CICO 2014, si fanno le regole e si cambiano in corsa: cosa ne pensate?
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Qualche ora fa abbiamo scritto il report del CICO 2014 (il Campionato Italiano delle Classi Olimpiche): le regate sono andate in scena a Loano (Savona) e Riva del Garda (Trento). Abbiamo scritto che, a causa del maltempo che ha messo in ginocchio la Liguria, a Loano non tutte le classi sono riuscite a portare a termine il numero di prove necessario per l’assegnazione dei titoli: nello specifico le classi 470, Finn e 2.4 mR, che con due prove concluse nell’arco di quattro giorni non hanno raggiunto il limite di prove richieste, da regolamento quattro.
Siamo venuti a sapere poco fa tramite l’ufficio stampa della FIV che grazie a una deroga alla normativa saltata fuori ieri sera (senza darne tempestivamente notizia, nemmeno all’ufficio stampa stesso), si è deciso di assegnare lo stesso i titoli nelle varie classi. Una storia all’italiana: facciamo le regole e poi le cambiamo in corsa. Creando peraltro un precedente che ora verrà sbandierato alla prima occasione utile. Fateci sapere cosa ne pensate. Intanto facciamo i complimenti a tutti i Campioni Italiani, che hanno dimostrato sul campo di meritare le rispettive vittorie.
TUTTI I RISULTATI
Si sono conclusi i Campionati Italiani Classi Olimpiche, che quest’anno sono andati in scena in contemporanea a Loano (Savona), dove si sono sfidati Nacra 17, 49er, 49er FX, 470, Finn e 2.4 e Riva del Garda (Trento), campo di battaglia per Laser Standard e Radial.
LOANO
A Loano ha regnato l’incertezza e l’imprevedibilità delle condizioni meteo (che stanno letteralmente mettendo in ginocchio la Liguria) per tutta la durata della manifestazione: i titoli sono andati a Francesco Porro e Caterina Marianna Banti del Circolo Canottieri Aniene tra i Nacra 17 (secondi Francesco Sabatini-Marcella Mamusa e terzi David Bondì-Laura Marimon, tutti del CC Aniene), a Uberto Crivelli Visconti e Gianmarco Togni del Circolo del Remo e della Vela Italia tra i 49er (secondi Jacopo Plazzi-Umberto Molineris del CC Aniene e terzi Giorgio e Francesco Pantzarzis del Circolo della Vela Bari), ad Ottavia Raggio e Paola Bergamaschi del Circolo Velico La Spezia tra i 49er FX (seconde Giulia Genesio e Francesca Volpi del Circolo Nautico Loano e terze Martina Castagna e Lucia Miani della Fraglia Vela Riva), ad Antonio Squizzato della Canottieri Garda Salò nel 2.4 mR maschile (secondo Angelo Boscolo del CV Faro Piave Vecchia e terzo Nicola Redavid della LNI di Milano), a Rossella Mengascini dell’ASD Liberi nel vento nel 2.4 mR femminile (seconda Elena Polo D’Ambrosio della LNI di Milano e terza Giovanna Ghidetti del Club del Mare Diano Marina), a Giorgio Poggi delle Fiamme Gialle nei Finn (secondo Filippo Baldassari delle Fiamme Gialle e terzo Alessandro Vongher del CN San Vincenzo). Titoli italiani anche per Elena Berta e Giulia Paolillo del CC Aniene nel 470 femminile (seconde Roberta Caputo-Alice Sinno del CC Aniene e terze nonché prime Juniores Cecilia Zorzi-Bianca Caruso del Circolo Vela Arco) e a Francesco Rebaudi-Matteo Ramian dello Yacht Club Italiano nel 470 maschile (secondi Niccolò Bertola-Jacopo Izzo dell’Aeronautica Militare e terzi Gabrio Zandonà-Andrea Trani della Marina Militare).
