da ISYBA.
Augurare Buon Natale e Felice Anno Nuovo nell’anno 2014 alle Imprese di Mediazione Marittima, alle Imprese Armatrici ed a quelle di Servizi Vari che operano nella Nautica da Diporto potrebbe apparire stonato…
Tanti sono i problemi sottovalutati, irrisolti e creati ad arte per mettere in difficoltà le Imprese “regolari” che davvero sostengono fatturato ed occupazione in Italia.
Problemi l’attuale Governo dichiara di voler lavorare per lo sviluppo economico, per contrastare l’evasione e per abbattere la diffusa corruzione; parole che dovrebbero in tempi rapidi trovare attuazione, sfruttando la “Legge Delega” che l’attuale Governo ha recentemente ricevuto dal Parlamento.
Legge Delega con cui si vorrebbe “riformare la Nautica Italiana”, ma non si sà in quale direzione….
E’ opinione di ISYBA che la “giusta direzione” dovrebbe considerare in via preliminare queste evidenti e storiche problematiche, quelle che hanno consentito negli anni del “Leasing Facile” di ottenere performances economiche con il “segno più a due decimali” solo ad alcune Imprese a molti “redditualmente incapienti Clienti”.
E’ opinione di ISYBA che il rilancio dell’economia della Nautica Italiana debba necessariamente passare attraverso una riforma legislativa caratterizzata da:
– contrasto fermo e deciso ad ogni forma di abusivismo (Mediatori Marittimi, Agenti Marittimi, Imprese Armatrici, etc.);
– cancellazione dell’inutile e propagandistica norma sul “noleggio occasionale”;
– verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate della “capienza reddituale” di ogni Cliente passato, presente e futuro che ha stipulato, stipula o stipulerà un Contratto di Leasing o di finanziamento bancario per acquistare uno Yacht (nuovo o usato);
– verifica attenta e puntuale da parte dell’Agenzia delle Entrate di qualsiasi operazione di “ritiro” di Yachts Usati svolta da Imprese commerciali (Produttori o Rivenditori) che operano nella Nautica;
– cancellazione di una delle due Società pubbliche che a Genova si occupano di gestire “approdi e manifestazioni”, producendo costanti perdite economiche.
Gli strumenti per attuare queste “normali procedure” esistono in qualsiasi Stato civile occidentale.
ISYBA si augura che nel 2015 questo Governo sappia davvero mantenere le tante “promesse” che ha fatto “a parole”, trasformandole in “fatti e atti concreti” anche se questi ultimi potrebbero scontentare le “lobbies” che operano a margine del Parlamento.
Buone Feste alle Imprese Regolari Italiane che operano nel Diporto e, speriamo, un 2015 da vivere ed affrontare con un “sentiment” diverso dal passato.
ISYBA (Associazione Italiana Mediatori Marittimi)
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