Speciale Porti 2014: il vento è finalmente cambiato

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La marina del FezzanoTenere la barca in un porto turistico italiano non è mai stato così conveniente. La tendenza che già vi avevamo preannunciato lo scorso anno, si consolida in questa stagione grazie anche alle novità che giungono da Grecia e Francia. La prima ha appena istituito  una nuova tassa nautica non sul possesso, bensì sulla presenza in acque elleniche delle imbarcazioni, a prescindere da quale sia la nazionalità. I nostri cugini d’Oltralpe invece hanno visto il ministero del Budget (l’equivalente del nostro ministero delle Finanze) aumentare la tassazione a carico dei porti, aumentando fondamentalmente il valore della proprietà. Un costo che ogni porto (ed è questo che sta creando una grande confusione in Francia) dovrà sostenere in maniera diversa a seconda di quanto verrà stimato il suo valore nel territorio. Una spesa che, soprattutto nelle strutture comunali, andrà a pesare sul costo barca del singolo diportista.
IMG_6174LA SITUAZIONE ITALIANA
A parte le mutate condizioni dei nostri vicini, il miglioramento della situazione portuale italiana parte da più lontano: negli ultimi anni infatti abbiamo avuto un incremento del numero di posti barca impressionante: si è passati dai circa 60.000 ormeggi (da 6 a 24 metri) del 2007 agli oltre 83.000 odierni, divisi in 194 marine. Se a questi aggiungiamo anche la disponibilità degli ormeggi delle strutture attrezzate in porti preesistenti, il numero di posti barca quasi raddoppia, attestandosi a ben 161.000 unità. Per capire meglio, stiamo parlando di concessioni demaniali di cooperative, circoli nautici e piccole società che hanno riconvertito gli obsoleti e insicuri ormeggi (magari alla boa) con efficienti banchine galleggianti e un buon servizio anche in banchina.
Scopri tutte le 14 pagine dello Speciale Porti sul Giornale della Vela di Giugno

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6 commenti su “Speciale Porti 2014: il vento è finalmente cambiato”

  1. Un porto turistico italiano è quindi adesso conveniente non perchè più economico ma perché in Grecia ed in Francia sono aumentati i costi? Complimenti. Chi scrive questi articoli? L’Istat per conto del governo italiano per convincerci che tutto va bene?

  2. Bene: mal comune mezzo gaudio!…che tristezza!! questa è una buona notizia solo per i gestori dei porti nostrani, non certo per chi ama la vela.

  3. come si fa a dire che il porto italiano ora sia più conveniente,forse saranno meno convenienti quelli delle altre nazioni ma provate ad ormeggiare in sardegna,in toscana,in liguria ,in campania!

  4. le marine di Anzio e Nettuno a fine maggio hanno ancora molti posti vuoti e le tariffe non calano. E non parliamo di quello di Fiumicino ancora sospeso o dell’inizio lavori di quello di Anzio, inesistenti.

  5. Bene.Ci volevano controlli fiscali piu’ seri per allontanare gli evasori, “ridimensionare” i gestori dei porti e abbassare le tariffe.
    Ma credo che non sia ancora abbastanza.
    Specialmente in Liguria.
    In Sardegna e Alto adriatico le tariffe rimangono molto convenienti.
    Per la Sardegna purtroppo i traghetti costano troppo.
    La Tunisia e’ ancora molto conveniente e bella da navigare.
    Comunque la trasparenza (pubblicare sui siti le tariffe) ,in Italia e’ ancora un miraggio !

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