Cape2Rio, Soldini e Maserati in testa a 730 miglia dall’arrivo
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12 gennaio – Maserati continua la sua cavalcata verso Rio de Janeiro, spinta dall’aliseo a 15-20 nodi di velocità. Sono 730 (su 3.300) le miglia ancora da compiere per l’equipaggio italiano, partito il 4 gennaio da Cape Town (SA). Match race tra i suoi inseguitori – il 52 piedi australiano Scarlet Runner e l’Open 60 sudafricano Explora – che navigano entrambi a 700 miglia di distanza da Maserati, unico 70 piedi presente in gara.
L’arrivo a Rio de Janeiro è previsto il pomeriggio del 14 gennaio. Il record della Cape2Rio Yacht Race appartiene a Zephyrus IV, un maxi americano di 74 piedi, che nel 2000 ha compiuto il percorso in 12 giorni, 16 ore e 49 minuti.
Guarda il video da bordo di Maserati
A bordo con Giovanni Soldini, un team internazionale di nove persone: gli italiani Guido Broggi, Corrado Rossignoli e Michele Sighel; il tedesco Boris Herrmann; lo spagnolo Carlos Hernandez; i francesi Jacques Vincent e Gwen Riou; il danese Martin Kirketerp Ibsen; e per la prima volta il monegasco Pierre Casiraghi.
9 gennaio – Danni nella notte a bordo di Maserati: una volante si è rotta durante una strambata e poco dopo è esploso anche lo spi. Sia la volante sia lo spi sono stati sostituiti e ora il VOR 70 italiano ha ripreso la sua corsa verso Rio de Janeiro.
IL RACCONTO DI SOLDINI
Ecco il racconto di Giovanni Soldini: “Stanotte dopo una strambata ci siamo accorti che lo strallo non aveva la tensione minima normale e dopo un rapido check abbiamo capito che si era rotta una volante. Fortunatamente ne avevamo a bordo una di scorta. Corrado e Guido sono saliti subito sull’albero, di notte, per cambiare il cavo in PBO e siamo ripartiti. Siccome i guai vanno sempre in compagnia, poco dopo facendo una strambata il nostro spi nuovo, per la verità un po’ troppo leggero, si è suicidato ed è esploso. Ora stiamo navigando con uno spi che non è quello adatto a questecondizioni, ma ce la caviamo lo stesso bene. Ora stiamo volando a 20 nodi”.
GLI AVVERSARI INCALZANO
Le rotture e le riparazioni notturne hanno rallentato Maserati che ha visto ridursi il distacco dai suoi due avversari. Al rilevamento delle h 9 di questa mattina Maserati si trova a 1.845 miglia da Rio de Janeiro, seguita da Explora (Open 60 sudafricano) a 290 miglia di distanza e dal 52 piedi australiano Scarlet Runner a 330 miglia.
Guarda il video di Maserati in navigazione
7 gennaio – Ha un nome il velista scomparso due giorni fa durante la 14a edizione della Cape2Rio. Si chiamava António João Bartolomeu, 47 anni, tecnico del suono della radio nazionale angolana con la passione della vela nel sangue. Era a bordo del Bavaria 54 Bille (una delle due barche angolane partecipanti per la prima volta alla Cape2Rio) quando il 5 gennaio, al largo di Cape Town, è stato sbalzato in mare durante la terribile tempesta con venti a 50, 60 nodi che ha colpito la flotta di barche in regata subito dopo la partenza. Recuperato a bordo dai compagni ormai privo di sensi, è morto poco dopo probabilmente per ipotermia.
Tutte salve le imbarcazioni sudafricane che avevano lanciato gli SOS: il Miura Ava, Black Cat (un Didi 38), Peekay (un Beneteau 51), il Charger Fti Flyer, Isla (Wilderness) e l’Sv Avanti.
Maserati si è ormai lasciata alle spalle la tempesta e naviga in testa alla flotta verso l’aliseo con 15-16 nodi di vento. In seconda posizione, a circa 150 miglia di distanza, l’Open 60 sudafricano Explora, e in terza, a circa 160 miglia di distanza, il 52 piedi australiano Scarlet Runner.
“La strada per Rio de Janeiro è ancora lunga, ci mancano 2.400 miglia”, spiega Giovanni Soldini. “Ma le miglia che dobbiamo fare sono molte di più perché dobbiamo girare intorno all’alta pressione del sud Atlantico allungando la rotta quanto basta per non finire nel vento leggero o nelle sue calme. Con spi in testa e randa piena, ancora scossi al pensiero del velista scomparso, avanziamo a strambate verso est”.
6 gennaio – Che la Cape 2 Rio sia una regata impegnativa, lo si sapeva già: in 3.300 miglia dal Sudafrica al Brasile può succedere di tutto.
TEMPESTA FATALE
Ma stavolta le cose sono andate peggio del previsto: durante la prima notte di regata una tempesta con venti tra i 40 e i 60 nodi e onde alte sei metri si è abbattuta sulle 36 imbarcazioni in gara, causando danni, infortuni ma soprattutto la morte di una persona. Si tratta di un membro dell’equipaggio del Bavaria 54 Bille: da bordo avevano comunicato di avere problemi alla randa e di stare rientrando verso Città del Capo, poi è arrivato l’altro messaggio, dove spiegavano di aver disalberato e che l’incidente aveva causato un morto e numerosi feriti. L’assistenza ha ricevuto numerose richieste di aiuto: tra avarie e infortuni, ci sarà parecchio da lavorare.
