Volvo Ocean Race 2014/15, il punto della situazione
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L’edizione 2014/2015 della Volvo Ocean Race prenderà il via il prossimo 4 ottobre ad Alicante (Spagna), e si chiuderà con la in-port race di Goteborg dopo 10 tappe e 45.317 miglia di navigazione. È giunto il momento di fare il punto della situazione della Volvo che verrà e che il Ceo Knut Frostad ha deciso di rimodellare per aumentarne l’appeal.
PERCORSO E TAPPE
La Volvo Ocean Race partirà il 4 ottobre con la in-port race di Alicante per poi toccare nell’ordine Città del Capo (Sudafrica), Abi Dhabi (Emirati Arabi Uniti), Sanya (Cina), Auckland (Nuova Zelanda), Itajaì (Brasile), Newport (USA), Lisbona (Portogallo), Loriént (Francia) e Goteborg (Svezia, dove ha sede il main sponsor, Volvo), meta finale della regata. La tappa più lunga sarà quella da Auckland a Itajaì, di 6,776 miglia, mentre la più breve quella tra Lisbona e Loriént, di “sole” 647 miglia.
MONOTIPIA UNICA VIA
Al posto dei vecchi Volvo Open 70, che ogni equipaggio progettava e costruiva sulla base di una box rule, sono arrivati i monotipo Ocean 65. Vedremo quindi gli equipaggi regatare con barche perfettamente uguali, disegnate da Farr Yacht Design (considerato da Frostad lo studio di progettazione con maggiore esperienza nel campo dei monotipi) e realizzate da un pool di quattro cantieri: l’italiano Persico costruirà gli scafi, il francese Multiplast le coperte, lo svizzero Decision le strutture e l’inglese Green Marine a occuparsi dell’assemblaggio finale e della consegna.
Anche alberi e attrezzatura di coperta sono dello stesso fornitore. Un modo per premiare la “meritocrazia” e abbassare i costi (i budget per partecipare alla competizione variano dai 10 ai 14 milioni di euro, contro i 21-35 di quella precedente). Inoltre particolare peso è stato dato alla resistenza degli scafi, viste le numerose avarie dell’ultima edizione che a volte trasformavano la tappa in un lungo match-race con solo due barche a giocarsela. La monotipia permette di risparmiare anche altrove: ci sarà ad esempio uno shore team condiviso: un gruppo di tecnici a disposizione di tutti gli equipaggi per la risoluzione di problemi, con pezzi di ricambio e attrezzature pronte all’uso.
I TEAM PARTECIPANTI
In una recente intervista rilasciata a Fabio Pozzo de “La Stampa”, Frostad ha annunciato che saranno probabilmente sette o otto i team partecipanti. Per adesso, i “sicuri”, sono quattro: l’olandese Team Brunel, guidato dalla skipper Bouwe Bekking, il cinese Dongfeng Racing Team (con Bruno Dubois come direttore tecnico), Abu Dhabi Ocean Racing, per il quale è stato confermato Ian Walker come skipper, e Team SCA, con un equipaggio composto interamente da donne (le più famose sono la navigatrice Sam Davies e la svizzera Justin Mettraux, fresca di secondo posto assoluto alla Mini Transat tra i Serie). Difficile la possibilità di vedere in acqua un team italiano, anche se “mai dire mai” visto che la monotipia garantisce un minor tempo di preparazione…
(foto di copertina di Rick Tomlinson)
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