Tenta di attraversare la Manica con una zattera autocostruita senza timone: il disperato viaggio di Asif
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Questa è la storia di Asif Hussainkhil, afgano di 33 anni: è partito da Calais (Francia) verso l’Inghilterra con l’intenzione di attraversare il canale della manica a bordo di una zattera costituita semplicemente da tre assi di legno inchiodate tra loro (e altre tre a costituire a fungere da travi centrali), appoggiata su delle boette galleggianti e con un lenzuolo come vela montato su un albero artigianale costituito da due stampelle unite tra loro. E per finire, niente timone.
FOLLE PER NECESSITA’
Non era certo spinto dal desiderio di stabilire un nuovo record, ma dalla disperazione: lo ha salvato la Guardia Costiera francese al largo di Sangatte, poco distante da Calais, mentre la zattera stava andando incontro a condizioni meteomarine più che proibitive. L’uomo è fuggito dall’Afghanistan nel 2000 a seguito dell’avvento al potere dei talebani, e da allora ha macinato chilometri e chilometri: Iran, Turchia, Grecia, Macedonia, Serbia, Croazia, Slovenia, Italia, e Svizzera. Una volta giunto in Francia, si è preparato per il viaggio finale: attraversando la Manica (“non avevo soldi, quindi ho dovuto arrangiarmi a modo mio”, ha detto alla Guardia Costiera) avrebbe raggiunto l’Inghilterra, dove risiedono suo zio e i suoi cugini. Una storia incredibile e commovente, quasi da “Cuore” di De Amicis.
SENZA CIBO NE’ BUSSOLA
Hussainkhil ha impiegato tre settimane a costruire la zattera, nascosto tra le dune di sabbia della costa nordfrancese: quando è stato recuperato, non aveva con sé ne cibo ne una bussola, ed era vestito con una giacca antivento leggero e pantaloni impermeabili. Il vento lo stava portando totalmente fuori rotta, anche perché Asif non ha esperienza di navigazione. Le probabilità di arrivare in Inghilterra erano nulle, e vista la temperatura dell’acqua (17 gradi), qualora l’afgano fosse caduto in acqua non avrebbe resistito più di 45 minuti.
ASIF E’ UN RECIDIVO
Questo, a detta di Asif, è il suo terzo tentativo di attraversamento della Manica: ci ha già provato due volte a nuoto, indossando delle pinne in legno autocostruite. Lo hanno “beccato” in entrambi i casi, dopo tre ore la prima volta e dopo un’ora soltanto la seconda.
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1 commento su “Tenta di attraversare la Manica con una zattera autocostruita senza timone: il disperato viaggio di Asif”
Spero che qualche autorità britannica dia a quest’uomo finalmente la possibilità di arrivare in Inghilterra, lo ha senz’altro meritato. Mi ricorda Alberto Sordi in un ” Americano a Roma”, stesso sogno, stessa illusione forse.