
Mancano poco più di due settimane alla Route du Rhum, (3.543 miglia in solitario da Saint Malo fino a Point-a-Pitre, in Guadalupa) e gli italiani si stanno preparando ad affrontare questa lunga e difficile regata: uno di loro è Giancarlo Pedote (gli altri partecipanti sono Alessandro Di Benedetto e Andrea Mura), che abbiamo contattato per un’intervista.

Il velista, fresco di una stagione strepitosa sui Mini 650 (cinque regate, cinque primi posti: Lorient-Bretagne Sud Mini, Pornichet Sélect, Mini en Mai 2014, Trophée Marie-Agnès Péron e ora la Les Sables), si metterà in discussione tra i Class 40. Prysmian, già main sponsor del Mini di Giancarlo (Prysmian ITA 747), ha deciso di sostenere anche il progetto Route du Rhum con una partecipazione su Fantastica, messo a disposizione dall’armatore Lanfranco Cirillo. Ecco cosa ci ha raccontato.
Cosa ti aspetti dalla regata? Questa è davvero la prova del nove…
“La Rotta del Rhum è sicuramente una regata molto importante, che merita tutta l’attenzione dei media e dello skipper che vi partecipa. La mia storia con questa regata nasce in maniera inaspettata a maggio, quando già stavo portando avanti un intenso programma sul mio Mini Prysmian ITA 747. Questo significa che sono a tempo pieno su questo progetto dal mese di settembre. Per me si tratta di un’occasione di confronto con una nuova dimensione avendo a disposizione un’imbarcazione ancora da scoprire e tutto l’impegno, la passione e il metodo che sono presenti nel mio bagaglio”.
Sei teso? Determinato?
“Teso no, determinato sì, soprattutto perché mi trovo a gestire un progetto in cui tutto è prioritario, tutto è necessario. Mettere su una Rotta del Rhum in due mesi richiede una grande concentrazione da applicare in ogni singolo aspetto della preparazione: la navigazione, la scoperta della barca ed anche la sua preparazione, poiché ancora una volta ho scelto di non lavorare con un project manager ma dirigo io i lavori dei fornitori da me scelti”.
Tra i Mini sei un vero e proprio campione: non temi il proverbio “chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova?”
“La strada del Mini è una strada affascinante, che amo, ma indubbiamente prima o poi dovrò lasciarla. A breve decideremo insieme a Prysmain se nel 2015 parteciperò nuovamente alla Mini o no, ma anche se così sarà, alla fine del prossimo anno la via del Mini per me terminerà, in quanto prevedo il passaggio ad una classe diversa. La voglia di esplorare è grande…”.
E speriamo che la classe diversa di cui parla Giancarlo sia l’IMOCA 60, e la voglia di esplorare si riferisca al Vendée Globe (il giro del mondo in solitario senza scalo) del 2016…