In Italia ti avremmo ritirato la patente nautica, Chichester!

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chichester-occhialiQuesto signore che vedrete ritratto nel bel disegno di Harvey Citron & Larry Couzens si chiama Francis Chichester. Meglio, Sir Francis Chichester. Ha circumnavigato il globo in solitario doppiando i tre grandi capi. Ha inventato la Ostar e l’ha anche vinta. Nominato baronetto, ha frantumato il muro delle 200 miglia in un giorno ed è stato anche immortalato in un francobollo. Questo signore (1901-1972), che è universalmente considerato tra i più grandi velisti della storia, in Italia non avrebbe potuto prendere la patente nautica.

LA NORMA PIU’ MIOPE DEL MONDO
Il motivo? Gli spessi occhiali da vista: il decreto 26/7/08 n° 146 con l’allegato I (articolo 27) del 22/9/08 stabilisce che per ottenere o rinnovare la patente nautica occorrano minimo 3/10 naturali nell’occhio peggiore. In soldoni, è necessario che, durante la visita oculistica, il soggetto a occhio nudo riesca a leggere almeno la terza riga del tabellone.
 Una norma, passateci il gioco di parole, completamente miope. E discriminatoria: pensate che per pilotare un elicottero il limite è 1/10, e in auto non ci sono pressoché vincoli!

occhialiLA PETIZIONE ONLINE DI BESANA & BONSIGNORE
Il vulcanico velista-fumettista Davide Besana, coinvolto dall’amico Paolo Bonsignore (velista triestino ed esperto di marketing), si è lanciato in una campagna per far abrogare questa norma assurda che impedisce a chi porta gli occhiali di avere la patente
. L’iniziativa è presto diventata “virale” e il numero dei firmatari della petizione cresce a vista d’occhio. Noi abbiamo deciso di aderire alla campagna: potete fare lo stesso cliccando sul link in calce:

ADERISCI ALLA CAMPAGNA PER L’ABROGAZIONE DELLA NORMA

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9 commenti su “In Italia ti avremmo ritirato la patente nautica, Chichester!”

  1. Quest’anno ricorre il centenario della nascita del mitico Comandante Agostino Straulino. Eroe di guerra, olimpionico Star, pluricampione del mondo e d’Italia, comandante della Amerigo Vespucci…portatore di occhiali!

  2. Scusate, ma sull’ALLEGATO I (articolo 27) reperibile sul sito della Guardia Costiera io leggo questo, Paragrafo 3, Lettera A, secondo capoverso RAGGIUNGIBILE CON CORREZIONE:

  3. è un po ambiguo,

    In caso di visione binoculare l’interessato deve possedere un’acutezza visiva naturale
    non inferiore al limite di 3/10 nell’occhio migliore e un visus corretto complessivo, quale
    somma monoculare dei due visus, non inferiore a 10/10, raggiungibile con correzione con lenti

    -sembrerebbe che con correzione sia riferito ai 10/10

  4. 3/10 vuol dire essere praticamente ciechi.
    la norma che riguarda la patente nautica ha un fondamento logico piuttosto sensato. e’ la possibilita’ di guidare un elicottero o un’autovettura con molto meno che non ha senso, solo che l’indotto economico delle patenti da auto e’ enorme e allo stato conviene che ci sia tanta gente che va in giro in macchina.

    dopodiche’ ciascuno si arrabbia quando gli toccano i propri diritti e rimanda l’attenzione su quelli degli altri, ma la norma non mi pare cosi’ priva di logica.

    se uno e’ in auto e rompe gli occhiali puo’ sempre mettere la freccia e fermarsi subito.
    uno in barca a cui cadono gli occhiali in acqua e non vede praticamente niente (perche’ 3/10 vuol dire distinguere tra si’ e no un elefante da un condominio –perdonate l’esagerazione) se la vede *molto* piu’ brutta. perche’ il mare e’ vero che e’ grande, ma in barca le possibilita’ di farsi male anche da soli sono davvero tante e, comunque, in porto presto o tardi bisogna entrarci. e, se uno e’ tanto premuroso da avere un paio di occhiali di scorta in barca, vedendoci praticamente niente diventa anche difficile raggiungerli e trovarli (soprattutto se c’e’ vento fresco e/o mare formato).

    1. Quante sciocchezze! cambiare gli occhiali in barca è certamente meno difficile che farlo in automobile, in caso di rottura/perdita degli occhiali. E poi non dimentichiamoci che esistono le lenti a contatto

    2. In linea di principio le considerazioni che fai possono anche essere condivisibli ma, nel merito, l’affermazione “3/10 vuol dire essere praticamente ciechi” è una grossa cazzata.
      io, per esempio, ho 2/10 naturali in un occhio e 3/10 nell’altro.
      premesso che con occhiali ho 10/10 in entrambi gli occhi, ci vedo piuttosto bene anche senza; forse non abbastanza per guidare in completa sicurezza ma certamente più che a sufficienza per condurre una barca.

  5. Pingback: La riforma della nautica? C'è, ma la politica non deve dormire - Giornale della Vela - notizie di vela - regate - crociera

  6. Ho da poco preso la patente nautica a Genova, e alla visita medica mi hanno detto che avrei dovuto riuscire a leggere fino alla 7 riga dell’ottotipo. Quindi, parrebbe che sia necessario leggere non solo le prime tre, ma il complemento: non lasciare più di tre righe non lette in fondo..spero di essermi spiegato.. Io infatti ho 7/10 da uno e 8/10 dall’altro…passata per un soffio…
    Secondo voi qui a Genova interpretano in maniera ancor più restrittiva o semplicemente erronea?

  7. x Fabio. Se, come vuole questa legge assurda, devi avere almeno 3/10 nell’occhio migliore vuol dire che devi riuscire a leggere (ad occhio nudo) almeno la terza riga dall’alto di un ottotipo (il cartello dell’ottico normalmente posto alla distanza di 3 metri) che sia composto da 10 righe in totale (ci sono ottotipi a 12 o 14 linee) . Ovvero : chi legge solo la prima riga in alto (la più grossa ha 1/10; la seconda 2/10 e così via) . Se ti hanno fatto leggere la 7a a Genova e’ una esagerazione nell’applicazione della legge . Comunque per quanto ho letto stanno proponendo un amendamento perche’ il valore minimo sia portato a 1/10.

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