Iva al 10% sui porti, registro telematico, controlli “razionali”. Che la politica si sia svegliata?
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Che la politica si sia finalmente attivata in favore della nautica? Massimo Perotti, nuovo presidente del UCINA (la Confindustria Nautica, che riunisce gli operatori del settore), nel corso di un incontro con la stampa si è dichiarato fiducioso. Vediamo cosa dovrebbe cambiare, in positivo, a breve.
1. IL REGISTRO TELEMATICO CENTRALE DELLE IMBARCAZIONI
Sono tre anni che se ne parla, ma l’iter legislativo che prevede l’istituzione di un registro telematico centrale delle imbarcazioni si è rivelato più ostico del previsto. “Ma ora sta per arrivare finalmente a termine”, ha detto Perotti. Nascerà finalmente un archivio per la nautica esattamente come quello automobilistico, che darà modo di centralizzare i dati individuali, quindi le autorità preposte potranno effettuare eventuali controlli fiscali direttamente dai loro uffici e non con fermi in mare. Un provvedimento quanto mai necessario per superare l’attuale regime di registri nautici ancora in formato cartaceo, che accresce notevolmente i tempi e gli oneri a carico degli utenti.
2. IVA AL 10% PER I PORTICCIOLI TURISTICI
“Entro l’estate IVA al 10% per i Marina resort, in tutta Italia”. Speriamo Perotti abbia ragione: applicare lo stesso regime di Iva delle strutture alberghiere ai porti turistici. Un’ovvietà (all’estero funziona così), che però i nostri politici non percepivano come ovvia. Alcune regioni, come Liguria, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia avevano trovato una soluzione, equiparando con norme regionali gli specchi acquei degli approdi turistici alle aree dei campeggi. Ora, finalmente, tali norme potrebbero essere percepite anche a livello nazionale, traducendosi in una diminuzione delle tariffe di ormeggio e nel conseguente ritorno tra le banchine nostrane degli “indignados” fuggiti all’estero.
3. LA RAZIONALIZZAZIONE DEI CONTROLLI IN MARE
In nome della tanto conclamata “spending review”, si sarebbe fatta finalmente strada nelle aule parlamentari l’idea di razionalizzazione dei corpi di stato che presidiano i mari italiani. Due dovrebbero essere, come accade nelle altre nazioni evolute, i corpi che effettuano i controlli, il presidio, l’accertamento dei reati. Innanzitutto la Guardia Costiera, che ha il compito del presidio delle coste e acque territoriali italiane con compiti diretti o di coordinamento di tutte le attività, escluso quelle di controllo fiscale. Stiamo parlando quindi di soccorso: nel caso, potrà chiedere l’ausilio di polizia e/o carabinieri. Per quanto riguarda i controlli fiscali, il compito dovrebbe restare appannaggio della Guardia di Finanza (che, una volta istituito il Registro Telematico delle imbarcazioni, non avrebbe neanche la necessità dei controlli in mare per accertarsi di chi sia la barca). Addio quindi a Polizia, Carabinieri, Forestale e via dicendo. E fine del caos. Speriamo.
IL SALONE NAUTICO CAMBIERA’ VESTE
A partire dal 2015, ha annunciato Perotti durante la conferenza stampa, il Salone Nautico cambierà format. La location sarà sempre la stessa, Genova, ma l’evento si terrà a maggio e sarà incentrato sul lifestyle, con un occhio di riguardo per il Made in Italy. “Il nome non è stato ancora deciso, si farà in concomitanza con l’Expo 2015 di Milano, per affinità di messaggio, per unire gli sforzi”, ha detto il presidente UCINA.
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