Caraibi: allarme pirateria. Ucciso un velista britannico
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.
Due anni fa l’uccisione di quattro velisti nell’Oceano Indiano da parte di un gruppo pirati somali è stata una notizia che ha fatto in breve tempo il giro del mondo. Viene quindi spontaneo domandarsi come mai nessuno punti mai il dito sui sempre più frequenti omicidi che hanno come teatro le acque cristalline dei Caraibi da parte dei pirati che navigano in queste zone. L’ennesima uccisione di un velista britannico è quindi la punta di un iceberg e un nuovo campanello d’allarme per richiamare l’attenzione internazionale sul pericolo a cui vanno incontro i croceristi che navigano in questo Paradiso. Per fornire qualche numero: nel 2013 gli omicidi legati alla pirateria sono stati 34, la maggior parte dei quali legati al traffico di droga. Tra i quali l’ultimo è quello di Roger Pratt, 62 anni, ucciso a Santa Lucia (l’isola caraibica dove si conclude l’ARC) in seguito a un’aggressione avvenuta mentre la sua imbarcazione era ormeggiata vicino alla città di Vieux Fort a sud dell’isola. E’ stato ritrovato in acqua dalla moglie che insieme a lui aveva appena concluso la traversata atlantica da Lanzarote alla Martinica ( 23 giorni per 3000 miglia) a bordo di un 41 piedi in acciaio con il quale avevano in programma di fare il giro del mondo. L’imbarcazione è stata aggredita da una gang armata formata da quattro persone che ha pugnalato a morte Roger Pratt mentre cercava di proteggere la moglie.
UN CONSIGLIO PER UNA CROCIERA SICURA AI CARAIBI
Se avete in programma una crociera ai Caraibi il consiglio è quello di consultare sempre, per le questioni di sicurezza, il seguente sito internet www.safetyandsecuritynet.com. Questo portale ha come obiettivo quello di diffondere informazioni sugli attacchi alle imbarcazioni che navigano nelle acque caraibiche in modo tale che gli skipper possano fare scelte pensate sulle rotte da intraprendere e sulle zone più o meno pericolose da evitare. Questo sito ha anche una stazione radio dalla quale è possibile ricevere informazioni ogni giorno su eventuali pericoli e garantisce anche uno spazio per fare domande dirette per poter navigare il più possibile sicuri.
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche
Replica di nave vichinga fa naufragio: muore archeologa a bordo
L’archeologa di 29 anni Karla Dana è morta nel corso della spedizione “Legendary Viking Voyage” dalle Isole Faroe alla Norvegia a bordo di una replica di una nave vichinga che si è ribaltata per il maltempo. Doveva essere un viaggio
“Nostro figlio Elia è da solo in Atlantico senza autopilota. E siamo orgogliosi di lui”
C’è un ragazzo veneto di 30 anni, in mezzo all’oceano, da solo, a bordo di un Van De Stadt 34 10,25 m) in acciaio del 1987 che ha messo a posto con le sue mani. Sta compiendo la traversata atlantica
Ernest Shackleton, l’implacabile. Ecco chi era uno dei più grandi eroi del mare della storia
Qualche tempo fa una rivista statunitense ha chiesto ai suoi lettori chi fosse, secondo loro, il più grande navigatore di tutti i tempi. Forse vi aspettereste nomi del calibro di Joshua Slocum, Tabarly o al limite, se siete nostalgici, Cristoforo Colombo.
I 5 più devastanti uragani degli ultimi anni in Italia e in Mediterraneo
Si chiamano “medicane” e hanno stessa origine, forma e potenza distruttiva degli uragani tropicali. Solo che avvengono da noi in Mediterraneo e ormai velisti e naviganti li conoscono bene. Ecco i 5 più devastanti che hanno colpito l’Italia negli ultimi
1 commento su “Caraibi: allarme pirateria. Ucciso un velista britannico”
Per favore, scriviamo le cose come si deve…
I 4 americani sono rimasti uccisi nel tentativo, da parte dei Navy, di trarli in salvo. Morti tutti, povera gente e pirati (esatto l’opposto di quel che succede nel film autocelebrativo sulla nave catturata dai pirati, che gli americani hann confezionato appositamente per dire al mondo che non è vero che li han fatti fuori loro…)
I Caraibi son pieni di simpatici drogati pieni fino agli occhi di crak che ammazzano prima, e poi ti chiedono il portafoglio. E lo sanno tutti i velisti che ci vanno.
Portate pazienza, ma ogni tanto si deve dire le cose come stanno.