Non tutti hanno il senso dell’ironia. Gli articoli che abbiamo pubblicato a proposito delle “Donne da mare” (qui i link 1, 2, 3 e 4) hanno fatto molto discutere. C’è chi ci ha accusato di essere sessisti e di istigare alla misoginia e chi per fortuna (e tra loro tante fanciulle veliste) ha invece colto lo spirito goliardico, la voglia di riderci sopra. A questo punto mi prendo io la responsabilità, da uomo, di prendere in giro i maschietti. Perché diciamocelo, di “Tipi da Mare”, ce ne sono in quantità industriale… Voi quali conoscete?
IL COMANDANTE IN PECTORE
Potesse, andrebbe in giro con la divisa da ammiraglio ottocentesco anche quando si reca al lavoro. La scrivania dell’ufficio è ordinata come una sala operatoria; dà ordini ai sottoposti come in plancia di comando e mal sopporta le imposizioni dall’alto. Forse proprio per questo gli basta respirare l’aria salmastra in banchina perché gli brillino gli occhi di una luce “maligna”. Se siete in crociera, non avrete modo di decidere voi quando scendere a terra o dormire tranquilli in rada. D’accordo che a bordo ci vuole un comandante, ma qui si esagera… P.S. Con un po’ di attenzione potete riconoscere il “comandante in pectore” anche a distanza: è quello che cerca disperatamente un equipaggio, perché nessuno vuole più andare in barca con lui.
IL PRECISINO SALUTISTA
Non solo, come è giusto, dovete togliere le scarpe prima di salire a bordo della sua barca, ma dovete anche stare attenti a dove posate la sacca. Il “Precisino” controlla che abbiate stivato i vostri accessori e i vestiti nel modo più corretto per guadagnare spazio. A bordo non si fuma, nemmeno affacciati alla plancetta di poppa. Ma il vero dramma è la cambusa: vi piacerebbe una bella pastasciutta annaffiata da un Vermentino di Gallura? Scordatevelo: gli alcolici sono decisamente malvisti e i carboidrati possono essere sostituiti da un’insalatina (della quale troverete in partenza almeno dieci confezioni, che diventeranno irrimediabilmente molli, umide e immangiabili dopo due giorni a bordo). E la mattina, niente biscotti e Nutella: tutti in coperta a fare yoga.
L’IPERATTIVO
Immaginate la scena: eccovi nel bel mezzo di un trasferimento senza un alito di vento e col mare che sembra un olio. La situazione ideale per rilassarsi, prendere il sole, leggere un libro. Non se ne parla. L’armatore iperattivo saltella senza sosta da prua a poppa, sistemando un po’ di nastro sulle coppiglie, osservando in continuazione il gps. E se lo vedete con lo sguardo preoccupato fissare la base dell’albero, non fate l’errore di chiedergli se potete fare qualcosa. La Cayenna vi sembrerà un luogo di tutto riposo. In crociera l’iperattivo non è in grado di godersi una rada. Appena gettata l’ancora, mentre l’equipaggio si tuffa per godersi un bagno ristoratore (perché sicuramente sarà reduce da una traversata di almeno dodici ore) lui avrà già in mano portolani e carte nautiche studiando la prossima tappa. Che arriverà sempre troppo presto…
IL REGATANTE
Ok che far viaggiare al meglio la barca è uno dei piaceri della navigazione. Ma c’è modo e modo. Il regatante incallito lo riconoscete subito: nel suo guardaroba non esistono camicie, in compenso ha un numero di polo, che indossa sempre e comunque, possibilmente col colletto alzato, da far invidia a un negozio del centro di Milano, tutte rigorosamente “logate”, provenienti dalle più svariate competizioni. Non importa che ci siano due o venticinque nodi di aria, con indosso i suoi guantini sarà sempre lì a regolare le scotte, controllare la base, mollare un po’ di vang.Così concentrato che rischia di non accorgersi che state procedendo a motore.
IL MARINAIO MONTANARO
Molto diffuso in altri Paesi, sta prendendo sempre più piede anche da noi. E’ vero che il bello dell’arrivare in un luogo nuovo è lo scendere a terra per scoprirlo, ma qui si esagera. Chi l’ha detto che per arrivare in cima al monte dell’isola dove avete gettato l’ancora e godervi il panorama, dovete scarpinare cinque ore il 13 agosto all’ora di pranzo?
Alessandro de Angelis