IVA al 10% per i porti turistici. Il ministro Franceschini dice no. Ma si può fare lo stesso

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Iva-portiNiente da fare, al ministro Franceschini del turismo nautico non gliene frega niente. Nel decreto “Cultura e Turismo” appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale non c’è traccia della riduzione dell’IVA sui posti barca dal 22 al 10%, di cui sembrava fosse cosa fatta solo poche settimane fa. Nel decreto c’è di tutto, soldi al cinema, ai musei, il lodevole obiettivo di togliere le bancarelle davanti ai siti archeologici. Ma, come al solito la parola turismo nautico non fa parte del vocabolario dei politici italiani. Anche se quando si presentano ai convegni dell’associazione confindustriale della nautica affermano – bugiardi – tutto il loro amore per i nostri meri e le strutture portuali per il diporto. Poi quando tornano a casa e in parlamento si dimenticano tutto. Verba volant…

I CAMPER INVECE…
Come saprete, invece i politici amano molto i camper, che invece beneficiano per la sosta nelle aree dedicate (e cos’è un porto turistico se non l’aerea di sosta delle barche?) dell’IVA al 10%. Quella stessa aliquota applicata alle stanze alberghiere. E vi ricordiamo anche che nei principali paesi europei l’imposta sulle strutture nautiche è molto più bassa, equiparata appunto alle altre realtà turistiche.

IL TRUCCO LIGURE
Ma in Italia sappiamo arrangiarci e la fantasia non ci manca. Così non ci resta che sollecitare ad applicare in ogni regione italiana il “trucco ligure”, ideato dalla Regione Liguria che è pronta a varare una norma regionale che equipara gli specchi acquei dei porti turistici alle aree di stazionamento dei campeggi e alle stanze degli alberghi. Il nome fantasioso per ottenere il risultato della riduzione dell’IVA al 10% si chiama “Marina Resort”. Così il porto turistico diventa un albergo per barche con relativi benefici. E il gioco sarebbe fatto. Basta avere il coraggio di farlo. Alla faccia del ministro del turismo Franceschini.

 

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2 commenti su “IVA al 10% per i porti turistici. Il ministro Franceschini dice no. Ma si può fare lo stesso”

  1. Qualcuno con un minimo di intelligenza, ha proposto a Franceschini di abbassare l’IVA del 74ter dal 22 al 10%?
    O abbiamo sempre e comunque “un’intellighenzia” politica che non riesce a capire che così continuando le agenzie dell’incoming si trasferiranno all’estero dove l’IVA sui questa tipologia di servizi (pacchetti e Tour) è già al 10% o niente del tutto?
    Mediti Franceschini. Mediti…. ma non perda troppo tempo.

    L’incoming di extracomunitari aumenta. Evidentemente avete fatto una bella propaganda alla nostra Nazione. Peccato che i soldi rimangano ai libici!

  2. L’illustre ministro Franceschini, il 30/01/2013 recita:
    ” Quello della nautica,è certamente un settore strategico e va sostenuto con incentivi mirati”. Dette parole, all’assemblea di Atlantis di Gropparello (PC). Solo parole. L’azienda ha chiuso. A Franceschini non gli frega un bel niente se le aziende chiudono e i dipendenti stanno a casa senza stipendio. L’importante che non perdano lo scranno ed il loro lauto stipendio

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