Otranto avrà il nuovo porto: sviluppo turistico o cementificazione?

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OtrantoAdesso è ufficiale: il Consiglio dei Ministri ha sbloccato i fondi destinati alla costruzione del Porto Turistico di Otranto, un progetto da circa 50 milioni di euro, che prevede quasi 500 posti barca, più i parcheggi e le strutture a terra. A costruire il nuovo marina sarà la Condotte d’Acqua SpA, un colosso presente in tutto il mondo.

Il progetto del nuovo porto
Il progetto del nuovo porto

Si tratta di un progetto che, come spesso accade, ha avuto un iter burocratico molto faticoso e una lotta serrata da parte delle associazioni ambientaliste. Questo perché non si tratta di un progetto di ammodernamento dell’area portuale già esistente, ma di un vero e proprio nuovo marina turistico lungo la costa, esterno a quello presente oggi. Ad aggiungere carne al fuoco, anche un parere sfavorevole dell’ARPA Puglia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) di questa primavera.

Conoscete la zona? Cosa ne pensate? Siete favorevoli o contrari a questo nuovo porto?

 

 

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21 commenti su “Otranto avrà il nuovo porto: sviluppo turistico o cementificazione?”

  1. stefano antoncecchi

    Mi auguro che i cittadini di Otranto sappiano difendere il loro patrimonio.
    Chi vi parla va per mare da 50 anni e ha più volte sofferto in rada il cattivo tempo. Ma Otranto con quella mole di cemento e con tutto quello che ne consegue non sarà più la perla del canale.

    1. Io invece penso che uno che va per mare da 50 anni dovrebbe astenersi da commenti distruttivi e ignoranti. Alla sua età certamente il focus è verso il fine vita, con la naturale cattiveria nel voler lasciare il mondo più brutto di quello che si è trovato. Magari un giovane con un futuro davanti a sé e dei figli da mettere al mondo può invece cogliere l’opportunità di attrarre un turismo ricco e qualificato, non fatto solo di saccoapelisti squattrinati ma anche da famigliole capace di portare a Otranto ricchezza e benessere. Un porto turistico non è necessariamente cementificazione, basta girare ad esempio per la Francia per vedere splendidi esempi di porticcioli perfettamente integrati. Ah già, ma se l’ARPA non è d’accordo… e il vecchio 50 anni di navigazione alle spalle nemmeno… credo sempre più che il male dell’Italia siano proprio gli italiani!

  2. Bene, io di figli ancora non ne ho e quindi vorrei dire la mia: ad Otranto non si sente la mancanza di un marina, basterebbe adeguare l’esistente e d offrire qualche servizio in più. Come ad esempio non chiudere il distributore alle 18 in piena estate.
    P.s.: credo che il male dell’Italia sia anche la maleducazione ed il poco rispetto per quelli che vanno per mare da cinquant’anni. Buon Vento a tutti, anche ai saccenti.

    1. Graziano De Tuglie

      Mi piace la risposta del signor fabrizio all’ineduca, ma sopratutto infondato commento cui si riferisce.

  3. Il Salento scarseggia drammaticamente di posti barca, ed un nuovo porto fatto lì dove lo vedo sottrae solo pochi metri di costa vergine, non decine, ma veramente pochi metri.
    Certamente, se faranno una diga foranea come quella di Leuca si potrà parlare di devastazione, ma si possono realizzare protezioni con massi da cava molto meno impattanti, basta guardarsi in giro e copiare quanto già fatto altrove.
    E speriamo sia l’ occasione buona anche per intervenire su quell’ obbrobrio di edificio che ospita la Capitaneria…..a proposito, a chi dobbiamo quell’ opera d’ arte ?

  4. E se non si vogliono i massi da cava, basta comunque ispirarsi alle opere a mare in grossi blocchi lasciati a vista come usavano fare una volta gli umani, nei secoli passati, lasciandoci fortificazioni e protezioni che arricchivano il paesaggio, non lo mortificavano.

