A bordo del nuovo Impression 35: il maxi-natante con spazi da vera crociera

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

fotoPortorose – 9,99 metri. Categoria natante. Ovvero, niente patente nautica e niente immatricolazione per condurre il neonato della gamma Impression del cantiere sloveno, l’Elan Impression 354. Ma non fatevi ingannare dai neanche dieci metri di lunghezza, perché una volta saliti a bordo vi sembrerà di navigare su una barca di almeno 35 o 36 piedi, soprattutto per  gli spazi ricavati sottocoperta, perfetti per le crociere. Questa è stata la mia impressione quando sono salita in barca per provare il nuovo scafo nelle acque di Portorose in Slovenia: grandi spazi e una piacevole nota di colore: la doppia timoneria arancione fiammante. Le linee di carena sono state disegnate dall’ormai “designer di casa” Rob Humprheys che riesce a modellare la sua matita da regata per disegnare linee che assicurano un buon passo anche per le barche da crociera. Il nuovo Elan Impression 354 conferma questa capacità camaleontica dell’architetto navale britannico. Il nuovo concetto di questa barca può essere riassunto con due parole: maxi-natante semi-deck, ovvero uno scafo sotto i dieci metri con spazi sia esterni che interni propri a imbarcazioni di dimensioni superiori, grazie alla struttura deck saloon.

foto2LA COPERTA E LO SCAFO
L’accesso al pozzetto della barca, su questo modello, avviene tramite una spiaggetta di poppa che si chiude a livello del calpestio, ma sono disponibili anche altre due versioni, una senza plancetta e l’altra con una spiaggetta di dimensioni superiori che va a chiudere completamente lo specchio di poppa. L’accesso a bordo è agevole grazie al generoso spazio tra le due timonerie di serie che porta a un pozzetto che risulta vivibile anche  con il tavolo centrale (fornito come optional) poszionato tra due panche laterali in grado di far sedere fino a sei persone.  Sempre a poppa troviamo il paterazzo sdoppiato e due panche a L fisse per la seduta del timoniere. I gavoni in pozzetto invece hanno una capienza contenuta (ma sufficiente per ospitare la zattera) per lasciare più spazio sottocoperta alle cabine di poppa. Lo scafo che ho testato era pronto per iniziare la stagione in charter e per questo dotato di bimini (formato da due pezzi) e spryhood: entrambe le strutture, dotate di una struttura stabile e areodinamica, mi sono sembrate però leggermente basse per il passaggio. Una soluzione interessante è invece stata trovata per il bimini i cui punti di appoggio sullo scafo sono regolabili tramite un carrello. In coperta sono presenti quattro passauomo neri a filocoperta, due osteriggi e due ampie finestrature sulla tuga. L’armo prevede un albero con crocette acquartierate, randa full batten, un genoa ad alta sovrapposizione (forse anche troppa, perché in navigazione il genoa è risultato un po’ sovradimensionato) e un gennaker da armare su bompresso reatrattile. Il circuito della scotta è fissato sulla tuga e, come le altre manovre, rimandato sulla tastiera posizionata a sinistra dell’entrata sottocoperta, mentre le scotte del genoa sono rimandate su due winch a portata del timoniere. La versione standard è dotata di chiglia a L che pesca 1,90 metri

GLI INTERNI
A fare la differenza sottocoperta sono senza dubbio gli spazi generosi ricavati su due livelli grazie alla soluzione deck saloon che permette di avere una maggiore altezza, una luminosità corretta, tre ampie cabine e un bagno per ospitare fino a nove persone grazie al tavolo abbattibile al centro del quadrato che forma, insieme alla murata di sinistra un letto doppio e al divano di dritta utilzzabile come ulteriore cuccetta ( è disponibile anche una versione a due cabine con un bagno dotato di vero box doccia e capace di accogliere fino a sette persone). In quadrato trova spazio una cucina a L super accessoriata con frigorifero ad apertura frontale; il tavolo da carteggio basculante è invece a scomparsa al centro del divano sulla murata di dritta.

IN NAVIGAZIONE
Una barca ideale per la crociera è uno scafo capace di perdonare eventuali errori dell’equipaggio e l’Elan Impression 354 riesce bene in questa missione. Al timone noto come la barca, sebbene non acquisti velocità in maniera immediata, quando prende il passo lo mantiene in modo stabile e leggero nella conduzione. Navigando di bolina con un vento apparante di 14 nodi la barca viaggiava a una media di 4,2 nodi che sotto raffica diventavano 6.5 con un angolo, sempre apparente, di 30 gradi. Poggiando per portarla di traverso la velocità si attestava sui 5.8 nodi e con un angolo di 120 gradi, a vele bianche, senza asimmetrico, mantenevamo un buon passo a 4,8 nodi. Ritornando verso il porto a motore ho l’occasione di provarne le prestazioni: 5,3 nodi a 1.500 giri, 6,7 a 2.000 e 7,5 a 2.500 giri.

SCHEDA TECNICA
Lung. 9,99 m
Larg. 3,49 m
Pesc. 1,90 m
Sup. vel. 58,05 mq
Motore: Volvo 30 cv Turbo

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri l’ultimo numero

Sei già abbonato?

Ultimi annunci
I nostri social

Iscriviti alla nostra Newsletter

Ti facciamo un regalo

La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche