developed and seo specialist Franco Danese
Sembra un futuro lontanissimo e invece potrebbe essere già qui, risolvendo a un tempo il problema del sovraffollamento dei porti e dell’impatto ambientale lungo le coste.
Una società francese, la BlueRing, ha infatti concepito e brevettato il progetto di un porto sotterraneo: oggi conosciamo i marina di stampo classico, con i loro pontili e i piazzali e capannoni di rimessaggio, oppure i porti a secco. Beh, qui si tratta di un porto che si sviluppa verticalmente, ma verso il basso.
Sì, il concetto base è quello dei parcheggi sotterranei. In pratica, il porto diventa circolare, con al centro “l’ascensore” che, inserendo il codice relativo alla vostra imbarcazione, la preleverà e la varerà. BlueRing si presta bene anche alla trasformazione di aree portuali dismesse (pensiamo ai nostri porti commerciali, con chilometri quadrati inutilizzati).
COME TRASFORMARE UN’AREA DISMESSA IN UN PORTO
Dietro le quinte di questo progetto ci sono due francesi. Damien Grimont, ingegnere e skipper, ha messo a punto questo concetto di porto verticale, che tra le sue peculiarità ha il minor bisogno di superficie lungo la costa. Come sfruttare al meglio lo spazio, dunque? A questo pensa David Comy, un giovane architetto che si occupa di creare, di volta in volta, tutto quello che ruota intorno al porto, dai servizi ai negozi, con l’obiettivo di trasformarlo in un centro di aggregazione. Il progetto è dunque pronto e Oltralpe già si parla di un futuro marina BlueRing in Costa Azzurra.
UNA VISITA AL PORTO BLUERING
Le tue informazioni non verrano mai cedute a terzi
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3 Comments
Dev’essere una goduria trascorrere qualche giorno all’ormeggio!
E’ un porto sotterraneo solo per barche a motore evidentemente, perchè quelle a vela possono solo stare all’aperto.
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