Da Scarlino a Trapani, storia di una navigazione “splendida e normale”
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Quante volte abbiamo detto… “Mollo tutto e me ne vado?”. Espressione non poco comune che acquista la sua originalità se ci mettiamo nei panni di Riccardo Casella, skipper e attualmente anche armatore del Bavaria 50 Cruiser Giorgia che, dopo anni di lavoro in azienda ha lasciato tutto per inventarsi una nuova attività, da solo, con le proprie forse in barca a vela!
IN CERCA DI EMOZIONI, MOLLO TUTTO!
Riccardo Casella, di origine Mantovana, ha lavorato per anni nell’officina del padre, poi in ambienti aziendali occupandosi sempre della vendita e del cliente finale. Dopo anni interi di corse e ritmi irrefrenabili…un bel giorno ha deciso di cambiare vita e smettere di correre per qualcosa che non gli dava emozioni e quella sensazione di libertà che solo il mare sa regalarti. Dopo tanta esperienza di navigazione, nasce Mar A Vela, la società che gestisce Giorgia. I charter su Giorgia sono iniziati 6 anni fa con uscite in Croazia, Canarie, Arcipelago Toscano, Malta e quest’estate…Isole Egadi con partenze da Trapani.
RICCARDO IL TUTTOFARE
La semplicità, positività, disponibilità, professionalità e quella sana energia combattiva sono gli ingredienti vincenti di Riccardo, disponibile a far contento il cliente ma testardo e meticoloso nel far in modo che la sua barca sia sempre perfetta e curata. Non c’è meteo che tenga se ci sono dei lavori da fare, non c’è scusa che lo freni se ci sono degli imbarchi da organizzare, ogni impegno viene sempre affrontato nel migliore dei modi, perché come lui dice “Il lavoro è lavoro”!
DA SCARLINO A TRAPANI – DIARIO DI BORDO
Lo scorso 12 luglio la barca da Marina di Scarlino con una navigazione d’altura è scesa giù a Trapani, abbiamo organizzato una settimana meravigliosa che grazie all’aiuto dell’equipaggio e dello skipper Michele Fiaccadori, vogliamo raccontarvi tramite un diario di bordo e delle fotografie. E’ bello vivere intensamente il mare e ancor di più riuscire a condividere le avventure in gruppo.
12 luglio
L’equipaggio giunge a Marina di Scarlino nel primo pomeriggio pronto a prendere il largo. Siamo in 7. Un occhio al meteo suggerisce di posticipare la partenza. Ci si consola con una generosa grigliata alla sera. Rientro a bordo e buonanotte.
13 Luglio – 45 NM
Sveglia alle 8 per sistemare gli ultimi dettagli su Giorgia e alle 10 la decisione è presa. Si parte! All’uscita dal porto ci accoglie un bel vento disteso che ci permette di testare subito le vele, tutto è in ordine. Si scivola a 7 nodi verso Punta Ala, raggiunta la quale si accosta a sinistra. La prua è rivolta verso il Giglio. Giungiamo a Giglio Porto e in quel momento lo sguardo non può che soffermarsi sulla carcassa della Concordia. Il pensiero è unanime: stupidità e superficialità. Puntiamo su Giannutri per poi fare rotta verso Ponza. È quasi sera e gli ultimi aggiornamenti meteo mi suggeriscono di trascorrere la notte al sicuro nella baia di Giannutri. Non me la sento di costringere l’equipaggio ad una notte di Ovest 7. È mattina e si riparte verso le 11. Un fresco grecale ci spinge verso sud. Ci attendono circa 20 ore di navigazione. Il cielo intorno a noi è oscurato da imponenti cumulonembi. Sopra di noi invece il cielo è azzurro. Ce lo porteremo con noi fino alla metà. La navigazione procede tranquilla con onda lunga al giardinetto che ci spinge bene ma che sortisce un effetto indesiderato su parte dell’equipaggio: mal di mare. È sera e giunge il momento di parlare di “turni”. Ci si divide la notte in turni di 2 ore in coppia. Istruisco l’equipaggio e li mando a riposare. Una luna quasi piena ci accompagnerà per tutta la notte.
