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Abitabilità, modularità e facilità di conduzione, senza rinunciare alla voglia di performance. è questa la strada intrapresa dai cantieri, che anche quest’anno non rinunciano a rinnovare la propria gamma. C’è chi ha optato per modelli capaci di cambiare faccia (soprattutto per quanto riguarda i layout e le sistemazioni interne) a seconda delle esigenze del singolo armatore. Tutto in funzione del rendere la vita a bordo sempre più comoda. Già, anche questa è una peculiarità del mercato: gli armatori vogliono sempre più navigare e i cantieri si adeguano. Non a caso anche un nome storico come Grand Soleil lancia per la prima volta una gamma Long Cruise. In coperta, pozzetto e plancetta di poppa diventano sempre più grandi, per godersi appieno la vita in rada. I piani velici sono facili da gestire, con l’addio, per quasi tutti i produttori, dello spinnaker a favore delle vele asimettriche per le andature portanti. Notate poi la posizione dei winch, sempre più a portata di mano dei timonieri, che sono così in grado di portare la barca da soli. Aiutati in questo dalla tecnologia, con la crescita dei sistemi automatici di virata, come ilTrim Control della tedesca Bavaria.
Trovate l’articolo completo sul numero di settembre de Il Giornale della Vela
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