Al salone di Parigi, la regina ha 100 anni di vita
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Se le previsioni degli organizzatori del “Salon Nautique International de Paris” (in scena dal 6 al 14 dicembre) vedono agli stand un numero di barche inferiore agli anni scorsi, è vero che hanno puntato molto sui “contrasti” e sulle emozioni. Non mancano tra gli stand della manifestazione parigina gli skipper reduci dalla recente Route du Rhum. Non male incrociare tra una barca e l’altra… Robin Knox-Johnston o Loick Peyron!
Tornando al discorso barche, il CNB 76 è probabilmente il modello più grande mai esposto tra i padiglioni francesi. Parlavamo di contrasti: come definire altrimenti il confronto tra il CNB e l’altra regina del salone, quel Mojito 8.88 appena decretato barca dell’anno Oltralpe. Sono ovviamente presenti i grandi cantieri, da Beneteau e Jeanneau, che giocano in casa (come Allures, Dufour e Archambault per fare qualche nome), ai tedeschi Hanse, Dehler e Bavaria.
Tra i multiscafi, fa il suo esordio ufficiale il Bali 4.2, l’ultimo nato della nuova gamma Catana. Rispetto ai modelli cui il cantiere ci ha abituato in passato, ci troviamo in questo caso di fronte a un catamarano dalle linee più morbide, che sembra concedere di più alla comodità dell’equipaggio. E gli italiani? La nostra bandiera viene tenuta in alto grazie alla presenza del Solaris 37.
LA CHICCA, IL RUNA IV
Al salone parigino è esposta quest’anno anche una barca storica, lo splendido Runa IV. Costruito in Danimarca, è il frutto della passione di Yves Carcelle (patron della Louis Vuitton). A quasi cento anni dalla nascita, è stato oggi restaurato grazie a un lavoro di gruppo, che ha visto protagonisti l’architetto François Chevalier (che ha saputo completare i piani mancanti), lo storico Jacques Taglang e Bruno Troublé. Lungo quindici metri e largo 2,44, ha una superficie velica di bolina di circa 78 metri quadri.
UN ASSAGGIO DELLE BARCHE DI PARIGI
Condividi:
Sei già abbonato?
Catamarani fuori dal coro per il 2025: guarda questi modelli
Catamarani 2025: quattro multiscafi per crociere da sogno
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Armatori X-Yachts, unitevi: c’è una regata apposta per voi (anche Classic!)
Nel 1979 nasce un cantiere destinato a scolpire il proprio nome nella storia dello yachting: è X-Yachts, di cui il mitico X-79 si fa portabandiera. Eccellente primo progetto, firmato Jeppesen, il piccolo 7.9 metri sarà un immenso successo, apripista per
Titolo skipper professionista, via libera: come, dove e quando ottenerlo
Titolo di skipper professionista. Il Giornale della Vela lo chiedeva da anni, facendosi portavoce di migliaia lavoratori del mare in attesa da anni di una qualifica svincolata dal settore mercantile, e di decine di imprese di charter costrette a fare
USATO Classic Boat. Cinque tra le migliori barche firmate Nautor Swan (13-20 m)
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventicinquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente “navigabile” come
USATO Classic Boat. Le cinque migliori barche di Se.Ri.Gi (Solaris)(12 – 17 m)
Il panorama relativo le Classic Boat –ovvero le barche di serie ultraventicinquenni e varate a partire dal 1967– è un contesto vasto e in continua via d’espansione, composto da scafi di ogni foggia e dimensione e, forse, non così facilmente “navigabile” come