14 Luglio – 120 NM
Giunge l’alba e i primi raggi di sole illuminano l’isola di Palmarola. Ponza è alla sua sinistra. Siamo arrivati. Le ultime miglia che ci separano dal porto ci riservano uno spettacolo mozzafiato. Palmarola a dritta accesa dal sole e a sinistra una chiara di luna e il faro di Punta della Guardia ancora immersi nell’ombra. Doppiamo il capo ed eccoci piombare nella luce avvolgente dell’estate mediterranea. Il porto di Ponza è piccolo e noi fortunatamente troviamo subito posto. È il momento di riposare. Nel pomeriggio c’è chi andrà a farsi un bagno e chi si farà una passeggiata per godere del panorama dall’alto. La sera scivola mollemente tra aperitivo, arancini e granite. Alle 23 siamo tutti a letto.
15 Luglio – 133 NM
Alle 10 molliamo l’ormeggio. La prossima destinazione è Ustica. La bussola indica rotta 180. È strano come sia elettrizzante fare rotta verso sud…quantomeno nell’emisfero boreale… La giornata ė magnifica e dopo alcune ore ciò che ci circonda è solo mare. Avvistiamo decine di tartarughe che dolcemente si fanno cullare dalle onde e trasportare dalle correnti. Ogni tanto ci fanno visita i delfini. Siamo in anticipo sulla tabella di marcia e alle 17 la decisione è presa. Si ammainano le vele e il bagno è servito. Sotto di noi 3000 metri di acqua. Il blu che ci avvolge non si può descrivere. Ripartiamo e in men che non si dica si fa sera. Il tramonto è di quelli da togliere il fiato… È buio e ricominciano i turni. Solite istruzioni e si prosegue in una notte un po’ più scura…
16 Luglio
La notte passa senza grossi sussulti. Avvistiamo qua e là barche da pesca…niente di più. All’alba ecco Ustica. La storia dell’isola non è tra le più gioiose ma la vista delle sue coste scure ed aspre è emozionante. Passiamo davanti al piccolo porto. Pieno. Poco più avanti dovrebbero esserci dei gavitelli…eccoli. Si può riposare. Al risveglio il bagno è d’obbligo. Sembra di essere in un acquario, tale è la limpidezza dell’acqua e la quantità dei pesci che avvistiamo. Prima di sera cerchiamo un passaggio verso il porto. A raccoglierci è Felice, un pescatore locale. Ciò che mi colpisce, oltre alla sua gentilezza e disponibilità, è l’orgoglio e la fierezza che si possono leggere nel suo sguardo. L’orgoglio e la fierezza di essere parte dell’isola, che è tanto splendida quanto aspra e difficile. Grazie, Felice… In paese si cena con arancini, cannoli e granita…stanno già diventando una droga. Si torna a bordo e in breve siamo tutti accolti tra le braccia di Morfeo.
17 Luglio – 62 NM
Alle 9 salutiamo Ustica. La prua ora è su San Vito lo Capo. Sicilia. Il morale è sempre alto e dopo alcune ore ecco Giorgia ammirare il costone di roccia che domina il paese. Ci fermiamo una mezz’ora per un veloce bagno e un pasto frugale nella baia dell’Impiso…splendida! Ora ci mancano le ultime miglia prima di Trapani. Queste ore passano veloci tra risate e ricordi di ciò che abbiamo vissuto insieme nel recente passato. Sono le 18 e riceviamo l’autorizzazione ad entrare nel porto di Trapani. Riccardo ė in banchina ad attenderci. Un sorriso. Siamo arrivati. Purtroppo per cause organizzative Riccardo ha dovuto seguire la navigazione a terra, ma finiti i lavori in sospeso con una corsa in macchina di solo 1250 km in una notte è sceso giù per continuare a seguire le uscite di Giorgia in compagnia di nuovi equipaggi. Quando il lavoro diventa una passione non c’è cosa che ti può tenere troppo lontano da ciò che ti piace, e ti rende felice! Dopo ottobre Giorgia partirà da Trapani direzione Malta…e li starà per la stagione invernale come “ Boat & Breakfast”.
Shakti D’Intinosante
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1 commento su “Da Scarlino a Trapani, storia di una navigazione “splendida e normale””
Abbiamo fatto la patente nautica insieme molti anni fa e ci siamo conosciuti: Riccardo è proprio quello descritto nell’articolo! La persona più disponibile al mondo! Il mare era il suo destino.
Simone