Anni di controlli e tartassamenti, di timori di fronte al possibile acquisto di una barca per paura di verifiche fiscali, commercialisti che addirittura sconsigliavano i propri clienti e possibili armatori per paura di finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate. Un clima di “terrore” che abbiamo spesso evidenziato e che appariva esagerato e non giustificato dal comunque enorme problema dell’evasione. Contenziosi che sono in molti casi terminati nell’assoluzione dei contribuenti.

Uno zelo spiegato ora in buona parte dal fatto che i funzionari dell’Agenzia delle Entrate ricevono bonus in base alle somme che riscuotono. “Non dovrebbero avere incentivi per fare quello che è il loro dovere e per cui sono pagati comunque”, ha commentato a Repubblica Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione. Ancora più critico, sempre su Repubblica, è stato Vincenzo Visco, ex ministro delle Finanze: “Spero che Orlandi, il nuovo direttore, cambi linea rispetto al passato: pagare gli ispettori in base ai risultati può portare ad atteggiamenti molto aggressivi. Si costringono sotto ricatto gli imprenditori a fare adesioni in base a violazioni che in parte non c’erano o non c’erano per niente”.
CAMBIERA’ IL VENTO DEI CONTROLLI?
L’augurio di Visco, rivolto al nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, è quello che facciamo anche noi. Nessuna pietà per gli evasori, ma finalmente equità e nessun accanimento per chi segue le regole. Voi cosa ne pensate, è uno scenario possibile?
7 commenti su “Stop agli incentivi per gli ispettori del Fisco: una realtà possibile?”
E’ una follia. Ovvio che se ti offrono un aumento di stipendio o un premio in base ai risultati, il tuo modo di impegnarti nel lavoro è maggiore. Ma questi lo fanno sulla nostra pelle!!!
Scusate ma devo fare chiarezza: i funzionari del fisco (io sono uno di loro ma sono anche un diportista, velista) non hanno incentivi sulla base di quanto accertano. La c.d. produttività individuale (si parla, mediamente, di 100 euro lordi al mese, riscossi annualmente con un paio di anni di ritardo: ancora non c’è lo stanziamento per il 2012) è erogata in base al tipo di attività svolta, non all’esito. Si “premiano” le mansioni che si ritengono più disagevoli, tra queste le attività di verifica ma soprattutto il c.d. front office. Quindi si sono spese parole ed inchiostro solo per fare disinformazione e creare inutile ostilità verso una categoria di lavoratori che deve svolgere attività non sempre simpatiche, attirando a volte sentimenti rancorosi e reazioni pericolose, barcamenandosi tra la difficoltà del lavoro e stringenti controlli interni, per 1500 euro al mese. Meritiamo, credo, un pò più di rispetto.
Buongiorno Diportista Velista, lei ha parlato di rispetto e condivido in pieno, ma chiederei altrettanto rispetto per gente che pur di avere una barca rinucia ad altro, rispetto per imprenditori onesti che vengo colpevolizzati ingiustamente e accusati di mancati investimenti in ricerca ecc ecc.
Da imprenditore ex diportista velista mi va di pensare che la causa principale della disfatta Italiana è la parte di PA corrotta e non l’imprenditoria.
Voi colpevolizzate le mele marce nell’imprenditoria ed io colpevolizzo le mele marce nella Pubblica Amministrazione
Andrea Vallesi
Male non fare paura non avere.
male non fare ma di dietro prendere….
meglio fare male
Tra tutti quelli che dovrebbero tacere parla proprio Visco ? Un criminale peggio di Monti e Fornero , un ‘altro che dovrebbe chiedere perdono agli Italiani in ginocchio . Non mi spiace scrivere questi commenti …. Ma mentre siamo noi a fare la fame questi ingrassano sempre di più !!!! Almeno che tacciano . Mi offende veder pubblicato i loro commenti . Vedasi studi di settore .
grazie alla agenzia delle imposte ed ai suoi accertamenti sono finito sul lastrico e tutto questo per aver aquistato dopo una vita di sacrifici un bavaria 43 con leasing a 10 anni ed una permuta di valore del 50% dell’acquisto.abbiamo scelto in famiglia di acquistare una barca anzichè il classico appartamentino inamovibile. intanto sono 6 anni di perseguitazioni. grazie