Rischio pirati alla Volvo? C’è ma è molto diminuito
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Vi ricordate che nella scorsa Volvo Ocean Race le barche partecipanti al giro del mondo a vela furono trasportate via cargo dalle Maldive a Sharjah durante la seconda tappa a causa del forte rischio di attacchi da parte di pirati nell’oceano Indiano? Allo stesso modo furono trasportate indietro per la terza tappa. Quest’anno si temeva che il problema avrebbe potuto riproporsi, ma gli esperti di sicurezza della regata hanno dato il via libera grazie a una netta diminuzione del rischio pirateria, ridottosi in maniera drastica grazie all’intervento internazionale nell’area e il solo episodio registrato recentemente è avvenuto nella zona più occidentale, ben lontano dalla rotta della Volvo Ocean Race (la seconda tappa va da Città del Capo ad Abu Dhabi, passando per l’Oceano Indiano)
SIAMO IN GRADO DI CAMBIARE PIANO IN OGNI MOMENTO
Il CEO della regata Knut Frostad ha sottolineato che lui e il Race Director Jack Lloyd continueranno a lavorare in stretto contatto con gli esperti di sicurezza marittima, monitorando la situazione ogni giorno. “Se dovesse cambiare qualcosa sul tema rischio in questa tappa, e nella prossima, siamo in grado di cambiare piano in ogni momento. La sicurezza degli equipaggi è ovviamente una priorità assoluta. Non siamo esperti di sicurezza marittima ma lavoriamo con chi lo è e il loro suggerimento è stato che possiamo intraprendere questa linea d’azione.”
LE ZONE DI ESCLUSIONE
Frostad ha aggiunto che ci saranno delle zone di esclusione alla navigazione che terranno la flotta lontana da aree con possibili problemi, ma che queste zone saranno molto meno restrittive di quanto inizialmente annunciato ai partecipanti. “Adesso le barche hanno maggiori e migliori opzioni per scegliere la loro strategia, con chance migliori di quanto previsto prima della partenza da Alicante. Seguiremo le barche come di consueto sulla cartografia elettronica, che mostrerà la loro posizione effettiva” ha spiegato “Sarà una tappa interessante, proprio come lo è stata la prima.”
IL RISCHIO C’E’ ANCORA, MA...
Ian Millen, direttore esecutivo di Dryad Maritime, l’azienda di consulenza che si occupa di monitorare la situazione della sicurezza in mare, ha dichiarato che: “Dal 2011 il livello della pirateria è cambiato in maniera evidente. In effetti sulla rotta che seguirà la flotta non c’è stato alcun atto di pirateria nel corso del 2014. E’ impossibile, naturalmente, eliminare completamente il rischio e sia noi che gli organizzatori della regata teniamo alta la guardia e se dovesse verificarsi un incidente sul percorso si potrebbe variare la rotta, oppure si potrebbero prendere contromisure di altra natura.” Millen ha spiegato che il livello degli attacchi è diminuito considerevolmente grazie a una serie di fattori, incluso un miglior controllo in mare, più guardie armate a bordo delle navi e una maggiore attenzione alle regole di sicurezza.
La seconda tappa della Volvo Ocean Race partirà dal Sudafrica il prossimo mercoledì 19 novembre, e sarà lunga 6.125 miglia teoriche. In totale la regata copre 38,487 miglia, visita 11 sedi di tappa in tutti i continenti e si concluderà a Goteborg, in Svezia, il 27 giugno 2015.
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