Palermo-Montecarlo, a Pita Maha la vittoria overall in IRC e ORC
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
26 agosto – Dopo il vincitore in tempo reale, B2 Monaco Racing Fleet (Pierre Casiraghi e Tommaso Chieffi), la Palermo-Montecarlo del decennale ha anche un vincitore in tempo compensato. E’ l’X-40 Pita Maha, dell’armatore marchigiano Renzo Grottesi (Club Vela Portocivitanova), che è riuscito con un’ottima regata a superare team blasonati, grazie soprattutto al grande affiatamento dell’equipaggio. Timoniere e tattico di Pita Maha è Luigi Masturzo, pescarese, un quadriennio di buoni risultati sul singolo olimpico Finn. Gli altri sono Michele Lecce, Paolo Bucciarelli, Sandro Iesari, Lorenzo Cantarini, Aris Paul Leandri, Giuseppe Mattiozzi e Riccardo Cesini. Alle spalle di Pita Maha si è piazzato il J 111 Black Bull di Piero Platone, terzo posto per lo Swan 60 Music di James Blakemore. Per Pita Maha è arrivata la vittoria anche nella classifica ORC, ancora davanti a Black Bull: sul gradino più basso del podio l’X-41 Extra 1 di Giuseppe Massimo Barranco.
LE PAROLE DEI VINCITORI
L’armatore Renzo Grottesi: “Vado a vela da 10 anni e da 5 faccio regate, sempre con la stessa barca. Non pensavamo di vincere, ma siamo venuti per fare bene, consci delle qualità della barca e dell’equipaggio. Siamo un gruppo di amici che va in barca da anni. E’ la nostra seconda partecipazione alla Palermo-Montecarlo, dopo quella del 2012 che ci è servita per fare esperienza. Dopo la vittoria di classe alla Rolex Giraglia, questa overall alla Palermo-Montecarlo ci riempie d’orgoglio. Voglio ringraziare tutti i ragazzi e l’ottima organizzazione della regata.”
Il timoniere e tattico Luigi Masturzo: “Quest’anno le condizioni sono state difficili, abbiamo rotto due vele e abbiamo anche considerato se proseguire. Vorrei dedicare questa vittoria a Guido Leone, che è stato il mio primo armatore, e che questo mese è stato colpito dal lutto per la perdita della figlia Serena, con la quale regatavamo insieme.”
Con un tempo totale di 70 ore, 37 minuti e 52 secondi, il TP52 B2 Monaco Racing Fleet ha conquistato le line honours della decima Palermo-Montecarlo. Adesso bisognerà aspettare per capire chi sarà il trionfatore in tempo compensato, ma ci sono almeno tre candidati: il J111 Black Bull e i due l’X-41 Wb Five (con a bordo il Luna Rossa Manuel Modena) ed Extra 1. Lo scafo armato da Pierre Casiraghi, con a bordo Tommaso Chieffi e Boris Hermann, aveva a bordo anche Nello Pavoni, Cristian Griggio, Massimo Farina, Francesco Scalici, Jaime Arbones, Yvon Berremar, Aotoine Lutz e Gregoire Boitel. Per Casiraghi la vittoria è un bis dello scorso anno quando vinse sempre in reale con un altro TP52, e per Tommaso Chieffi è un successo alla prima partecipazione.
B2, UNA REGATA SEMPRE IN TESTA
Per B2 è stata una regata tutta in testa, che ha seguito l’evoluzione meteo lungo il percorso: prima vento leggerissimo nella traversata dalla Sicilia alla Sardegna, quindi l’arrivo del Maestrale forte già prima del gate di Porto Cervo, e lungo il passaggio delle Bocche di Bonifacio. Poi la risalita della Corsica e quindi il tratto finale in mare aperto, spinti da un bel vento che però è andato calando all’alba, fino al taglio della linea d’arrivo al rallentatore, poco dopo le 10 di domenica.
TANTI RITIRATI
Si è trattato di una regata difficile, impegnativa per le diverse condizioni incontrate, dalla bonaccia ai colpi di vento, una regata per velisti e marinai veri. Soprattutto lungo le coste sarde e corse il vento è stato forte, in alcuni casi sono state segnalate raffiche anche a oltre 30 nodi. I ritirati sono 12: Nimrod (Marte 80, YCM, Marco Stevenazzi), fermato per le cure a un infortunato a bordo; Black Pearl (Carkeek 47, Stefan Jentzch) riparato a Porto Cervo dopo il gate per avarie; Duvetica WG (Aria 41.5 CDV Venezia, Sergio Quirino Valente) fermo a Porto Cervo dopo aver rotto il timone; Malloc (cat Mattia 52, Marco Negri) fermo in Sardegna; Prospettica* (Comet 45S, CN Scarlino, Giacomo Gonzi), ritirato dopo gate Porto Cervo; QQ7 (Farr 53 Velaclub Palermo, Alessandro Candela) ha comunicato il ritiro dopo la rottura di numerose vele compresa la randa; Botta Dritta (A66 YCM Adalberto Miani), ritirato a Porto Rotondo; Lung’ta* (Sun Fast 3200, SN Antibes, Jean Philippe Bismuth); Duffy (Dufour 36, LNI Pozzuoli, Enrico Calvi); Garuda (First 50, Konstantin Zhuravlev); Junoplano (Open 60 YCI Sandro Buzzi); Patricia II (Class 40, Mario Girelli), l’unico iscritto in solitario, ha comunicato di ritirarsi a Olbia per la stanchezza.
Condividi:
Sei già abbonato?
Catamarani fuori dal coro per il 2025: guarda questi modelli
Catamarani 2025: quattro multiscafi per crociere da sogno
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Sail GP mania: Mbappé, la stella del Real Madrid che investe nella vela
Se Kylian Mbappé, il calciatore più pagato al mondo, ha appena investito nel team francese e Rolex, il più famoso e ambito orologio del pianeta, gli da il suo prezioso nome, allora il circuito mondiale della vela volante Sail GP
Il Rolex Sail GP a Los Angeles, l’Italia e la “maledizione” dell’ottavo posto
I cinesi dicono che, più numeri 8 ci sono, più la fortuna sarà grande. Spero che questo valga anche per il team Red Bull Italy, impegnato a Los Angeles nella 4° tappa del circuito Rolex Sail GP. Nei due giorni
Ecco come il super progettista di INEOS vuole rivoluzionare il mondo delle regate
Thomas Tison, progettista dietro il successo di INEOS Britannia, non è nuovo nel proporre soluzioni e idee fuori dagli schemi. Così, quando ha pensato a come offrire nuovo un circuito di regate agli armatori del suo super daysailer in legno
Torna la Regata della Grande Boa (11-13/04): ecco cosa c’è da sapere
La suggestione di Porto Venere, lo stretto passaggio delle Bocche di San Pietro e le successive miglia d’altura, verso la boa ODAS Italia 1 del CNR. Poi il ritorno verso le due isole, Palmaria e Tino… Sono questi i luoghi