MASERATI IN TESTA
Il VOR 70 Maserati capitanato da Giovanni Soldini è saldamente in testa alla regata e sta navigando di bolina al largo delle coste della Namibia. Il resto della flotta è piuttosto attardato (quasi tutti sono ancora in acque sudafricane), ma i ragazzi di Maserati dovranno guardarsi le spalle da Scarlett Runner, il Reichel Pugh dell’australiano Robert Date, e dall’Open 60 Explora del sudafricano Craig Sutherland. Poi bisognerà calcolare i tempi compensati: dopo il primo giorno di regata, Maserati era data in seconda posizione dietro la suddetta Scarlett Runner. Attualmente il VOR 70 italiano si trova a 2.810 miglia teoriche da Rio de Janeiro, con 83 miglia di vantaggio sui diretti inseguitori.
Guarda il video di Maserati nella tempesta
5 gennaio – Una notte durissima e una mattina difficile per l’equipaggio di Maserati, partito ieri alle h 14 locali (le h 13 italiane) da Cape Town con destinazione Rio de Janeiro. Nella notte il fronte freddo per fortuna è stato meno violento del previsto con raffiche a 40 nodi invece dei 60 attesi, ma ha messo a dura prova barca e equipaggio.
Vento e onde hanno spezzato un palo dello stacking, che serve a sostenere le vele adagiate sulponte. Il palo ha sfondato il ponte provocando un buco da cui è entrata moltissima acqua. Il buco è stato prontamente riparato con un tappo di monolitico di carbonio fissato al ponte con della colla strutturale a presarapida e quattro viti portanti. Ma gli interni di Maserati sono fradici.
Dopo il passaggio del fronte, avvenuto nella notte, Giovanni e compagni hanno assaporato qualche ora di relativa tranquillità, con vento steso dai 30 ai 40 nodi, volando a 20 nodi di velocità tra onde, pioggia e nebbia. Ma in tarda mattinata il vento ha ripreso forza e si è stabilizzato sui 50 nodi da sud.
“C’è un mare pazzesco e raffiche di vento fortissime”, racconta Giovanni da bordo. “E per di più diluvia. Siamo un po’ preoccupati per le altre barche; a differenza di Maserati che è solida e da corsa, ci sono anche imbarcazioni piccole, non preparate, che partecipano alla Cape2Rio. Ora stiamo navigando con tre mani e la tormentina. Queste condizioni così dure rimarranno stabili per le prossime 12 ore, poi si vedrà”. Alle h 13 GMT Maserati si trova in prima posizione in tempo reale a 3.100 miglia da Rio (su 3.300 miglia complessive), seguita a 25 miglia di distanza dal 52 piedi australiano Scarlet Runner, e a 30 miglia dall’open 60 sudafricano Explora.
3 gennaio – Giovanni Soldini è pronto per l’ennesima avventura a bordo del VOR 70 Maserati assieme a un equipaggio internazionale di assoluto livello: partirà domani per la Cape2Rio, prova d’altura non-stop di 3.300 miglia dal Sudafrica al Brasile (precisamente, da Città del Capo a Rio de Janeiro). I suoi compagni sono gli italiani Guido Broggi, Corrado Rossignoli e Michele Sighel; il tedesco Boris Herrmann; lo spagnolo Carlos Hernandez; i francesi Gwen Riou e Jacques Vincent; il danese Martin Kirketerp Ibsen e per la prima volta il “principino” monegasco Pierre Casiraghi.
IL RECORD DA BATTERE
A loro spetta un compito non facile: battere l’attuale record della regata, ottenuto nel 2000 dal Maxi americano di 74 piedi Zephyrus IV. Gli statunitensi impiegarono 12 giorni, 16 ore e 49 minuti, grazie a condizioni meteo particolarmente favorevoli (l’anticiclone del sud Atlantico posizionato molto a sud) che consentirono una rotta diretta.
UNA REGATA BLASONATA
La Cape2Rio Yacht Race, giunta oggi alla 14a edizione, è una regata nata nel 1971, all’indomani del successo del navigatore sudafricano Bruce Dalling nella South Atlantic Single-handed Yacht Race del 1968, che conquistò un secondo posto assoluto e un primo in compensato. Dalling divenne un eroe nazionale e in Sudafrica la vela oceanica cominciò a essere sempre più seguita e praticata. La prima Cape to Rio vide 59 barche alla partenza, tra cui un equipaggio tutto femminile che per la prima volta partecipava a una regata transoceanica. Robin Knox-Johnston su Ocean Spirit vinse la prima edizione con il tempo di 23 giorni e 42 minuti. Pen Duick III, capitanato da Eric Tabarly, concluse la regata al quarto posto. La terza edizione del 1976 vide la partecipazione di ben 128 barche, tra cui Chica Tica II (che vinse la regata in tempo compensato) e Guia III. Nel 1979 l’arrivo della regata venne spostato a Punta del Este, Uruguay (4.500 miglia da Cape Town), nel 1993 ritornò a Rio de Janeiro. Nel 2006 venne cambiato il nome della regata (Cape to Bahia) e il porto d’arrivo (Salvador de Bahia), ma nel 2011 tornò a essere la Cape to Rio.
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