  5. Credo che la zona di costa vergine che sarà intaccata saranno almeno cento se non di più.
    Si potrebbe migliorare ed ampliare il porto esistente e i suoi servizi.
    Vi ricordo che le barche in transito già a inizio ottobre hanno difficoltà a trovare un posto dove mangiare in paese e in un giorno infrasettimanale, iniziamo da qui…….

  6. Svegliamoci!! Apriamo le porte al turismo . Vi ricordo che quest’anno paesi come la Germania hanno avuto più turisti di noi. Il bel paese senza infrastrutture non basta più. Benvenga questo ed al altri porti al meridione.

  7. Si può fare tutto accontentando tutti. I porti turistici vanno fatti, credo che non sia necessario farli o cementificando o deturpando un paesaggio storico e naturalistico. Si possono trovare soluzioni diverse dal cemento e dalle barre che sono orribili. Ho visto porti turistici in Bretagna pieni di barche ma in un contesto storico immutato da secoli.
    Io sono contrario a farlo lì e nel modo in cui si fanno le cose in Italia, ma sono d’accordo di farlo trovando soluzioni diverse ed alternative.
    Per quanto riguarda i saccopelisti non li disprezzerei tanto, portano soldi anche loro e a tutto il territorio mentre i ricchi proprietari di yacht servono solo ad arricchire i gestori dei marina. Dimenticatevi che i ricchi spendano nel territorio.
    Non facciamo con i porti come hanno fatto con i capannoni, ovunque e con la scusa dell’economia creando degli ecomostri che ora sono in gran parte vuoti. Potevano essere fatti pianificando meglio il territorio.

    1. Ma scherziamo? il proprietario di uno yacht fa carena almeno 1 volta l’anno, ha bisogno di un cantiere e paga lavoro. Inoltre, il marina offre servizi di ormeggio e guardianaggio e ancora una volta assume persone e paga lavoro. Poi, dove ci sono i marina io vedo i ristoranti sempre pieni, i negozi alimentari che riforniscono cambuse consegnando anche di notte, i tassisti che portano gente avanti e indietro. E secondo lei è meglio il sacchetto di patatine o l’hotdog comprato dal saccoapelista. Ma dove vivete?

  8. sono favorevole alla costruzione del nuovo porto turistico di Otranto, porterà una boccata d’aria alla fragile economia del luogo

  9. miche the navigator

    Il limite di Otranto ( che meriterebbe ben di più è di avere la spiaggia cittadina interna allo spazio delimitato a S dalla zona portuale (foranea E e dal porto attuale a S).
    Altrimenti già la natura ha dotato della Secca LA SCALA il NE della Punta per ben 500 mt su fondale di 9 mt…
    Una migliore organizzazione delle attuali banchine/pontili con un braccio verso W a partire dal pennello della attuale digona E e già avremmo qualcosa di buono…
    l’area esterna come da proposta si presenta molto dispendiosa…
    AUGURI!

  10. L’ottimizzazione delle banchine è giusto farla, basta non fare di un porto di tutti un marina privato. Se si vuol fare un marina privato lo si fa in un altro posto, magari vicino ma ritengo sbagliato e ingiusto trasformare piazze spiagge di tutti col cemento in cantieri con travel lift.
    E’ tutto qui il problema, comunque può essere trovato un compromesso, fare le cose senza stravolgere, magari con idee nuove e soluzioni innovative.
    Otranto è un punto strategico, la base di partenza per la Grecia, deve assolutamente avere un suo porto turistico ma è anche una perla di rara bellezza che non va stravolta e sottomessa ad un solo principio del profitto. Il porto turistico non è la manna che risolve tutti i problemi, il turismo va promosso in ogni sua forma valorizzando il territorio.
    Mio cugino ha un albergo ristorante in una località di mare, famigliole, cibattine e poco più, decise di aprire anche un ristorante nel marina più famoso d’Italia posto a qualche chilometro. Ebbene quest’ultimo ristorante l’ha chiuso da anni, l’altro con il via vai continuo di famigliole prospera ancora.

