SPECIALE. Le 50 barche mitiche di tutti i tempi. Puntata/2
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Sfogliando il nostro archivio, ci è saltato all’occhio un grande servizio di due anni fa, realizzato grazie al vostro aiuto. Vi avevamo chiesto cosa fa di una barca un mito. La costruzione? La velocità? La robustezza? Il glamour? Certo, ma non basta. Noi avevamo selezionato 200 barche, divise in macrocategorie, con l’unico vincolo che siano state prodotte in serie (anche piccola) e reperibili anche sul mercato dell’usato. Poi, le avevamo affidate a un “panel” di 300 abbonati, scelti tra i più fedeli. I risultati? Sorprendenti, sia in termini di dimensioni sia di “celebrità” dei modelli che avevate scelto: d’altronde chi l’ha detto, per esempio, che una “Signora del mare” non possa essere lunga 6,50 metri? Ora che si avvicina la fine dell’anno, periodo di grandi classifiche, vi riproponiamo in sette puntate le 50 barche scelte proprio da voi, divise per caratteristiche. Dopo le Signore del mare, che vi abbiamo presentato ieri, è il momento delle Comodissime. E vi chiediamo, voi, oggi, quali aggiungereste?
LE MITICHE COMODISSIME
Pozzetti grandi, sedute comode, ampi spazi prendisole e manovre facili da utilizzare. A chi le governa regalano il piacere di navigare in tutta tranquillità e in alcuni casi non senza qualche guizzo corsaiolo, con la consapevolezza, una volta arrivati a destinazione, di potersi godere un aperitivo sopra coperta. Oppure, perché no, ecco un comodo quadrato dotato di una dinette che ricorda il divano di casa, una cucina ampia, spaziosa e ben attrezzata, cabine con cuccette dalle dimensioni generose con molto spazio riservato allo stivaggio. Monoscafi e multiscafi si sfidano ormai appieno proprio sul tema della comodità a bordo. Ed è nata una nuova categoria: quella dei monomarani.
Beneteau Sense 50 (2010 – oggi + 14,98 m + 125 mq + 14.150 kg)
Con la linea Sense, Beneteau ha incarnato bene il concetto di “monomarano”. Il Sense 50, capostipite della serie, ha linee d’acqua francesi con il design degli interni interamente progettati dallo studio italiano Nauta Design. Il punto di forza e la caratteristica degli interni di questa barca stanno nell’incredibile illuminazione e nella sensazione di spazio che si ha in quadrato. Il quadrato infatti è l’anticamera della terrazza sul mare, è attrezzato con una grande zona pranzo sulla sinistra e una cucina spaziosissima sulla destra; i piani d’appoggio sono enormi, come se si fosse, per l’appunto, in una grande casa al mare; dal quadrato si accede andando verso prua alla zona notte, dove le cabine usufruiscono di un bagno ciascuna (quella armatoriale con box doccia separato) e nella versione a due cabine a uno studio dedicato all’armatore. Andando verso poppa si accede direttamente al pozzetto (mancano infatti le cabine di poppa) dove la zona ospiti è preponderante ed è dotata di due tavolini (uno che si può trasformare in lettino prendisole grazie alle gambe telescopiche) per i pranzi con gli ospiti. Le manovre principali sono rinviate a portata di mano del timoniere che ha a sua disposizione due winch elettrici. La mancanza delle cabine di poppa ha consentito di abbassare il pozzetto quasi a livello del mare, con un effetto scenico notevole.
Italia 10.98 (2010- oggi + 11,29 m + 72 mq + 45000 kg)
Una barca pensata per chi ama andare per mare, questo progetto di Maurizio Cossutti realizzato da Italia Yachts siriassume in queste poche ma semplici parole.
Jeanneau Sun Odyssey 51 (1989-1995 + 15,35 m + 124,5 mq + 14000 kg)
E’ una vera casa al mare navigante, un progetto di Farr dove l’abilità è al massimo, con un baglio di 4,85 metri. Ne sono stati prodotti circa 100.
Lagoon 400 (2009-oggi + 11,97 m + 92 mq + 10300 kg)
Linee d’acqua dinamiche e pozzetto ampio, disponibile sia con 3 sia con 4 cabine. Da quest’anno è stata varata la versione S2, con interni tutti rinnovati.
Bavaria 46 (1994-2000 + 14,48 m + 100 mq + 11500 kg)
Quattro cabine, fiocco e randa avvolgibili, pozzetto ampio e dotato di tavolo fisso centrale e ampi spazi prendi sole ne fanno anche una regina dei charter.
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