Mini Transat: in attesa della partenza, ecco gli italiani al via

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Rinviata la partenza dell’edizione 2013 della Mini Transat. Gli 84 equipaggi iscritti dovranno attendere per una finestra meteo favorevole. Una grande depressione nel Golfo di Biscaglia potrebbe colpire la flotta in uno dei punti peggiori del percorso, a nord di Capo Finisterre. Per consentire ai solitari di raggiungere Lanzarote (con partenza da Douarnenez) il Comitato di Regata ha consultato i partecipanti e ha deciso di posticipare la partenza: oggi alle 18 è in programma il briefing con i partecipanti per decidere i giorni “papabili” per lo start. Si vocifera che il colpo di cannone potrebbe essere dato giovedì o venerdì. Con sette concorrenti iscritti, anche quest’anno l’Italia è la nazione con il maggior numero di rappresentanti al via della Mini Transat, ovviamente dopo la Francia (che ne vanta ben 57, su 84 iscritti in totale).

GLI ITALIANI IN REGATA
Degli 84 partenti, per la prima volta più del 30% non è francese. Ci sono 14 nazioni rappresentate e la flotta italiana è la più numerosa tra le “straniere”, con 2 concorrenti nella categoria dei Proto e 5 dei Serie. Una sola volta, nel 1979, la vittoria non è andata a un navigatore transalpino, ma allo statunitense Norton Smith. Un dominio che, così dicono in Francia, quest’anno potrebbe essere interrotto nuovamente. Tra i favoriti (lui stesso non rifiuta di essere indicato così) c’è l’italiano Giancarlo Pedote con Prysmian-747, il prototipo che ha vinto due anni fa portato dal suo progettista, David Raison. Sempre tra i Proto, c’è Michele Zambelli, 23 anni (uno dei più giovani dell’intera flotta), con una delle barche più vecchie (varata nel 2001). Tra i Serie regatano Alberto Bona, Federico Cuciuc, Federico Fornaro, Andrea Iacopini e Davide Lusso. Conosciamoli nel dettaglio, nelle interviste realizzate a Douarnenez dall’inviato della FIV Christophe Julliand:

Giancarlo Pedote
37 anni, ITA 747 – Prysmian (prototipo Raison 2010). Quarto nella Transat 650 del 2009 in barca di serie, già sotto i colori di Prysmian, Giancarlo Pedote torna con il prototipo vincitore della scorsa edizione. Dopo una stagione su monotipo Figaro nel 2010, ha passato gli ultimi due anni a Lorient per prepararsi presso il centro fondato e diretto da Tanguy Le Glatin (Lorient Grand Large). Ha ottenuto ottimi risultati ed è considerato tra i favoriti.  

Michele Zambelli
23 anni, ITA 342 – Fontanot (prototipo Lorenzi 2001). In un certo senso Michele ha già disputato la Mini Transat, quella del 2009 quando era salito a bordo di una delle barche appoggio che seguono la flotta per l’assistenza. La sua barca è l’ex Mini con il quale Alessandro Zamagna ha concluso la MT del 2003. Non è certo la più recente, né la più performante della flotta, però la conosce bene e con lei ha preso parte a diverse regate in Atlantico per prepararsi.

Andrea Iacopini
35 anni, ITA – UmpaLumpa (serie Pogo 2/Finot&Conq). Ha fatto i primi passi con il Tè Salt Adrenalina, poi è passato alla sua barca attuale, il Pogo 2 UmpaLumpa. E’ lui che è all’origine della creazione della Roma Solo Race, la cui prima edizione si è tenuta quest’anno, e del centro di allenamento Mini a Genova con gli istruttori Andrea Caracci e Riccardo Apolloni, due ex della Transat.

Alberto Bona
26 anni, ITA 507 – Onlinesim.it (serie Pogo 2/Finot&Conq). Con una piccola barca autocostruita, da ragazzo, ha fatto una traversata in solitario da La Spezia e Macinaggio, in Corsica. Qualche anno dopo, si cimenta nella classe Mini con buoni risultati in Mediterraneo. Ha partecipato a due regate d’inizio stagione in Atlantico, la TransGascogne e il Trofeo MAP.

Davide Lusso
38 anni, ITA 600 – Mastep (serie Zero/Lombard). Un sogno da bambino: attraversare l’Atlantico, in solitario, con la propria barca. Un sogno che sta per realizzarsi. Grande habitué del circuito Mini in Mediterraneo, Lusso ha completato la sua preparazione partecipando ad alcune regate di inizio stagione in Atlantico, tra cui il Mini Fastnet in doppio.

Federico Cuciuc
35 anni, ITA 556 – Yoursail (serie Dingo 1/Rolland). Dopo un passato in deriva e su barche d’altura, sono più di dieci anni che pensa alla Mini Transat e si prepara per questa regata partecipando alle regate del circuito in Mediterraneo.

Federico Fornaro
37 anni, ITA 568 Raw News – Jolie Rouge (serie Pogo 1/Rolland). Quando compra la sua barca, un Pogo di prima generazione, Fornaro non pensava assolutamente alla Mini Transat, ma piuttosto alla crociera, in famiglia. Poi si è lasciato prendere dal demone delle regate in Mediterraneo ed eccolo sui pontili di Douarnenez…

MINI 6.50, UNA PICCOLA GRANDE BARCA
Ideata dall’inglese Bob Salmon nel 1977, proprio per contrastare il gigantismo (barche sempre più grandi e costose) che iniziava a caratterizzare le regate oceaniche del tempo, la Mini Transat è una delle transatlantiche in solitario più estreme, perché i concorrenti devono affrontarla su “scafetti” lunghi appena 6,50 metri; le barche della classe Mini 6.50. Imbarcazioni piccole, ma, soprattutto nella categoria dei prototipi (l’altra è quella degli scafi di serie), tecnologicamente sorprendenti, tanto che sembrano degli IMOCA 60 (le barche di 18,28 metri di lunghezza adoperati nel Vendée Globe, il giro del mondo in solitario no-stop) in scala ridotta. Anzi, molte delle soluzioni adottate oggi dalle barche più grandi sono state inventate e sperimentate proprio sui Mini 6.50. L’esempio più eclatante è quello del 1991, quando un giovane Michel Desjoyeaux (che allora aveva 26 anni e qualche anno dopo vincerà due regate attorno al mondo in solitario) si presentò al via con un vecchio prototipo, ma largamente modificato e provvisto di tanta “roba strana” per l’epoca: dal bompresso orientabile allo spinnaker asimmetrico, dall’albero in carbonio alla chiglia basculante.

mini-transat4000 MIGLIA IN DUE TAPPE
La Mini Transat parte il 13 ottobre da Douarnenez (sulla costa atlantica francese) e riporta i concorrenti sul percorso storico dopo che per qualche edizione si è conclusa in Brasile (a Salvador de Bahia), con l’attraversamento dell’Equatore. La rotta torna a essere quindi quella atlantica da est verso ovest, sempre divisa in due tappe. La prima frazione si concluderà a Puerto Calero, sull’isola di Lanzarote (Canarie), dopo 1200 miglia di navigazione; due settimane circa di sosta e i “ministi” ripartiranno il 9 novembre alla volta di Pointe-à-Pitre, in Guadalupa dove, dopo 2800 miglia di Atlantico, li attende il traguardo.

 

 

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1 commento su “Mini Transat: in attesa della partenza, ecco gli italiani al via”

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