Finalmente è stata svelata la dinamica dell’incidente accaduto nei giorni scorsi al Bavaria 55 durante la regata Cape2Rio, in cui ha perso la vita un velista angolano e la barca è stata abbandonata alla deriva. E’ stato il responsabile marketing del cantiere tedesco Daniel Kohl ad inviare una mail in cui racconta la dinamica dell’incidente. Il Bavaria 55 Bille durante una tempesta con venti sino a 60 nodi e onde alte sino 10 metri aveva deciso di ritirarsi dalla regata e stava rientrando verso il Sudafrica, a Cape Town.
Un’onda di gigantesche proporzioni ha colpito il Bavaria 55 e la barca si è capovolta compiendo una rotazione completa di 180°. Quando la barca è tornata a galleggiare correttamente si è ritrovata senza albero e con un membro di equipaggio in meno, l’angolano Antonio Joao Bartolomeu. Malgrado le ricerche non è stato più ritrovato. Lanciato il mayday, la barca è stata raggiunta da una nave militare sudafricana che ha tratto il resto dell’equipaggio in salvo e ha cercato di trainare il Bavaria, ma in seguito ha abbandonato lo yacht alla deriva perchè ha dovuto rispondere alle chiamate di soccorso di altri equipaggi in difficoltà.
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4 commenti su “Un’onda enorme investe la barca che si capovolge e resta senza albero. Scompare un velista”
Questa e’ una versione aziendale, comoda al cantiere che ha costruito la barca che, fra l’altro non poteva essere presente sul posto. Mi piacerebbe leggere le dichiarazioni dei superstiti dell’equipaggio e dei soccorritori.
La ricostruzione è senz’altro corretta. Superficiale e da incompetenti è stata la prima versione dell’accaduto, che riportava che l’uccisione dell’uomo era avvenuta a causa della caduta dell’albero (che lasciava anche presupporre che l’uomo ucciso fosse stato recuperato). Scorretto sembra anche parlare di rotazione completa di 180 gradi (direi che sarebbe corretto parlare di 360 gradi) e interessante sarebbe conoscere il senso della rotazione (di prua o laterale). Scorretto sembra anche parlare di “onde giganti”, tenuto conto del fatto che per capovolgere un 55 piedi è tecnicamente sufficiente un frangente laterale “ben assestato” di circa 5-6 metri. Interessante sarebbe anche sapere se e come hanno o non hanno utilizzato, e perché non hanno funzionato, sistemi di localizzazione personale per il recupero dell’uomo. Per il resto, un grave lutto, provocato soltanto dall’agonismo sfrenato e incosciente.
Molte cose non quadrano o sono lacunose: si rovescia, si raddrizza e sparisce un solo uomo? e gli altri tutti sani? quello scomparso, come è caduto in mare? stava in coperta, da solo o come? non è curiosità morbosa, ma necessità di sapere e obbligo di informare, per aiutare altri a superare meglio certe situazioni, nell’ interesse di tutti i alsiti oceanici.
Ma più che altro, mi chiedo perché in quelle condizioni non fosse legato alla life-line??