Come saranno le barche del futuro? Facciamo il punto (anzi, facciamone cinque)
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Abbiamo girato l’Europa per seguire i grandi saloni invernali: dalle barche low cost ai nuovi blue water, la parola d’ordine è “sempre più facili”. Ecco come saranno le barche del futuro in 5 punti. Vi piacciono le nuove tendenze progettuali che stanno prendendo campo?
1. LOW COST O FULL OPTIONAL
Da tempo una grande realtà in molti settori (l’automotive in testa): ora anche la nautica si adegua. C’è chi punta a mantenere prezzi importanti, ma proponendo le proprie barche con dotazioni standard più ricche (un esempio è la nostrana Italia Yachts), e chi invece ha semplificato l’offerta, come Varianta che dopo il 44 ha appena lanciato un 37 piedi, proponendosi sul mercato con barche pronte a navigare ma accessori ridotti.
2. SPAZIO ALLA MODULARITA’
L’esempio più eclatante di questa tendenza lo dà Beneteau col suo nuovo Oceanis 38, che può essere allestito in tripla versione: daysailer, weekender o cruising. Montare e smontare i pannelli è inoltre un lavoro che si può fare da soli.
3. VOGLIA DI BLUE WATER
Navigare, navigare e navigare ancora. Questo il leit motiv che accomuna molti nuovi modelli (guardate la gamma Solaris, oppure il nuovo Azuree 46 del cantiere Sirena Marine) e soprattutto tanti progetti che vedranno la luce nei prossimi mesi. Come la nuova gamma che il Cantiere del Pardo ha già annunciato.
4. TIMONE A BARRA O A RUOTA
E’ la grande diatriba che coinvolge gli appassionati quest’anno: sono sempre id più i modelli sotto i dieci metri che montano una doppia ruota del timone invece della classica barra. I vantaggi in termini di comodità sono effettivamente notevoli.
5. ARMI SEMPLIFICATI
Winch che virano da soli, fiocchi autoviranti e vele di prua comunque sempre di dimensioni ridotte e facili da manovrare: il concetto di easy sailing ormai ha contagiato tutti i cantieri, a partire da Hanse Yachts. Anche perché semplificare significa allargare il bacino di utenza.
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