Best of 2013 – François Gabart, il nuovo mito degli oceani

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Nell’esatto momento in cui ha tagliato la linea del traguardo della regata attorno al mondo in solitario e senza scalo davanti a Les Sables d’Olonne (la città francese che si affaccia direttamente sull’Atlantico e dalla quale è partito insieme ad altri 19 navigatori), François Gabart ha stabilito due nuovi importanti record di vela oceanica. A 29 anni è diventato il più giovane vincitore nella storia del Vendée Globe (iniziata nel 1989), aggiudicandosi la settima edizione con il tempo di 78 giorni, 2 ore, 16 minuti e 40 secondi, migliorando di ben 6 giorni e 53 minuti il precedente primato (84 giorni e 3 ore) con cui quattro anni fa Michel Desjoyeaux aveva ottenuto la sua seconda vittoria. L’impresa messa a segno da Gabart è sensazionale e non soffre assolutamente il confronto con il record del giro del mondo assoluto in barca a vela di 45 giorni, ma stabilito (nel 2012) da un equipaggio di 14 persone al comando di Loick Peyron sul trimarano Banque Populaire di 40 metri, e con quello in solitario di 57 giorni, realizzato nel 2008 da Francis Joyon sul trimarano IDEC di 30 metri. Perché François Gabart è diventato il primo navigatore solitario a completare una circumnavigazione del mondo a vela in meno di 80 giorni, ma su un monoscafo.

Macif in azione. Foto Jean-Marie Liot/DPPI/Vendee Globe
Macif in azione. Foto Jean-Marie Liot/DPPI/Vendee Globe

NUMERI ECCEZIONALI
A bordo del suo Imoca 60 (18,28 metri di lunghezza) Macif ha percorso precisamente 28.646,55 miglia (53.053 chilometri) alla media di 15,3 nodi (pari a 28,33 km orari). Vi è venuto il mal di testa a leggere tutti questi numeri? Peccato, perché non è ancora finita. Infatti, mentre correva attraverso l’Oceano Indiano, dal Capo di Buona Speranza (a sud del continente africano) a Cape Leeuwin (la punta all’estremità sud-occidentale dell’Australia) Gabart un giorno ha anche percorso 534,48 miglia in 24 ore (alla media di 22,27 nodi). Indovinate un po’? Già, record anche questo (sempre per un monoscafo condotto in solitario; nel 2008, l’equipaggio del Volvo 70 – 21,5 metri di lunghezza – Ericsson 4 dello skipper Torben Grael ne coprì 596,6). Per finire, il distacco di appena 3 ore, 17 minuti e 12 secondi (dopo 78 giorni di regata!) che ha inflitto ad Armel Le Cléac’h su Banque Populaire, è il più breve tra primo e secondo classificato nella storia del Vendée Globe.

AL SUCCESSO CON POCA GAVETTA
François Gabart in Francia lo chiamano il “ragazzo fortunato”, uno che trasforma in oro tutto ciò che tocca. La sua ascesa nell’olimpo, in effetti, è stata molto rapida e, soprattutto, priva di gavetta. Tanto per dirne una, la vittoria del Vendée Globe ha coinciso con il suo primo giro del mondo. Ma anche di traversate atlantiche non è che ne vanti poi così tante; di successi, poi, ancora meno. Eppure è stato il concorrente con la seconda barca più nuova della flotta, supportato da uno degli sponsor più importanti in Francia e con alle spalle un team da Formula Uno. Davvero incredibile per uno che fino a cinque anni fa regatava sulle derive sognando di andare alle Olimpiadi di Pechino 2008 e studiava per laurearsi in ingegneria.

SAILING - PRE-VG 2012-2013 - PORTRAITS SKIPPERSLA RAPIDA ASCESA DI GABART
François Gabart è originario della piccola Saint Michel d’Entraygues, nel dipartimento di Charente, ma ora vive, con la compagna e il figlio di dieci mesi, a La Forêt-Fouesnant, a Finistère. E’ il più giovane dei tre fratelli avuti da Dominique, dentista, e Catherine, magistrato. Ha iniziato a sfogare il suo spirito competitivo alle cinghie dell’Optimist, vincendo il campionato nazionale a 13 anni e, poco dopo, quello della classe Moth. Poi è salito sul Tornado, che fino al 2008 è stato classe olimpica, e nel 2004 ha vinto il Mondiale Juniores. Ha mosso i primi passi nella vela professionistica solo nel 2006, facendo parte dell’equipaggio del trimarano Sopra Groupe che ha partecipato al Giro d’Europa da Londra a Nizza e partecipando alla Cap Istanbul della classe monotipo Figaro. L’anno della svolta è stato il 2008, quando si è messo in luce come miglior giovane nella Solitaire du Figaro. Nel 2009 è salito finalmente per la prima volta su un Imoca 60 e si è classificato al secondo posto alla Transat Jacques Vabre accompagnando Kito De Pavant su Groupe Bel. La “lotteria”, però, Gabart l’ha vinta nel 2010, vincendo il campionato francese di vela in solitario nel quale era in palio la sponsorizzazione della compagnia d’assicurazioni Macif per una stagione sulla classe Figaro. Gabart ha così potuto partecipare alla Solitaire, classificandosi al secondo posto, proprio alle spalle di Armel Le Cléac’h, il suo grande rivale in questo Vendée Globe, con il quale si è alternato per ben ventidue volte in testa alla flotta nei 78 giorni del giro del mondo.

IL CONTRATTO DA 8 MILIONI
Proprio nel 2010, Gabart ha iniziato a pensare di affrontare il Vendée Globe, nonostante Michel Desjoyeaux gli avesse detto che era troppo presto per lui e che non aveva l’esperienza necessaria per una regata attorno al mondo in solitario. Il che era assolutamente vero. Però, Gabart aveva la fiducia dei dirigenti di Macif (la più grande compagnia di assicurazioni di automobili in Francia) e, come si sa, con i soldi si superano molti problemi. Così, in poco tempo, Gabart, Macif e il centro di preparazione oceanica Mer Agitée di Port-la-Forêt (diretto da Jean-Paul Roux e dallo stesso Desjoyeaux) hanno firmato un accordo di 8 milioni di euro per un programma di 4 anni che terminerà nel 2014 con la partecipazione alla Route du Rhum.

 

Foto Jean-Marie Liot/DPPI/Vendee Globe
Foto Jean-Marie Liot/DPPI/Vendee Globe

UN TEAM DI FORMULA UNO
In pratica, François Gabart è diventato dall’oggi al domani come un pilota di Formula Uno, che ha alle spalle un team che lavora interamente per lui, in modo che si possa concentrare unicamente a portare al massimo il mezzo messogli a disposizione. La sua “scuderia”, Mer Agitée, gli ha costruito la barca presso il cantiere associato alla struttura, CDK Technologies e gli ha messo a disposizione un comandante, un project manager, un analista di performance, un allenatore, un ingegnere elettronico e un intero shore team. Non c’è nulla di scandaloso in tutto questo. In Francia è così che si fa: Banque Populaire e Groupama, per esempio, sono delle vere e proprie aziende con una flotta di barche che affidano di volta in volta a skipper ed equipaggi sotto contratto. François Gabart ha ammesso che il tempo di navigazione record con cui ha vinto il Vendée Globe è dipeso anche dal fatto che il suo Macif non abbia mai subito un’avaria che l’abbia costretto a rallentare o addirittura fermarsi per effettuare le riparazioni.

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