VIDEO La storia dei BarbaMasu e della barca da costruire con il crowdfunding

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brunoesalvatoreQuesta è la bella storia di Bruno detto Barba e Salvatore detto Masu, due giovani amici intraprendenti che a Cala Gonone (la splendida località sarda che fu teatro, tra gli altri film, di “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” di Lina Wertmuller) stanno tentando di realizzare il loro sogno. Costruirsi da soli una barca a vela di 7 metri e mezzo, pur non essendo dei professionisti del settore.

LA SCINTILLA
“Un po’ di tempo fa – racconta Bruno – il mio carissimo amico Riccardo mi donò un piccolo fascicolo intitolato “Istruzioni per costruire una barca di 5,50 metri“, scritto da Rodolfo Foschi, che spiega come realizzare la “Buonvento”. La lettura del libro e soprattutto le belle chiacchierate con Riccardo han fatto nascere in me l’idea che realizzare il progetto del Foschi potesse essere alla portata di non professionisti come me”.

PROVIAMOCI!
Un sogno che prende forma quando Bruno parla con Salvatore: “Con rinnovato entusiasmo io e Salvatore, siamo presto diventati i “BarbaMasu” e abbiamo iniziato a verificare la fattibilità del progetto. Uno dei primi passi fu quello di consultare il nostro compaesano Gaetano Mura, grande navigatore ed esperto, che non solo ci ha sostenuto e incoraggiato, ma ci ha anche spinto a valutare altri progetti un po’ più ambiziosi rispetto a quello della Buonvento”.

hirundo-750CHE BARCA CI COSTRUIAMO?

“Iniziò così la ricerca di un progetto adatto alle nostre esigenze (e alle nostre esigue finanze…) che culminò con l’acquisto dei piani di costruzione del Vagabond23. Quando tutto sembrava ormai deciso ci fu l’incontro con Cristian Pilo, giovane progettista conterraneo, che ci propose di valutare il suo nuovo progetto, l’Hirundo750, in modo da poter seguire in Sardegna la nascita del primo esemplare. La decisione è stata rapida e facile, il progetto di Cristian è proprio quello che i Barbamasu sognavano”. Questa è la storia di Bruno detto Barba e Salvatore detto Masu, due giovani amici intraprendenti che a Cala Gonone (la splendida località sarda che fu teatro, tra gli altri film, di “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” di Lina Wertmuller) stanno tentando di realizzare il loro sogno. Costruirsi da soli una barca a vela di 7 metri e mezzo, pur essendo dei professionisti del settore.

GUARDA IL TIMELAPSE DELLE PRIME FASI COSTRUTTIVE

L’UTILIZZO DEL CROWDFUNDING
Il problema economico è l’ostacolo più grande alla voglia di fare dei due ragazzi, che decidono così di affidarsi al crowdfunding, una forma di finanziamento via web che in Italia non è ancora diffuso ma che in altri paesi viene sfruttato in larga misura (lo ha persino usato Obama nella sua campagna elettorale). Il concetto è semplice: tu mi aiuti donando la cifra che vuoi e io ti rendo “parte” del progetto, semplicemente menzionandoti tra i benefattori oppure offrendoti in cambio gadget e altre forme di rimborso. Nello specifico, le manifestazioni di gratitudine dei “BarbaMasu” vanno dall’invito al varo per le donazioni meno cospicue fino a una settimana a bordo con tanto di soggiorno in hotel a Cala Gonone per i mecenati più generosi. Per adesso i due ragazzi hanno raccolto 2.093 euro dei 10.000 che si sono prefissati. Potete dar loro una mano all’indirizzo web http://www.kapipal.com/barbamasu. Ulteriori informazioni sul loro sito www.barbamasu.com.

ECCO IL LORO “APPELLO” VIDEO

HIRUNDO 750, LA BARCA AUTOCOSTRUIBILE
Hirundo 750 della lombarda Nautikit, progettato dal sardo Cristian Pilo, è pensato per essere un cruiser dall’impostazione sportiva che possa essere carrellabile e autocostruibile (sul sito di Nautikit, www.nautikit.com,  è possibile acquistarne i piani di costruzione). La carena è caratterizzata da buoni volumi a prua e sulle sezioni mediane che evolvono in una poppa piuttosto piatta che è stata scelta per due fondamentali motivi: garantire buone prestazioni alle andature portanti, e sopratutto sopportare con la barca perfettamente in assetto i pesi in pozzetto e a poppa, che su una unità di questo tipo sono piuttosto rilevanti tra equipaggio , motore FB e dotazioni di sicurezza. La tuga è probabilmente la vera innovazione del progetto: in questo caso si è optato per una tuga sempre costruibile in pannelli con il sistema cuci & incolla ma che abbia un design decisamente più accattivante.

sailplan confrontoPIANO VELICO
Per il rig e il piano velico nei piani sono presenti due opzioni: una definita “cruise” con circa 30 m2 di superficie velica in bolina (randa e fiocco olimpico), la seconda più sportiva con 6m2 in più e una randa steccata piuttosto allunata (il paterazzo ha una stecca di allontanamento in testa albero per permettere l’allunamento), in entrambii casi il fiocco è murato piuttosto interno sulla tuga su un punto fisso.

POZZETTO
Il pozzetto è piuttosto ampio, più che comodo per tre adulti e ancora vivibilissimo per 4, ben protetto dai paramare. La parte poppiera delle panche può ospitare capienti gavoni e sui piani è già previsto un box sullo specchiodi poppa per ospitare una zattera da 6 posti, che di solito in unità così piccole viene relegata in gavoni scomodissimi, pressochè inutilizzabile in una reale emergenza. Il timone è semicomensato appeso allo specchio di poppa, ovviamente con controllo a barra, è previsto sui piani anche un timone con pala sollevabile per chi carrellasse la barca di frequente e non volesse ogni volta smontare il timone.

INTERNI
Gli interni (altezza massima 172 cm) sono articolati in un ambiente unico con bagno separato con WC marino (scendendo, subito a sinistra del tambuccio), una classica cuccetta a V a prua, un tavolino da carteggio a murata sx (può essere trasformato in cucinotto) un divano in dinette e una cuccetta doppia a poppa, non è stato volutamente installato un tavolino in dinette perchè su barche così piccole lo trovo personalmente scomodo, volendo si può installare sfruttando la cassa deriva come piede tavolo; le finestrature in plexiglass, la chiusura orizzontale del tambuccio sempre in plexi e i due oblò apribili garantiscono un ottima disponibilità di luce all’interno, la nota dolente purtroppo è l’invasività della cassa deriva, una soluzione abbastanza inevitabile per una barca carrellabile.

HIRUNDO 750 – SCHEDA TECNICA
Lunghezza fuori tutto 7,99 m
Lunghezza scafo 7,50 m
Lunghezza al galleggiamento 7,21 m
Baglio max. 2,50 m
Pescaggio a chiglia abbassata 1,78 m
Pescaggio a chiglia alzata 0,52 m
Dislocamento di progetto 1.800 kg
Peso a secco 1.400 kg
Zavorra 430 kg
Bulbo 360 kg
Altezza albero “rig regata” 11,58 m
Altezza albero “rig crociera” 10,60 m
Sup. velica “rig regata” 36,00 mq
Sup. velica “rig crociera” 29,7 mq

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3 commenti su “VIDEO La storia dei BarbaMasu e della barca da costruire con il crowdfunding”

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