  11. Bravo Paolo.
    Non mettiamo i prosciutti sugli occhi!!! Un bel marina non deturpa alcun ambiente e porta turismo, barche e ricchezza al nostro bel Salento.
    Spero si faccia.
    luigi

  12. Ad Otranto,nel meridione ed in tutta l’Italia le infrastrutture ricettive anche se portuali non possono che essere molto più che ben accette. Se operiamo come sppiamo e non in dispregio della nostra Cultura ed Intelligenza possiamo raggiungere gli obbiettivi indispenzabili per il rilancio turistico in uno a maggiori e migliori servizi per tutti noi. Ometto ogni commento sulla mancanza di educazione e di rispetto di una sparuta minoranza di noi.

  13. Guardate io cerco di essere onesto ed ho fatto una minima ricerca su internet sul marina di san vincenzo, qui in Toscana, marina in cui hanno fatto quello che si vorrebbe fare ad Otranto, rendere privato e turistico il porto che fino a qualche anno fa era pubblico.
    Le opinioni sono discordanti, mi è saltata all’occhio quella in cui si dice che la crisi si sente anche lì e che i negozianti si lamentano, cioè non è tutto oro ciò che luccica, ma ci sono anche molte opinioni di grande apprezzamento. Basta digitare sul motore di ricerca “opinioni commercianti e ristoratori nuovo marina di san vincenzo”.
    Una tra le altre che mi è saltata all’occhio è qui:

    iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2013/08/15/news/porto-poco-frequentato-anche-in-piena-stagione-1.7584606

    in cui si parla dei commercianti sul piede di guerra per vari motivi.
    Ho comunque grande rispetto per ogni opinione anche diversa dalla mia, in particolar modo degli abitanti della zona che hanno il doveroso diritto e dovere di sviluppare il proprio territorio come meglio credono.
    Personalmente ho criticato la scelta di san vincenzo, ma può essere che il tempo mi dia torto.
    Buon vento a tutti

  14. Pingback: Turismo nautico: una grande occasione per ripartire

  15. Fare un nuovo porto ad Otranto? Certo. Una nuova struttura che possa ospitare un congruo numero di turisti non può che fare bene alla Regione ed ai locali, sempre che sia una struttura armoniosa che appena si nota sulla morfologia del sito e senza che si notino montagne di cemento sgraziato e appariscente. Ma…Otranto è pronta ad ospitare una mole superiore di turisti rispetto a quella locale? Sarà pronta con infrastrutture che affiancheranno le opere a corollario del nuovo porto? I turisti che arriveranno dovranno fare chilometri di strada (spero non a piedi…) per andare ad un ristorante o a comprare un po’ di frutta? E’ facile fare progetti megagalattici e poi trovarsi ad arrampicarsi sugli specchi nei momenti più critici. Allora se il progetto è approvato chi di dovere dovrà dare altre concessioni per tutte le utenze necessarie senza monopolizzare il tutto consentendo così anche ai locali di poter avere posti di lavoro stabili e duraturi. E infine…lo sentiamo tutti i giorni in lungo ed in largo per l’Italia…l’opera è stata stanziata? 60 Miliardi? Fine dei lavori nel 2018? Bene…io ci sarò come molti di voi…vorrò vedere con i miei occhi che i 60 miliardi sono bastati per completare l’opera e che sia ultimata nel 2018. Spero di non sentire dire dalle amministrazioni…i soldi non sono bastati…i lavori sono andati a rilento e quindi se ne parla chissà quando…non è stata colpa nostra ma delle altre amministrazioni. Vogliamo vedere un’opera che sia degna del nome e che aiuti il Sud ad un rilancio economico. Un prima pietra dove poter rilanciare la politica del turismo della quale dovremmo vivere alla grande ed invece siamo succubi delle farraginose lentezze burocratiche che fanno passare la voglia a tutti di rimboccarsi le maniche e cercare di essere concorrenziali con il Nord (Emilia Romagna docet). Se sono passati 6 anni per poter avere l’autorizzazione all’avvio dell’opera…hmmm…ho 56 anni…spero di vedere l’opera compiuta. AD MAJORA SALENTO.
    Vincenzo

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