Yvan Bourgnon, storia dello svizzero giramondo
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Un sestante per orientarsi sotto le stelle e una pila di carte nautiche. Una sfida che sa di antico, quella di Yvan Bourgnon (42 anni), skipper svizzero che si è lanciato nel giro del mondo a bordo di un catamarano non abitabile di soli 6 metri e 20. Quasi trentamila miglia da percorrere in un anno, con 27 scali. Bourgnon, velista oceanico dal curriculum costellato di successi (nel 1995 vince la Mini Transat, il Mini Fastnet e la Transgascogne, nel ’97, assieme al fratello Laurent, trionfa alla Jacques Vabre, poi inanella una serie di record di percorrenza, a bordo di trimarani e catamarani, sia in Atlantico che in Mediterraneo), è partito lo scorso 5 ottobre da Las Sables d’Olonne la sua impresa sta andando a gonfie vele. Aveva mollato gli ormeggi con il compagno Vincent Beauvarlet, che però ha gettato la spugna una volta giunto a Las Palmas di Gran Canaria, lasciando Yvan a proseguire in solitario.
ATLANTICO E PACIFICO IN ARCHIVIO
L’elvetico ha superato senza grossi problemi i due grandi “scogli” del suo giro del mondo: la traversata atlantica dalle Canarie alla Martinica (Bourgnon ha impiegato due settimane) e, una volta passato il canale di Panama, la traversata del Pacifico, dalle isole Galapagos alle Marchesi, per un totale di quasi 4000 miglia. Per portare a termine quest’ultima, Yvan ci ha messo 19 giorni. I primi due giorni sono stati caratterizzati dall’assenza di vento pressoché totale, poi sono entrati 15-20 nodi che hanno sospinto il piccolo catamarano in fibra di carbonio di soli 450 chili (e con due “panche” a mo’ di terrazza) verso le Marchesi. Unico inconveniente un danno al timone: “Ho avuto paura di scarrocciare verso l’Australia – ha detto Yvan – ma durante la navigazione mi sono reso conto di essere veramente nel mio elemento. Ho dimenticato la stanchezza e la mancanza di sonno, sono felice, sano e salvo”.
RIABBRACCIARE IL FRATELLO GIRAMONDO IN POLINESIA
Una volta giunto alle isole Marchesi, lo svizzero si è concesso un break (per ricordare la sua infanzia, perché da bambino ha vissuto là fino ai 9 anni) e poi è ripartito alla volta di Raiatea, in Polinesia, dove ha potuto riabbracciare suo fratello Laurent, che non vedeva da sei anni (a proposito: Laurent nel 2009 aveva compiuto anch’egli il giro del mondo, ma a bordo di un catamrano a motore, il Jambo). Ora, dopo lo stretto di Torres, lo attende l’oceano Indiano: attraverso il canale di Suez entrerà in Mediterraneo per poi arrivare a Les Sables (via Gibilterra) tra settembre e ottobre. ledefidyvanbourgnon.com
LA SFIDA DI BOURGNON: VIDEO
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1 commento su “Yvan Bourgnon, storia dello svizzero giramondo”
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