Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Renzi e del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ha approvato, il 29 agosto 2014, il cosiddetto decreto Sblocca Italia. Tra i contenuti del decreto, ce ne è uno che interessa particolarmente i diportisti: solo per questi ultimi mesi del 2014, il Governo equipara i Marina Resort alle strutture ricettive all’aria aperta. Nelle “strutture organizzate per la sosta e il pernottamento dei turisti all’interno delle proprie unità all’ormeggio” potrà essere applicata l’IVA al 10%, come funziona da sempre presso gli altri segmenti del turismo. Attenzione però: lo sgravio sarà applicato agli ormeggi in transito. Per adesso non esiste ancora il testo della norma (sic!) e quindi non possiamo ancora quantificare la durata del transito. Sui posti barca di proprietà l’IVA sarà sempre al 22%.
IL RECUPERO DEI TURISTI INDIGNATI
Alcune regioni, come Liguria, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia avevano già trovato e applicato la soluzione, equiparando con norme regionali gli specchi acquei degli approdi turistici alle aree dei campeggi. Ora, finalmente, tali norme sono percepite anche a livello nazionale, e si dovrebbero tradurre in una diminuzione delle tariffe di ormeggio in transito e nel conseguente ritorno tra le banchine nostrane degli turisti che hanno preferito passare le vacanze all’estero lontani da posti barca costosi e controlli in mare.
SPERIAMO NON SIA UNA NORMA “METEORA”
Perché il condizionale è d’uopo? Come abbiamo accennato prima, la norma approvata dal Governo, voluta dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi con la collaborazione del ministro con deleghe al Turismo Dario Franceschini, ha trovato posto in un provvedimento che giunge a fine stagione ed è valida per il solo 2014 (la sua utilità pratica è discutibile, passata l’estate!), in attesa di trovare con la Legge di Stabilità le risorse necessarie per renderla stabile. E speriamo che accada: uno studio commissionato all’Osservatorio Nautico dimostra che il maggior gettito fiscale derivante dalla sosta di queste unità sarebbe in un vicino futuro fino a sei volte maggiore del costo dei minori introiti IVA determinati nell’immediato.
1 commento su “Iva al 10% sul posto barca in transito? Si, ma solo fino a dicembre”
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