A RIVA DEL GARDA
Come l’anno scorso, i Campioni Italiani sono Francesco Marrai delle Fiamme Gialle tra i Laser Standard e Silvia Zennaro della Compagnia della Vela di Venezia tra i Radial. Nella classe Standard, Alessio Spadoni (CC Aniene) ha iniziato l’ultima giornata alla grande vincendo la prima prova (la sesta del campionato) davanti a Robert Scheidt (CV Torbole), mentre Enrico Strazzera (YC Cagliari) è incappato in una bandiera nera in partenza. In questa prima prova di giornata, Francesco Marrai ha chiuso al quarto posto dietro l’ungherese Benjamin Vadnai. Con un vento in calo, la seconda prova è stata caratterizzata da un bel duello tra Scheidt e Marrai, scena vista più volte durante questi campionati. Il campione brasiliano ha avuto la meglio e ha vinto l’ultima prova davanti a Marrai, assicurandosi il primo posto overall, ma l’atleta delle Fiamme Gialle ha conquistato il suo quarto titolo Italiano Laser Standard, il secondo consecutivo.
Alessio Spadoni si è classificato secondo dopo aver disputato un bel campionato, peccando soltanto di un po’ di regolarità, mentre Enrico Strazzera è terzo, dopo un’ultima giornata da dimenticare (una squalifica e un 18mo). Nella classe Radial, la vincitrice overall è risultata la lituana Gintare Scheidt del CV Torbole, nonostante un’ultima giornata meno brillante degli altri giorni. Con una vittoria nella prima prova di oggi e un ottavo posto, Silvia Zennaro della Compagnia della Vela di Venezia si è aggiudicata il suo secondo titolo italiano consecutivo (dopo 5 titoli nazionali nella classe Europa). Al secondo posto Joyce Floridia (Fraglia Vela Riva) che ha completato la sua rimonta superando la turca Donertas e Martha Faraguna (Yacht Club Adriaco), che si è dovuta accontentare del terzo posto. Assegnati anche i titoli Under 21, andati a Zeno Gregorin della Società Velica Oscar Cosulich (secondo Simone Salvá del Circolo Nautico Brenzone e terzo Rocco Cislaghi del Planet Sail Bracciano) tra gli Standard, e a Joyce Floridia davanti a Martha Faraguna e Valentina Balbi dello Yacht Club Italiano.
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5 commenti su “CICO 2014, si fanno le regole e si cambiano in corsa: cosa ne pensate?”
Sono d’accordo con voi. Le regole non si possono cambiare in corsa. Quello che mi preoccupa è l’atteggiamento sempre più dilettantistico e improvvisamente
Giudici di regata e comitati di regata stanno affossando la vela in Italia. Siamo stufi di essere presi in giro da chi non è capace di reggere un timone e si sente “realizzato” maltrattando e facendo subire ogni sorta di sopruso a chi nonostante tutto riesce ad avere ancora voglia di regatare. Ma fino a quando? Ho il voltastomaco.
Purtroppo incompetenza e purtroppo intrallazzi regnano sovrani nel nostro Paese. Le deroghe sul numero di imbarcazioni valide (ma non sul numero minimo di zone 4) sono state consegnate “in busta chiusa” e non pubblicate ne sul sito se nei gruppi mediatici collegati alla Federazione per premiare i soliti “amici e parenti”
Negli anni ’80 e ’90 ci si scannava per andare al campionato italiano di 470. Al “Riva dei Marmi” (in genere ad Aprile a M. di Carrara) per una regata nazionale avere 100-120 iscritti era la norma. Quest’anno si sono avuti 4 iscritti per una regata nazionale ad agosto; e poi si hanno 30 iscritti al CIO…. DA RIDERE. La crisi è iniziata con la burocrazia: permessi, assicurazione, dichiarazioni e tutte ‘ste menate….. Semplificate una volta buona la partecipazione, rimettete il triangolo olimpico (il bastone va bene per la TV… chi l’ha mai vista nelle derive ????!!!), boline di 30 minuti e il numero dei regatanti incomincerà ad aumentare con l’aumento del divertimento. Altrimenti meglio chiudere e risparmiamo soldi dei contribuenti. Nemmeno regge la giustificazione delle Olimpiadi: sono anni che raccattiamo cocci.
E’ possibile assegnare un titolo con 4 o 5 imbarcazioni in regata con sole 2 o 4 prove ? che valore ha la competizione ?
La Federazione ne è soddisfatta ? Si pensava che la gestione Croce fosse per la diffusione mediatica della Vela con la formazione di gruppi agonistici di alto livello ……
dove erano gli equipaggi “forti” che hanno regatato al Mondiale ? se non vengono convocati non partecipano alle manifestazioni delle classi olimpiche ? i Dirigenti federali sono soddisfatti della loro organizzazione ?