E’ arrivato il turno della terza tipologia di donna da barca a vela: l’affidabile (dopo la Donna che non deve chiedere mai e la Padrona di casa).Va in barca da una vita. Esegue perfettamente tutto ciò che le viene detto. Se deve andare per 180° state certi che non sgarrerà di un grado. Se bisogna dare una mano di terzaroli non confonde i matafioni con le gallocce. Se bisogna ammainare la randa state sicuri che la piegherà sul boma come potreste fare voi. L’affidabile sa fare un parlato, una gassa, un piano o un bandiera ma sarete voi o doverle dire quale eseguire su una bitta. Solitamente non prende mai iniziative, e non si azzarda ad avvicinarsi al carteggio se non per passarvi il compasso. Non confondetela con il vostro secondo. E se dovesse lanciare male una cima o cazzare troppo poco una scotta non mortificatela, perché le cose le sa davvero fare, e ne va orgogliosa. Capita a tutti di sbagliare. La sua tendenza a non fare null’altro di ciò che le viene detto non esclude la possibilità che sia in grado anche di tracciare una rotta o di accorgersi da sola che sia necessario ammainare il fiocco, ma non aprirà bocca per paura di dire una sciocchezza. Rassicuratela e se vi accorgerete che prendere iniziative proprio non le interessa, avrete comunque a bordo un valido “mozzo”.
Donne da mare #3: l’affidabile, in barca sa fare tutto ma non prende iniziativa
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4 commenti su “Donne da mare #3: l’affidabile, in barca sa fare tutto ma non prende iniziativa”
Questa collezione di luoghi comuni è veramente pietosa e fa scadere di molto la vostra bella rivista, non fa ridere, probabilmente “ghignerà” solo chi le ha scritte, compiaciuto.
Compatisco questo povero inetto e ne prendo le distanze, a nome di tutte quelle fantastiche coppie che ho incontrato in questi meravigliosi anni di vela.
Pingback: "Uomini da Mare", quelli che in barca sono un incubo
Uno dei motivi per cui io e mio marito non amiano incontrare con assiduità amici e conoscenti (esseri umani in genere) è proprio perchè in giro ci sono poche persone dotate di senso dell’ironia e dell’umorismo. Definire offensive e penose queste vivaci e argute classificazioni delle donne (ma anche degli uomini) in barca evidenzia un solo dato incontrovertibile: in questi anni credo che molti si “siano smarriti” in uno sport nobile come la vela che è anche una filosofia di vita.
La propria inettitudine alla vita non dovrebbe mai essere riversata sugli altri.
Francesca, L’Affidabile in barca e Roberto L’Iperattivo.
Buon vento al Giornale della Vela e a chi è dotato di senso dell’ironia.
Pingback: “Uomini da Mare”, quelli che in barca sono un incubo | Chronicles from Italy