Al Miami Boat Show i ragazzi di Livrea Yacht Italia sono arrivati con un’idea che può davvero rivoluzionare il mondo della progettazione e costruzione nautica: la community velica internazionale ha potuto toccare con mano il Livrea 26 (o meglio, il suo modello in scala 1:14), la prima barca al mondo ad essere stampata in 3D.
MENTI ITALIANE
Il progetto nasce dalla sinergia di Francesco Belvisi (General Manager della YAM-Marine Technology: qualcuno di voi lo ricorderà per aver compiuto il periplo della Sicilia a bordo del suo gommone a vela Maribelle 615, dotato di pannelli solari sulle vele) e Daniele Cevola Design Studio: si sono poi rivolti alla modenese CRP Technology, specializzata in stampe 3D e nella produzione dei compositi adatti a questo scopo.
A QUANDO LA RIVOLUZIONE?
Si tratta di un daysailer di 26 piedi che ricorda, nelle forme, le cosiddette “lance pantesche”, le barche che anticamente venivano realizzate dai maestri d’ascia di Pantelleria utilizzando legno di gelso e pino marittimo: la grande innovazione è proprio nella stampa 3D. Un solo dato indicativo: per la realizzazione del modello, costruito con i materiali Windform (esclusivi di CRP) c’è voluto pochissimo tempo e la cura dei dettagli è impressionante. L’idea dei ragazzi di Livrea Yacht è quella di applicare il 3D printing su larga scala creando una linea di daysailer hi-tech, i cui elementi strutturali verranno anch’essi stampati in 3D. Ora bisognerà solo attendere che qualcuno punti sull’idea. Speriamo.
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