La Guardia Costiera statunitense ha interrotto le ricerche dei quattro velisti che, a bordo del First 40.7 “Cheeki Rafiki”, sono naufragati in Atlantico mentre erano di ritorno verso la Gran Bretagna dalla Antigua Sailing Week. L’ultima comunicazione proveniente da bordo della barca è datata giovedì 15 maggio, quando l’equipaggio aveva lanciato l’SOS dicendo di essere diretto alle Azzorre e che il Beneteau stava imbarcando acqua ma non si riusciva a capire da dove.
I QUATTRO VELISTI SCOMPARSI NEL NULLA
E’ molto probabile che la barca sia affondata e i quattro uomini (Andrew Bridge, 21 anni, Paul Goslin, 56, James Male, 23, e Steve Warren, 52) l’abbiano abbandonata a bordo della zattera di salvataggio, ma purtroppo, dopo una ricerca frenetica durata due giorni, con tre Canadair impegnati nell’area circostante a dove è avvenuto incidente (più di 4.000 miglia miglia quadrate), non è stato trovato nulla. Non hanno aiutato le condizioni meteo, con venti oltre i 50 nodi, onde di più di sei metri e visibilità ridotta a un miglio.
BARCA RIBALTATA?
Una nave cargo ha chiamato la Guardia Costiera dicendo di avere incrociato nella zona (compresa tra Cape Cod e le Azzorre) uno scafo ribaltato, ma di non essersi fermata perché era evidente che a bordo non ci fosse nessuno.
(immagini tratte da bbc.com)
3 commenti su “Quattro velisti dispersi in Atlantico, la Guardia Costiera interrompe le ricerche”
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è capitato anche a noi piu’ o meno nello stesso punto. In quel tratto di oceano si formano delle onde molto grandi e ripide. Ci siamo traversati. l’inclinometro si è fermato a 140° Sono finito in acqua ma le cinghie hanno tenuto. L’amico Carles al timone,legato corto, al raddizzamento della barca si è trovato dentro. Siamo ripartiti. Ojala II il nome della barca, temo abbia fatto la differenza
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